• Kein Schwerverkehrskorridor durch unsere Region
    Wir wollen nicht noch mehr Lastwagen durch unsere Dörfer und Quartiere Zusammen mit der geplanten zusätzlichen Rheinbrücke bei Koblenz würde die OASE eine schnelle Verbindung von Deutschland auf die A1 schaffen, mit der die Schwerverkehrsabgabe LSVA reduziert werden kann. Mit dem so ausgebauten Schwerverkehrskorridor droht dem Raum Brugg eine Flut von Lastwagen, die direkt vor den Häusern und Gärten durchfahren. Wir wollen keine Zerstörung des Lebensraums Aufeld Das Wasserschloss ist eine Naturlandschaft von nationaler Bedeutung und ein Biotop für Amphibien, Libellen und viele andere Arten. Zurzeit wird in einem innovativen Projekt sogar Reis angebaut und das Feld mit Wasser aus der nahen Aare geflutet. Die Aue, die dem Aufeld den Namen gab, wird wieder spürbar. Der Schwerverkehrskorridor würde den Lebensraum Aufeld beim Wasserschloss zerschneiden und ein grosses Tunnelportal die Landschaft verschandeln. Wir wollen keine Verbauung des zukünftigen Quartiers Kabelwerk Auf dem heutigen Kabelwerkareal wird in naher Zukunft ein neues Quartier entstehen. Direkt neben dem Bahnhof und in Spazierdistanz zum Habsburgwald soll es zu einem attraktiven Lebensraum werden, in dem sich die Bevölkerung wohlfühlt. Mit der OASE-Fehlplanung würden aber mitten im zukünftigen Wohnquartier die Lastwagen und Autos aus dem Tunnel kommen und die Quartierstrassen überschwemmen. Wir wollen keine Zerstörung unseres Klimas Die Klimakrise ist spürbar geworden. Wälder und Bäche trocknen aus, die Hitze macht uns im Sommer zu schaffen. Wir brauchen eine Politik, die das ernst nimmt und nicht mit dem Ausbau des Strassenkorridors das Wachstum des Strassen- und des Schwerverkehrs weiter anheizt. Die Entlastungen der Zentren Baden und Brugg-Windisch lassen sich auch ohne den Bau einer neuen Strasse realisieren. Der Ausbau von Velowegen und Öffentlichem Verkehr muss jetzt geplant und ohne dieses grosse Strassenprojekt umgesetzt werden.
    2.315 von 3.000 Unterschriften
    Gestartet von Tonja Zürcher
  • No alla terza corsia tra Lugano e Mendrisio! Salviamo Mendrisiotto e Basso Ceresio
    Il progetto di potenziamento dell’A2 tra Lugano e Mendrisio dell'USTRA (PoLuMe) prevede un aumento della capacità stradale (terza corsia dinamica), la costruzione di nuovi svincoli e la messa in galleria di brevi tratti tra Grancia e Melide e tra Bissone e Maroggia. Questo progetto è costoso e inefficace. La terza corsia dinamica, che verrebbe realizzata solo nel 2040, non risolve l’attuale grave problema di traffico nel Mendrisiotto e nel Luganese, e, anche dopo la sua messa in funzione, le colonne all’entrata dei centri urbani negli orari di punta (quando il grado di occupazione delle auto dei pendolari è di circa 1,05 persone/auto) permarranno. A lungo termine si rischia di peggiorare la situazione causando un aumento del traffico veicolare privato, con il conseguente aggravio del già importante inquinamento fonico e dell’aria. Questo progetto guarda al futuro con vecchi parametri, senza tenere conto delle alternative di trasporto né delle nuove tecnologie (mezzi pubblici, mobilità lenta, telelavoro) che potrebbero di fatto contribuire a una diminuzione del traffico e a gestire flussi di veicoli più regolari. L’aumento della capacità dell’A2 è inoltre in contrasto con i principi dell’articolo 84 sulla protezione delle Alpi della Costituzione Svizzera (trasferimento dalla strada alla ferrovia del traffico merci e ampliamento delle strade). Il progetto PoLuMe avrà inoltre un forte impatto sul territorio e sulla qualità della vita delle persone, sia durante la realizzazione, sia ad opere ultimate: sono infatti previste importanti aree di cantiere (della durata di una quindicina d’anni), nuove segnaletiche e nuovi svincoli che stravolgeranno il territorio soprattutto di Melano, ma non