• Petition gegen Polizeistunde Chur
    Habe ich bereits in der Nachricht davor geschrieben. Erwähne es aber gerne nochmal. Es ist nicht mehr Zeitgemäss. Wir schreiben bald das Jahr 2025 und haben noch Regeln wie vor 100 Jahren#facepalm.
    3 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Ricardo Felice Dziri
  • Es werbefreies Züri – greifbare Realität ? Ja !
    Kunst und Kultur anstelle von konsumorientierter Überreizung – was für eine schöne Vorstellung! Damit dies jedoch Realität wird, braucht es Druck der Bevölkerung und viel Aufmerksamkeit auf die vorliegende Motion.  Mit deiner Unterschrift unterstützt du uns auf dem Weg zu einem werbefreien Zürich! #Züriwerbefrei
    1.352 von 2.000 Unterschriften
    Gestartet von Organize 4 System Change Picture
  • Casa Jam chiede aiuto
    Lo sviluppo territoriale del Canton Ticino ha portato alla scomparsa di molti edifici storici, giardini e parchi degni di protezione. Testimonianze architettoniche di un’epoca ricca di fermenti economico-culturali che si situano tra l’Otto e il Novecento. Diverse ville coi loro giardini ed esterni di case borghesi e case rurali sono scomparsi per essere sostituiti da anonimi palazzi e casette. Anche a Bellinzona diversi quartieri hanno cambiato il loro aspetto urbanistico, e Moleno è uno di questi. I piani regolatori non hanno salvaguardato, e non salvaguardano ancora oggi adeguatamente, il patrimonio architettonico e il verde delle nostre città. L'importanza di casa jam  Simbolo di un’importante traccia lasciata da una famiglia di emigranti sul territorio ticinese. Testimonianza di un impegno che ha spesso contribuito all'industrializzazione e allo sviluppo del Cantone. Un patrimonio molto importante anche dal punto di vista culturale. La sua posizione urbanisticamente rilevante ai margini del nucleo di Moleno pone Casa Jam ed il suo parco come un punto di riferimento per il quartiere che sta subendo una rapida e densa urbanizzazione. 
    878 von 1.000 Unterschriften
    Gestartet von Associazione quartiere di Moleno
  • Increase in the maximum admission price for Milongas (SUISA tariff Hb, 2018-2025)
    According to the common SUISA tariff (Hb, which is valid from 2018-2025), small events with dance (Milongas) are defined in paragraph 22 as follows: Dance room capacity: up to 400 people Entrance fee: less than CHF 17.- These regulations are a very economically restrictive or financially burdensome requirement for tango event organizers because practically all Milongas fall into this category. Since, for reasons of space, larger rooms have to be rented for a tango dance evening so that, for example, 50 couples can dance the “Ronda” (the Argentine tango is not a stationary dance), the organizers incur high space costs. Unfortunately, admission prices of a maximum of CHF 16 are no longer in line with the market to cover these expenses. For this reason, we tango event organizers are sending this petition to you with the following request:
    22 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Valentino Sorpresi
  • Save Luus Muus Café in Egg
    Liebe Unterstützer und Besucher des Luus Muus Cafés in Egg, Leider müssen Nadia und das Team von Luus Muus Ende des Monats aufgrund der untragbar hohen Miete ihre Türen schliessen. Wir sind fest davon überzeugt, dass dieser Verlust für unsere Gemeinde ein grosser Rückschlag wäre und zudem negative Auswirkungen auf die umliegenden Geschäfte haben könnte. Besonders für die vielen Familien, die extra aus dem Zürcher Oberland, der Goldküste und der Stadt Zürich anreisen, um das familienfreundliche Angebot zu nutzen, wäre dies ein erheblicher Verlust. Wir möchten unserer Gemeinde verdeutlichen, wie schmerzlich der Verlust dieses Cafés wäre, und sie dazu ermutigen, jetzt zu handeln. Nadia ist bereit, weitere Ideen mit der Gemeinde zu besprechen, um eine Lösung zu finden, die den Fortbestand von Luus Muus ermöglicht.  Wenn euch Luus Muus am Herzen liegt, bitten wir euch, diese Petition schnell wie möglich zu unterschreiben und zu Teilen. 
