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Sauver maintenant le train de nuit Bâle-Malmö!1. La protection du climat grâce aux véritables alternatives au lieu de promesses vides Un train de nuit remplace les vols court-courriers – et réduit ainsi les émissions de CO₂. Selon les informations des CFF, un trajet en train de nuit sur la ligne Bâle CFF – Malmö génère environ huit fois moins de CO₂ qu'un vol correspondant. Alors que les carburants d'aviation synthétiques sont encore loin et chers, le train de nuit offre immédiatement une protection efficace contre le climat. 2. Le renfort du réseau ferroviaire européen rend des avantages économiques Le train de nuit renforce les relations économiques entre la Suisse et la Scandinavie, qui s'élèvent à environ 5,8 milliards de francs par an. Il offre aux voyageurs d'affaires et de loisirs une alternative compétitive et respectueuse du climat aux quelque 50 vols hebdomadaires entre Zurich/Bâle et Copenhague. 3. Un investissement judicieux Les subventions prévues représentent moins de 1,5 % des fonds destinés au transport régional – une fraction du budget des transports, mais avec de grands avantages. 4. Montrer la voie pour une politique de transport durable La décision en faveur du train de nuit envoie un message distinct en faveur de la mobilité durable en Europe. Cela montre que la Suisse ne se contente pas de parler d'objectifs climatiques, mais qu'elle investit activement dans des solutions concrètes. 5. Contribuer à la réalisation de l’objectif de carbone zéro net Selon l'analyse coûts-avantages de la Confédération, la Suisse s'expose à des dommages climatiques pouvant atteindre 38 milliards de francs d'ici 2050 si des mesures supplémentaires ne sont pas prises.1.192 von 2.000 UnterschriftenGestartet von Ueli Müller
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Eliminare le classi nel trasporto pubblico!Per offrire un servizio di prima classe a tutt* Chi utilizza i mezzi pubblici nelle ore di punta conosce l'assurdità: in seconda classe si viaggia spesso in piedi, stipati come sardine, mentre dietro una porta vetrata, la prima classe rimane il regno del vuoto abissale. Allora perché continuiamo ad accettarla? I trasporti pubblici sono un servizio pubblico. Sono finanziati principalmente con fondi pubblici e dovrebbero essere un servizio universale invece di privilegiare coloro che possono permettersi un prodotto cosiddetto di lusso. L'attuale divisione in classi crea una società di classe sui binari, contraria al principio di solidarietà e all'uso efficiente dei mezzi pubblici. Noi diciamo: basta assurdità. La nostra visione: trasporti pubblici solidali, efficienti ed ecologici, senza distinzioni di classe. Invece di uno spazio di lusso vuoto per pochi privilegiati, più spazio e comfort per tutti. Onorevoli parlamentari federali: il trasporto pubblico deve essere all’altezza della sua funzione di servizio pubblico. Agite per la giustizia sociale, l'efficienza e la protezione del clima. Firma ora per l’abolizione delle classi nei trasporti pubblici!3 von 100 UnterschriftenGestartet von jung VCS
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Supprimer les classes dans les transports publics!Pour des transports publics de première classe pour tout le monde Pour qui prend les transports publics à l’heure de pointe, il y a une absurdité qui est impossible à ignorer : en 2e classe, on voyage souvent debout, serré.exs comme des sardines, alors que derrière une porte vitrée, en 1e classe, c’est le vide béant. Alors pourquoi continuons-nous de l’accepter ? Les transports publics sont un service public. Ils sont financés principalement par des fonds publics et devraient servir tout le monde - pas seulement celles.eux qui peuvent se permettre un produit dit de luxe. La division actuelle en classes crée de l’injustice sur les rails et nous mène vers une société à deux vitesses qui est contraire au principe de la solidarité et à l’utilisation efficace des moyens publics. Nous disons : il est temps de mettre fin à cette absurdité. Notre vision: des transports publics solidaires, efficaces et écologiques - sans distinction de classe. Pas de luxe vide pour quelques privilégié.exs, mais de la place et du confort pour tou.xtes. Mesdames et Messieurs les membres des chambres fédérales: veillez à garantir que les transports publics restent un vrai service public. Agissez pour la justice sociale, l’efficacité et la protection du climat. Signez maintenant pour que les transports publics arrêtent de nous diviser en classes!1 von 100 UnterschriftenGestartet von jung VCS