solo. L’autostrada è la principale causa di degrado ambientale nella regione: un reale miglioramento paesaggistico e ambientale è ottenibile unicamente mediante una pianificazione coordinata a livello regionale e spostando in galleria (circonvallazione) o coprendo l’A2 nei centri abitati del Mendrisiotto e Basso Ceresio. Interventi sull’A2 di queste dimensioni e con un impatto così rilevante sul territorio andrebbero infatti pianificati, per essere efficaci, in modo coordinato a livello regionale. Progetti incompleti e circoscritti, come PoLuMe, rischiano al contrario di peggiorare la situazione nella regione. È infine fondamentale garantire un coordinamento dei grandi progetti sulle vie di transito nazionali e prevedere, nel limite del possibile, una realizzazione simultanea di queste opere, anche con l’obiettivo di ridurre i costi. Solo in questo modo è possibile tutelare la qualità di vita della popolazione. Non ripetiamo gli errori del passato, gestiamo la mobilità e pianifichiamo queste grandi infrastrutture in modo lungimirante, con l'obiettivo di migliorare il paesaggio, la qualità di vita dei cittadini e il problema del traffico.
    5.079 von 6.000 Unterschriften
    Gestartet von Marzio Proietti
  • LÄRMSCHUTZ STRASSE 2B INGENBOHL / BRUNNEN
    Schutz der Gesundheit betroffener Bewohnerinnen und Bewohner vor vermeidbaren, durch den Strassenverkehr verursachten Schallemissionen. Der Strassenverkehr ist das grösste Lärmproblem in der Schweiz, erzeugt Distress und ist gesundheitsgefährdend (und beeinträchtigt zudem auch die Natur). Der Lärm ist kein rein urbanes Problem und ist in unserem ländlichen Gebiet wegen intensivem Einsatz von Rasenmähern, Trimmern (Fadenmähern) und Heubläsern sowie Traktoren, privater Kleinflugzeuge und Werkflüge der Pilatus Werke, Materialtransporte mit Helikopter, etc. gar noch ausgeprägter als in Stadtgebieten, häufig stundenlang und gar sonntags. WICHTIG: Wenn Sie auf der rechten Seite die grüne Box "Sie haben diese Petition bereits unterzeichnet / Sie sind nicht ...?" und die Petition noch nicht bereits unterzeichnet haben, dann bitte auf die grüne Box klicken um auf das Unterschriften-Formual zu gelangen.
    300 von 400 Unterschriften
    Gestartet von Heribert Grab
  • Mezzi pubblici per tutti
    Per una migliore gestione degli orari per fare in modo che ci si può spostare in modo migliore per chi vive nelle varie valli del Canton Ticino e per una maggiore mobilità sostenibile
    6 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Massimo Walter Antonio Canonica
  • COVID-19 e trasporto pubblico: più corse nelle tratte affollate!
    La situazione sanitaria in Ticino dovuta alla pandemia si aggrava con il passare del tempo e la priorità sia per il Consiglio di Stato che per la popolazione è frenare l’aumento dei contagi. Il trasporto pubblico in questi termini può giocare un ruolo importante nel rallentamento della diffusione del virus, tuttavia – nonostante le rivendicazioni a più riprese del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) su questo tema – il Consiglio di Stato non è ancora intervenuto in maniera significativa per contrastare il problema dell’affollamento nei mezzi pubblici. Ad oggi i trasporti pubblici rimangono affollati e questo problema non riguarda unicamente la popolazione studentesca con il relativo rischio della chiusura delle scuole, ma l’intera società: infatti ad usufruire del trasporto pubblico non sono unicamente le studentesse e gli studenti, ma anche lavoratori di tutti i settori professionali, tra cui anche il personale sanitario. In questi termini il rischio di contagio all’interno dei trasporti pubblici affollati può rappresentare una grave minaccia per la salute pubblica! Vi invitiamo a firmare e condividere questa petizione. Vista l'urgenza della situazione questa petizione verrà consegnata nei primi di dicembre!