    3.635 von 4.000 Unterschriften
    Gestartet von Stephanie Gautier
  • Salviamo Casa Azul
     Le nostre motivazioni Nell’ultimo decennio vi sono stati alcuni tentativi volti ad ottenere un permesso di costruzione sul fondo ove sorge Casa Azul, sempre con l’obiettivo di abbattere quest’ultima per fare posto a una nuova palazzina. Fortunatamente, finora non è stato concessa nessuna autorizzazione. Vi sono due buone ragioni per impedire che gli intendimenti degli attuali proprietari vadano in porto. Il primo riguarda l’oggetto in sé, ossia l’edificio esistente; il secondo la configurazione urbanistica del luogo.  1 Per quanto concerne il primo punto, va in primo luogo osservato che Casa Azul costituisce un edificio unico nella sostanza edificata di Gordola. Realizzato verso la fine dell’Ottocento, essa si presenta come una costruzione per certi aspetti bizzarra che risente dei trascorsi coloniali dei committenti di allora. Non siamo in presenza di un manufatto antico, nondimeno costituisce un oggetto della memoria, più precisamente un oggetto che segna l’inizio del processo di modernizzazione di quello che fino ai primi decenni del Novecento era stato un villaggio rurale a impianto urbano sostanzialmente medievale. Chi ha avuto occasione di vedere dall’interno la casa ha avuto modo di osservare la presenza di spazi e funzioni (un atrio, una cucina, un salone, un bagno, uno studio e varie camere da letto) che segnano il nuovo modo di costruire e abitare tipico della nascente borghesia locale, un modo che, segnatamente a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, e divenuto lo standard per tutti o quasi. L’edificio suscita nel visitatore la sensazione di un passato prossimo remoto, ossia di un passato nello stesso tempo vicino e lontano: vicino a noi perché materializza come detto un modo di vivere e abitare molto simile a nostro; lontano perché risale a quasi un secolo e mezzo da noi e perché segna una prima rottura con le condizioni di vita che per secoli avevano caratterizzato l’esistenza di comunità come la nostra.  Nel nostro cantone è in corso da diversi anni il dibattito sull’importanza o l’opportunità di salvaguardare non solo gli edifici storici, ma anche quelli (case e ville borghesi) non propriamente antichi, risalenti a un’epoca a noi relativamente vicina. Purtroppo, in molte località interi quartieri ove un tempo sorgevano edifici di tal fatta sono stati abbattuti per fare posto a nuove palazzine, centri commerciali, stabili amministrativi, banche, ecc. Con la giustificazione secondo cui non si può salvare tutto, si è spesso dato la stura a quella che non pochi giudicano come una banalizzazione in grande stile del territorio e degli spazi urbani. Le attività proposte negli ultimi due o tre anni dall’Associazione Foto Festival dimostrano che un nuovo uso è possibile, che si può ridare senso a spazi della memoria da tempo abbandonati, che anche in località suburbane come Gordola è possibile organizzare eventi culturali e di intrattenimento a beneficio di un pubblico variegato.  Da rimarcare è pure la circostanza che la casa e le attività proposte già costituiscono e in futuro potrebbero farlo in modo ancor più marcato un’antenna “al piano” del Foto Festival che annualmente si svolge in Val Verzasca e che per l’arte della fotografia negli anni è divenuto un punto di riferimento non solo in Svizzera bensì anche a livello internazionale.  2 In ordine al secondo punto, ossia alla configurazione del luogo, è senz’altro importante osservare che quella di Sant’Antonio è una via, anzi, un viale assai particolare nell’assetto urbanistico del nostro comune. Secondo una pendenza significativa, esso si diparte dalla strada cantonale e punta diritto verso il sagrato della Chiesa parrocchiale che sovrasta l’abitato. In quanto tale ancora oggi suscita l’idea di un collegamento fra la vita di ogni giorno e il luogo della vita spirituale della comunità, per dirla in termini antropologici, fra il profano e il sacro. Gli elementi che materializzano questo collegamento o rapporto sono, in alto, la chiesa, il campanile e il sagrato, mentre in basso, nel punto da cui il viale inizia, da un lato Casa Borradori, dall’altro Casa Azul. Ove uno dei questi due elementi dovesse essere abbattuto, la specificità o se si vuole la “poesia” del luogo verrebbe sicuramente meno. Per queste ragioni è fondamentale che, segnatamente in sede di revisione del Piano regolatore comunale, il comparto venga considerato e valutato attentamente, che si faccia tutto il possibile per evitare che un luogo oggi significativo perda ampiamente se non definitivamente il suo significato. A tale scopo, la definizione di una zona di pianificazione particolareggiata potrebbe essere lo strumento adeguato.