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Jetzt Nachtzug nach Malmö retten!1. Klimaschutz durch echte Alternativen statt leere Versprechen Ein Nachtzug ersetzt Kurzstreckenflüge – und reduziert so den CO₂-Ausstoss. Gemäss Informationen der SBB verursacht eine Fahrt mit dem Nachtzug auf der Strecke Basel SBB – Malmö etwa achtmal weniger CO₂ als ein entsprechender Flug. Während synthetische Flugtreibstoffe noch Jahre entfernt und teuer sind, bietet der Nachtzug sofort wirksamen Klimaschutz. 2. Europäische Vernetzung und wirtschaftlicher Nutzen Der Nachtzug stärkt die wirtschaftlichen Beziehungen zwischen der Schweiz und Skandinavien, die jährlich rund 5,8 Milliarden Franken betragen. Er bietet Freizeit- und Geschäftsreisenden eine klimafreundliche und konkurrenzfähige Alternative zu den rund 50 wöchentlichen Flügen zwischen Zürich/Basel und Kopenhagen. 3. Sinnvolle Investition statt «teurer Spass» Die geplanten Subventionen betragen weniger als 1,5 % der Mittel für den Regionalverkehr – ein Bruchteil des Verkehrsbudgets, aber mit grossem Nutzen. Nachtzüge amortisieren sich durch steigende Nachfrage und entlasten langfristig das Klima- und Verkehrssystem. 4. Signal für eine nachhaltige Verkehrspolitik Ein Entscheid zugunsten des Nachtzugs sendet ein starkes Signal für zukunftsfähige Mobilität in Europa. Er zeigt, dass die Schweiz nicht nur über Klimaziele spricht, sondern aktiv in konkrete Lösungen investiert. 5. Beitrag zur Erreichung der Netto-Null-Ziele Ohne zusätzliche Massnahmen drohen der Schweiz laut Kosten-Nutzen-Analyse des Bundes bis zu 38 Milliarden Franken an Klimaschäden bis 2050. Investitionen in Bahnverbindungen wie den Nachtzug sind ein direkter Beitrag, um diese Kosten zu vermeiden und die Klimaziele zu erreichen.5.146 von 6.000 UnterschriftenGestartet von Cordelia Oppliger
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Nessun inquinatore nella delegazione svizzera alla COP30!Due rappresentanti dell’industria — di Syngenta e dell’USAM — sono stati nominati nella delegazione ufficiale svizzera alla COP 30 in Brasile. Si tratta di attori le cui azioni contraddicono direttamente gli impegni del nostro Paese in materia di clima e diritti umani. • Syngenta — attualmente citata in giudizio dall’Agenzia brasiliana per l’ambiente (IBAMA), condannata da un tribunale brasiliano per la morte di un contadino senza terra, e nota per aver esercitato forti pressioni per indebolire la legge nazionale brasiliana sui pesticidi contro la volontà del Presidente — è stata nominata da Albert Rösti, capo del DATEC, nella delegazione ufficiale svizzera alla COP 30 in Brasile. È un vero affronto al Paese ospitante, che si trova in prima linea nella crisi climatica e della biodiversità. La credibilità della COP e della Svizzera è in gioco. Ora di proprietà del colosso statale cinese ChemChina, Syngenta continua a trarre profitto dall’esportazione di pesticidi tossici vietati in Svizzera e nell’UE — sostanze che avvelenano agricoltori ed ecosistemi all’estero. • L’USAM/sgv ha combattuto contro regole più rigorose in materia di clima e sostenibilità (ESG) e si oppone alla progressiva eliminazione dei combustibili fossili, anteponendo il profitto immediato alla responsabilità ambientale. Questa non è rappresentanza — è un conflitto di interesse. Indebolisce la legittimità della Svizzera nei negoziati climatici globali e tradisce coloro che