    2.384 von 3.000 Unterschriften
    Gestartet von Sindacato Indipendente Studenti e Apprendisti SISA Picture
  • Stop aux frimeurs bruyants
    Santé de la population: l’excès de bruit et des pics sonores élevés sont nuisibles pour la santé. Les riverains des routes très fréquentées ont un risque accru de 15 à 20 pour cent de tomber malades ou de décéder. En Suisse, 500 personnes meurent chaque année des conséquences du bruit, tandis que des milliers souffrent de troubles cardiovasculaires ou de diabète pour la même raison. Les coûts de traitement de ces patients sont à la charge de la collectivité. Excès de bruit: densément peuplée, la Suisse n’a pas de place pour tolérer les excès de bruit. Le respect de son voisin s’impose et éviter tout bruit inutile en fait partie. La conduite en mode sportif, avec clapet d’échappement ouvert et/ou amplificateurs sonores électroniques, doit être interdite sur tout le territoire national. Les usagers de la route en infraction doivent être amendés et, dans les cas les plus graves, sanctionnés d’un retrait de permis. Radars acoustiques: nous exigeons que les radars acoustiques puissent être utilisés à brève échéance. Rigueur: nous prenons au mot les associations des usagers de la route, l’industrie automobile et les conducteurs sportifs qui avancent qu’il est tout à fait possible de rouler «raisonnablement» au volant d’un bolide sportif ou au guidon d’une grosse moto. C’est pourquoi il faut pouvoir retirer de la circulation ceux qui se comportent comme de grossiers personnages sur la route. Souhaitez-vous nous soutenir? Chaque franc compte. Faire un don: https://laermliga.ch/devenir-membre.html. Merci!
    4.073 von 5.000 Unterschriften
    Gestartet von Lärmliga Schweiz - Ligue suisse contre le bruit Picture
  • Stopp den Lärmposern
    Es geht um die Bevölkerungsgesundheit: Übermässiger Lärm und hohe Lärmspitzen machen krank. An stark befahrenen Strassen ist das Risiko zu erkranken oder zu sterben etwa um 15 bis 20 Prozent erhöht. An den Folgen des Lärms sterben in der Schweiz jährlich 500 Menschen, Tausende erkranken an Herz-/Kreislaufstörungen und Diabetes. Die Kosten für die Behandlung der an Lärm Erkrankten tragen wir alle. Die Schweiz ist dicht besiedelt. Lärmexzesse haben keinen Platz. Rücksichtnahme durch Vermeidung unnötigen Lärms ist angesagt. Das Fahren im sportlichen Modus – mit geöffneten Auspuffklappen und/oder elektronischen Soundverstärkern – ist in der ganzen Schweiz zu verbieten. Wer sich nicht daran hält, soll gebüsst und in krassen Fällen auch mit Ausweisentzug bestraft werden können. Wir fordern, dass bald Lärmblitzer eingesetzt werden. Wir nehmen die Verkehrsverbände, die Fahrzeugindustrie und die sportlichen Lenker·innen beim Wort, wenn sie sagen, man könne mit einem Sportwagen oder einem schweren Motorrad «anständig» fahren. Darum sollen «Unanständige» bestraft und aus dem Verkehr gezogen werden können. Wir sind auf Spenden angewiesen. Jeder Franken hilft! Spende hier: https://www.laermliga.ch/aktiv-werden.html. Herzlich leisen Dank!
    13.944 von 15.000 Unterschriften
    Gestartet von Lärmliga Schweiz - Ligue suisse contre le bruit Picture
  • Eine umweltfreundliche, gesunde Umwelt im Bereich von Wohnviertel
    1. Die tägliche Staubentwicklung an trockenen Tagen ist enorm. Bei Föhn und starken Winden können keine Fenster offen gehalten werden und eine Benützung von Aussenterrassen ist unmöglich. Fenstersimsen und Hausfassaden werden erheblich mit Staub belegt. 2. Die Container sind teilweise ungedeckt. d.h. Es besteht keine Sickeranlage so wie es jedem privaten Bauherrn unbedingt befohlen wird. (Die Container sind undicht und verlieren jeweils viel Abwasser beim Auflad der Container auf die Lkws.) Dabei fliesst ein Bergbach dem Areal entlang. (Offenbar kein Wasseranschluss. 3. Eine 60x20 m Lagerhalle aus Holz ist 5-6 m neben einer ansteigenden Waldgrenze ebenfalls dem Bergbach entlang gebaut.( Offenbar kein Wasseranschluss) 4. Der Lärmpegel ist manchmal enorm. Aus 12 oder mehr Metern werden Stückgüter in hochkant stehende Container mittels Hochkran umgelagert. Die lästigen Rückfahrsirenen an den Fahrzeugen tragen taglich sehr viel dazu bei, die Wohnqualität zu minimieren.