    2.824 von 3.000 Unterschriften
    Gestartet von Comitato Salviamo Casa Azul Picture
  • Öffentliche Bibliothek für die Quartiere Kleinhüningen und Klybeck
    Gerade in den dicht besiedelten Quartieren Kleinhüningen und Klybeck, wo viele Familien und Kinder, aber auch ältere Menschen wohnen und sich viel im öffentlichen Raum aufhalten, ist das Bedürfnis nach einem solchen kulturellen Treffpunkt besonders gross. Bibliotheken spielen dabei eine wichtige Rolle als Begegnungsorte für Menschen verschiedener Generationen, in denen Integration aktiv gelebt wird.  Mit einer Bibliothek mitten in Kleinhüningen könnte ein pulsierender, lebendiger und integrativer Ort entstehen, an dem Kinder, Jugendliche, Familien und ältere Menschen nicht nur Zugang zu Wissen und Bildung erhalten, sondern auch soziale Kontakte knüpfen und ihr Quartier aktiv mitgestalten können.    Im Zusammenhang mit der geplanten Quartierentwicklung "Klybeck Plus" ist mit einem erheblichen Bevölkerungswachstum zu rechnen. Es bietet sich die einmalige Chance, diesen Stadtteil mit einer Bibliothek zu bereichern und somit das kulturelle Angebot für die Bewohner nachhaltig zu verbessern. Eine solche Einrichtung würde nicht nur das Quartier attraktiver machen, sondern auch einen wichtigen Beitrag zur Bildungsförderung und zur Stärkung der Gemeinschaft leisten.  
    552 von 600 Unterschriften
    Gestartet von Dorfverein Pro Kleinhüningen Picture
  • Faire Bezahlung für Künstler*innen und Kurator*innen bei der Kunstbiennale Venedig 2026
    Stärkung der Gemeinschaft: Ein kollektives Engagement für gerechte Bezahlungen zeigt Solidarität und unterstützt die gesamte Kunstgemeinschaft. Langfristige Veränderungen: Gemeinsames Handeln kann dazu führen, dass Institutionen wie Pro Helvetia ihre Vergütungsstrukturen überdenken und nachhaltig verbessern. Neue finanzielle Politik: Ein Engagement für diese Kampagne kann den Weg für eine neue, gerechtere finanzielle Politik in der Kunst- und Kulturszene ebnen.
    20 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Veronika Spierenburg
  • Keine Militärshow am Schaffhauser Jugendfest
    Wir freuen uns, dass die Stadt am 25. Juni 2024 nach mehrjähriger Pause das traditionelle Jugendfest durchführt. Kein Verständnis haben wir hingegen für die Tatsache, dass zum angeblichen "Höhepunkt" des Kinderfestes Militärflieger der Schweizer Flugwaffe über die Köpfe der knapp 4'000 Kinder donnern sollen. Das ist gleich aus mehreren Gründen absolut birreweich!  - Werbung für das Militär hat an einem Schüler:innen-Fest nichts zu suchen. - Die Fliegerei ist ein Haupttreiber des Klimawandels. Diese Spassflüge zu feiern, finden wir total daneben. - Unter den Kindern am Jugendfest gibt es auch zahlreiche Kriegsflüchtlinge. Die Militärshow ist unsensibel und birgt die Gefahr, diese Kinder zu retraumatisieren. Elternkomitee Militärshow am Jugendfest NEIN
    999 von 1.000 Unterschriften
    Gestartet von Keine Militärshow
  • MODIFICATION DE PLAN DE ZONES ET RETENUE COLLINAIRE À LA CHAUX
     Vous, citoyen(ne)s, habitant(e)s ou amoureux de la commune de Val de Bagnes, donnez de l'ampleur à notre appel et souscrivez à notre appel ! 