sono più colpiti dalla crisi climatica. La società civile si aspetta una rappresentanza esemplare, all’altezza dei diritti umani e ambientali della Svizzera — ed è dovere del Ministero dell’Ambiente garantire i processi adeguati per raggiungere questo obiettivo. La Svizzera può e deve fare di meglio. Con queste scelte, il governo svizzero contraddice gravemente l’ambizione climatica decisa dal popolo svizzero. ✍️ Firma ora per chiedere una delegazione climatica che ci rappresenti davvero — non i grandi inquinatori. Ci sostengono: Chukki Nanjundaswamy, portavoce del movimento contadino KRRS in India: “"Syngenta è uno dei principali responsabili dell’insostenibilità agricola e dei suicidi tra i contadini in India, a causa del suo monopolio su semi e pesticidi. Il KRRS invita quindi la COP a riconoscere Syngenta non come un leader della sostenibilità, ma come il capo della squadra che guida l’insostenibilità e la criminalizzazione del disagio agricolo."” RAMA (Rete Agroecologica del Maranhão) “"In regioni come il Cerrado e l’Amazzonia, l’espansione del modello agroindustriale — di cui Syngenta è uno dei principali fornitori — provoca conflitti territoriali e socioambientali con le comunità tradizionali, come le raccoglitrici di noci di babaçu, le popolazioni indigene, i quilombola e le comunità fluviali. L’uso massiccio di pesticidi vicino a queste aree contamina le palme di babaçu, i fiumi e gli alimenti, incidendo direttamente sulla sicurezza alimentare e sulla salute collettiva."” Rudi Berli, segretario di Uniterre (Svizzera) ““I lobbisti dell’agroindustria e delle politiche di libero scambio accelerano la crisi climatica e distruggono la sovranità e la sicurezza alimentare. Il loro posto non è nella delegazione ufficiale svizzera.”” Amigas da Terra Brasil Lucia Marina dos Santos Solteira, deputata del Movimento dei Senza Terra (MST) Max Voegtli, Drop Fossil Subsidies “"Le aziende svizzere beneficiano già di almeno 2,8 miliardi di franchi in sussidi ai combustibili fossili, rendendo il raggiungimento degli obiettivi climatici della Svizzera una fantasia lontana. L’inclusione, da parte del Consigliere federale Rösti, di una società chimica di proprietà estera nella delegazione a una conferenza sul clima dimostra ancora una volta che i suoi unici interessi sono quelli dei suoi sostenitori e sponsor aziendali. Dobbiamo e vogliamo sfidare questa 'politica del lobbying' che affligge la democrazia moderna."”1 von 100 UnterschriftenGestartet von Collectif Breakfree
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No Big Polluters in Switzerland’s COP30 Delegation!Two industry representatives — from Syngenta and the Swiss Trade Association (sgv/USAM) — have been appointed to the official Swiss delegation to COP30 in Brazil. These are actors whose records directly contradict our country’s climate and human rights commitments. • Syngenta — currently being sued by the Brazilian Federal Environmental Agency (IBAMA), condemned by a Brazilian court for the death of a landless farmer, and known for having heavily lobbied to weaken Brazilian’s national pesticide law against the President’s will — has been appointed by Albert Rösti, the head of the DETEC, to the official Swiss delegation to COP30 in Brazil. This is a total affront to the host country, which is itself on the frontlines of the climate and biodiversity crisis. COP and Switzerland’s credibility are on the line. Now owned by the Chinese state giant ChemChina, Syngenta still profits from exporting toxic pesticides banned in Switzerland and the EU — chemicals that are poisoning farmers and ecosystems abroad. • sgv/USAM’s has fought against stronger climate and ESG rules, and fights against fossil fuel phase out, putting short-term profit before environmental responsibility. This isn’t representation — it’s a conflict of interest. It undermines Switzerland’s legitimacy in global climate talks and betrays those most affected by the climate crisis. Civil society expects an exemplary