    10 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Narmen Herger
  • STOP AU TRAFIC MOTORISE BRUYANT ET DANGEREUX VORTEX ET STADE DE CHAVANNES/RENENS
    Pourquoi je lance cette pétition? Ouvrer votre fenêtre, certain jour on se croirait devant une autoroute. Le soir je peux pas laisser ma fenêtre ouverte si je veux dormir. Je pense que ce problème va s'aggraver si on ne fait rien. Merci de votre soutien et signer cette pétition svp!
    9 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Bernhard Wirtz
  • OUI à une agglomération lausannoise vivante et cyclable !
    Alors qu’une faible minorité de réfractaires aux changements s’attaque à ces aménagements à peine créés, nous souhaitons affirmer publiquement notre soutien à ces nouvelles mesures. De nombreuses études démontrent l’effet positif d’une rue rendue agréable pour la mobilité douce sur la fréquentation et les affaires des commerces alentours. Pour plus d'informations sur les chiffres évoqués ici ainsi que les expériences d'autres villes: - https://www.forbes.com/sites/carltonreid/2019/08/16/transport-for-london-sets-out-economic-wins-from-more-walking-and-cycling-in-29-page-pdf/amp/?__twitter_impression=true (en anglais); - https://www.cc37.org/velos-et-commerces-de-proximite-une-bonne-complementarite (en français); - https://www.lemonde.fr/blog/transports/2018/11/26/accros-e-commerce-plus-attaches-voiture (en français); - http://www.cycling-embassy.dk/2013/08/26/are-cyclists-good-customers (en anglais).
    4.387 von 5.000 Unterschriften
    Gestartet von PRO VELO Région Lausanne et l'ATE Vaud
  • Das "Hallo Velo!" - Festival muss bleiben!
    Das Berner Velofestival «Hallo Velo!» droht Opfer der Sparmassnahme zu werden. Das darf nicht sein! Hilf mit, «Hallo Velo!» zu retten und unterschreibe hier. Velofahren ist gesund, ökologisch und macht frei. Das Velo ist das Verkehrsmittel der Zukunft. Die Stadt Bern hat darum jahrelang konsequent in die Veloförderung investiert. Die Bernerinnen und Berner danken es ihr, das zeigt die Zunahme der Velofahrerinnen und Velofahrer in Bern. Nun kommt in der Spardebatte der Stadt Bern aber der Vorschlag, das «Hallo Velo!» zu streichen (1). Das «Hallo Velo!», das Kindern die einzige Möglichkeit in der Region bietet, in einem sicheren, abgesperrten Rahmen auf der Strasse Velofahren zu können. Das «Hallo Velo!», das auf Chancengleichheit setzt – der Anlass ist gratis und für alle zugänglich. Das Velofestival jetzt aufzugeben, ist ein falsches Signal zum falschen Zeitpunkt. «Hallo Velo!» ist ein niederschwelliger, nicht-kommerzieller Anlass. Er zieht ein so bunt gemischtes Zielpublikum an wie kein anderer Anlass in Bern: Die jüngsten Teilnehmenden sind 5, die ältesten 85 Jahre alt. Ambitionierte Velofahrerinnen sind ebenso dabei wie Geniesser, Familien mit Kindern ebenso wie Seniorengruppen. Das positive Echo von so vielen verschiedenen Menschen zeigt: Die Bernerinnen und Bernern wollen «Hallo Velo!». Die Stadt Bern hat «Hallo Velo!» in den letzten Jahren sorgfältig aufgebaut und in der Schweiz zum grössten Anlass dieser Art entwickelt. Festival und Marke «Hallo Velo!» haben sich in den Köpfen der Bernerinnen und Berner etabliert. Wird der Anlass gestrichen, wird mit ihm all die wertvolle Aufbauarbeit vernichtet, in welche die Stadt in den