    503 von 600 Unterschriften
    Gestartet von La Chaux
  • OUI pour un skatepark intérieures dans la région de la Glâne!
    Répondre à un besoin urgent : Le manque d'espaces dédiés aux sports urbains dans notre région est un problème pressant. En se joignant à notre campagne, les individus peuvent contribuer à répondre à ce besoin et à améliorer la qualité de vie des jeunes de la région. Stimuler le développement local : L'implantation d'un skatepark intérieur entre Châtel-Saint-Denis et Fribourg représente une opportunité unique de dynamiser l'activité économique locale. En attirant des passionnés de sports urbains de toute la région, ce projet peut contribuer à la prospérité des commerces locaux et au développement de notre communauté. Offrir un espace de pratique sécurisé : Un skatepark intérieur offrirait aux jeunes un lieu sûr et adapté pour pratiquer leur passion en toute sécurité. En soutenant notre campagne, les personnes peuvent contribuer à créer un environnement propice à l'épanouissement des talents et à la promotion d'un mode de vie actif. Promouvoir l'apprentissage et le perfectionnement : En envisageant de proposer des cours encadrés par des professionnels, notre projet vise à promouvoir l'apprentissage et le perfectionnement dans le domaine des sports urbains. Les participants à notre campagne peuvent jouer un rôle crucial dans la réalisation de cette vision éducative. Renforcer le lien communautaire : En se mobilisant autour de cette cause, les individus renforcent le lien social au sein de notre communauté. Travailler ensemble pour créer un skatepark intérieur crée un sentiment de solidarité et de fierté communautaire, renforçant ainsi le tissu social local. En rejoignant notre campagne, les individus peuvent contribuer à concrétiser cette vision et à créer un impact positif durable dans notre région. En travaillant ensemble, nous pouvons construire un avenir meilleur pour les jeunes et pour l'ensemble de notre communauté.
    239 von 300 Unterschriften
    Gestartet von ride4style asso
  • Für die Erhaltung vielfältiger und unabhängiger Buchhandlungen in der Stadt Zürich
    Hier finden Sie den vollständigen Text der Petition und unsere Argumente: https://uploads-campax.s3.eu-central-1.amazonaws.com/Petition%20Buchhandlungen_Vollsta%CC%88ndiger_Text.pdf Über 100 Persönlichkeiten aus Kultur und Wissenschaft unterstützen die Petition als Erstunterzeichnende: Katja Alves, Autorin und Vizepräsidentin A*dS Autorinnen und Autoren der Schweiz Giorgio von Arb, Fotograf Annette Beger, Vorstand swiss independent publishers SWIPS Martina Berther, E-Bassistin und Komponistin Silvio Blatter, Autor Roger Boltshauser, Architekt Melitta Breznik, Autorin und Ärztin Katja Brunner, Autorin This Brunner, Filmexperte und Künstler Corinna Caduff, Literatur- und Kulturwissenschaftlerin Lisa Christ, Autorin, Kabarettistin und Spoken Word Künstlerin Michel Comte, Fotograf Zora Del Buono, Autorin und Architektin Valentin Diem, Gastrounternehmer Max Dudler, Architekt Düde Dürst, Musiker Thomas Dütsch, Autor Bernhard Echte, Verleger NIMBUS Verlag Catalin Dorian Florescu, Autor Gerd Folkers, Autor und em. Professor für pharmazeutische Chemie, ETH Zürich Thomas