letzten Jahren investiert hat. Bern ist eine Velostadt und hat sich in den letzten Jahren schweizweit als Velo-Hauptstadt etabliert. Das Velofestival bringt bei jeder Durchführung bis zu 17’000 Menschen in die Stadt, und trägt damit zu Berns Wertschöpfung bei. Und das Potential ist vorhanden, um mit den Jahren noch viel mehr Menschen zu erreichen. Der Autofreie Sonntag und der Umwelttag sind dem Spardruck bereits zum Opfer gefallen. Von den drei Aktionstagen der Stadt zu den Themen Umwelt & Klima bleibt also nur noch das Velofestival, und auch das nur in reduziertem Rahmen. Zumindest dieser Anlass muss erhalten bleiben, sonst verliert die Velostadt Bern ihre Glaubwürdigkeit. Unterschreibe jetzt die Petition, damit «Hallo Velo!» nicht unter die Spar-Walze kommt! (1) https://www.derbund.ch/rot-gruen-sucht-gemeinsame-haltung-gegen-sparpaket-531281430505
    1.116 von 2.000 Unterschriften
    Gestartet von Swiss Cycling, Pro Velo Kanton Bern, VCS Bern, Trailnet Bern Picture
  • Effizienten Lärmschutz für mehr Lebensqualität
    Zum Feierabend die Ruhe suchen, abschalten, Energie tanken, einen Spaziergang machen, Joggen oder Waldluft schnuppern. Das tut Körper und Gemüt gut. Doch wo man hingeht, das Grundrauschen der Autobahn A13 ist - auch noch über 1300 m.ü.M. - ständig hörbar, 24h pro Tag. Wo man im Rheintal wandern geht, hört man das störende Rauschen des Strassenverkehrs. Wo ist die echte, gesundheitsfördernde Ruhe geblieben? Echte Ruhe, ein wichtiges Bedürfnis, das leider immer öfters NICHT befriedigt wird. Die Lärmbelastung durch erhöhtes Verkehrsaufkommen von Fahrzeugen aller Art steigt kontinuierlich an. Hinzu kommen veränderte Windverhältnisse, die die Lärmbelastung weit in die Region Imboden tragen. Die Ruhephasen in echter Ruhe sind nur in hohen, abgelegenen Lagen zu finden, die Nächte werden lauter, der Schlaf so kürzer, der Stress höher. Mensch, Tier und Umwelt sind ständig (ungefragt, oft auch unbewusst) dieser Lärmbelastung ausgesetzt. Das wirkt sich äusserst negativ auf die gesundheitswirksame Ruhe aus, welche oft in der Natur gesucht, so aber leider nicht gefunden wird. Zudem verliert die Region durch steigenden Lärm stetig an Attraktivität für Besucher und Bewohner, welche sich bewegt fühlen in noch abgelegenere Regionen vorzudringen, um endlich Ruhe zu finden. So entsteht ein "Teufelskreis", da wiederum diese Regionen stärker von Verkehr und Lärm belastet werden. Was wäre, wenn die Lärmbelastung durch ein innovatives und effizientes Lärmschutz-Konzept entlang der A13 derart stark reduziert werden könnte, so dass KEIN Grundrauschen durch Verkehr mehr wahrnehmbar ist? Was wäre, wenn dieses Lärmschutz-Konzept entlang der gesamten, sonnenreichen Strecke begrünt würde und ein System von Sonnenkollektoren und Solarpanelen für die Wärme- und Stromerzeugung für die Region integriert wird? Was wäre, wenn so ein bedeutender Beitrag für die Lebensqualität, für die physische und psychische Gesundheit in der gesamten Region Imboden beigetragen wird und langfristig auf hohem Niveau gehalten werden könnte? Bitte macht mit und investiert in das Wohlbefinden von Mensch, Tier und Umwelt durch einen innovativen und effizienten Lärmschutz. Bitte unterstützt MEHR ECHTE RUHE.
    20 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Paolo Parró