Forrer, Literaturwissenschaftler und Kantonsrat Micha Friemel, Schriftstellerin Simon Froehling, Autor Ruth Gantert, Literaturvermittlerin und Übersetzerin Andreas Gefe, Comiczeichner Dana Grigorcea, Autorin und Verlegerin Telegramme Verlag Valentin Groebner, Professor für Geschichte, Universität Luzern Michael Guggenheimer, Publizist Matthias von Gunten, Filmemacher Marcel Hänggi, Autor Michael Hagner, Professor für Wissenschaftsforschung, ETH Zürich Lukas Haller, Verlagsleitung Limmat Verlag Michael Hampe, Professor für Philosophie, ETH Zürich Frank Heer, Autor Christina Hemauer, Künstlerin Peter Z. Herzog, Künstler Franz Hohler, Autor Kim de l’Horizon, schreibt Lyrik, Prosa und Theaterstücke Annette Hug, Autorin Hannes Hug, Moderator Stefan Ineichen, Autor Gabriela Kasperski, Autorin Judith Keller, Autorin Roman Keller, Künstler Fritz Kestel, Kunsthistoriker und Studienreiseleiter Sonnhild Kestler, Designerin Andreas Kilcher, Professor für Literatur- und Kulturwissenschaft, ETH Zürich Boni Koller, Musiker und Autor Thilo Krause, Autor Tim Krohn, Schriftsteller Nina Kunz, Autorin und Journalistin Alain C. Kupper, Kunstgalerist und Künstler Martina Läubli, Literaturkritikerin und Redaktorin Gertrud Leutenegger, Autorin Demian Lienhard, Autor Johanna Lier, Autorin und Dozentin Christine Lötscher, Professorin für Populäre Literaturen und Medien, Uni Zürich Anna Luif, Filmemacherin Andres Lutz, Künstler und Performer Marco Maurer, Autor Gianna Molinari, Autorin Perikles Monioudis, Autor und Verleger Telegramme Verlag Fatima Moumouni, Autorin und Spoken Word Poetin Klaus Müller-Wille, Professor für Nordische Philologie, Uni Zürich Adrian Naef, Autor und Musiker Andreas Nentwich, Autor und Literaturkritiker Yves Noyau, Comiczeichner Federico Pfaffen, Salon Theater Herzbaracke Stephan Pörtner, Autor Ilma Rakusa, Autorin und Übersetzerin Anna Rosenwasser, Autorin und Nationalrätin Thomas Sarbacher, Schauspieler Isolde Schaad, Autorin Sara Schär, Musikerin Caspar Schärer, Architekturkritiker, Autor und Generalsekretär Bund Schweizer Architektinnen und Architekten Erich Schmid, Autor und Regisseur Anna Sommer, Comiczeichnerin Willy Spiller, Fotograf Jules Spinatsch, Fotograf Bettina Spoerri, Verlegerin Geparden Verlag Peter Stamm, Autor Tabea Steiner, Autorin Daniel Strassberg, Philosoph und Psychoanalytiker David Streiff, Kunsthistoriker und ehemaliger Direktor des Bundesamtes für Kultur Stefi Talman, Designerin Philipp Theisohn, Professor für Deutsche Literaturwissenschaft, Uni Zürich Angela Thomas, Autorin und Kuratorin Philip Ursprung, Professor für Kunst- und Architekturgeschichte, ETH Zürich Alberto Vieceli, Autor und Grafiker Günther Vogt, Landschaftsarchitekt, em. Professor der ETH Zürich Claudia de Weck, Illustratorin und Autorin Roger de Weck, Autor Chris Wiesendanger, Jazzmusiker und Dozent ZHdK Rolf Winnewisser, Künstler Benno Wirz, Koordinator Studienprogramm Kulturanalyse, Uni Zürich Katrin Wüthrich, Präsidentin Kreisschulbehörde Nadja Zela, Musikerin Ivna Žic, Autorin und Regisseurin Omri Ziegele, Jazzmusiker und Präsident Suisseculture Sissi Zöbeli, Modemacherin Stefan Zweifel, Autor und Kurator
    11.398 von 15.000 Unterschriften
    Gestartet von Michael Pfister