representation that lives up to Switzerland's human and environmental rights - and it’s the duty of its ministry of environment to ensure the right processes to achieve this goal. Switzerland can do and should do better. With these choices, the Swiss government severely contradicts the climate ambition decided by the Swiss people. ✍️ Sign now to demand a climate delegation that truly represents us — not big polluters. They support us: Chukki Nanjundaswamy, Spokesperson of the KRRS farmers' movement in India says: “Syngenta is one of the main drivers of agricultural unsustainability and farmer suicides in India, due to its monopoly over seeds and pesticides. KRRS therefore urges the COP to recognize Syngenta not as a leader in sustainability, but as the head of the team driving unsustainability and the criminalization of agrarian distress.” RAMA (Rede Agroecológica do Maranhão) "In regions such as the Cerrado and the Amazon, the expansion of the agribusiness model — with Syngenta as one of its main suppliers — causes territorial and socio-environmental conflicts with traditional communities, such as babaçu nut breakers, Indigenous peoples, quilombolas, and riverine communities. The massive use of pesticides near these areas contaminates the babaçu palm groves, rivers, and food, directly affecting food security and public health." Rudi Berli, Secrétaire d’Uniterre (Suisse) “The lobbyists of the agro-industry and free-trade policies are accelerating the climate crisis and destroying food sovereignty and security. Their place is not in the official Swiss delegation.” Amigas da Terra Brasil Lucia Marina dos Santos Solteira, Member of Parliament of the Landless Workers’ Movement (MST) Kick Big Polluters Out Max Voegtli (Drop Fossil Subsidies) "Swiss corporations already benefit from at least CHF 2.8 billion in Fossil Subsidies ensure that Switzerland meeting its Climate Targets is a distant fantasy. Bundesrat Rösti's inclusion of a foreign owned chemical company in the delegation to a climate conference, shows once again that his only interests are those of his corporate backers and sponsors. We must and will challenge this 'Lobbyism Politics' that is plaguing modern democracy."22 von 100 UnterschriftenGestartet von Collectif Breakfree
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Keine Umweltsünder*innen in der Schweizer COP 30-Delegation!Zwei Vertreter*innen der Industrie – von Syngenta und dem Schweizerischen Gewerbeverband (SGV) – wurden in die offizielle Schweizer Delegation für die COP 30 in Brasilien berufen. Es handelt sich dabei um Akteur*innen, deren bisheriges Handeln in direktem Widerspruch zu den Klima- und Menschenrechtsverpflichtungen unseres Landes steht. • Syngenta wurde von Albert Rösti, dem Vorsteher des UVEK, in die offizielle Schweizer Delegation für die COP 30 in Brasilien berufen. Syngenta wird derzeit von der brasilianischen Umweltbehörde IBAMA verklagt und ist dafür bekannt, massiv dafür lobbyiert zu haben, das brasilianische Pestizidgesetz gegen den Willen des Präsidenten zu schwächen. Zudem wurde Syngenta von einem brasilianischen Gericht wegen des Todes eines landlosen Bauern verurteilt. Das Unternehmen, das mittlerweile dem chinesischen Staatsriesen ChemChina gehört, profitiert auch weiterhin vom Export giftiger Pestizide, die in der Schweiz und der EU verboten sind – Chemikalien, die Landwirt*innen und Ökosysteme im Ausland vergiften. Die Berufung von Syngenta in die COP-Delegation ist eine klare Provokation gegenüber dem Gastgeberland, das selbst an vorderster Front von der Klima- und Biodiversitätskrise betroffen ist. Die Glaubwürdigkeit der COP und der Schweiz steht auf dem Spiel. • Der SGV hat sich immer wieder gegen strengere Klima- und ESG-Vorschriften gewehrt und kämpft gegen den Ausstieg aus fossilen Brennstoffen. Der Verband stellt damit kurzfristige Gewinne vor Umweltverantwortung. Dies ist keine sinnvolle Vertretung – es ist ein Interessenkonflikt. Es untergräbt die Legitimität der Schweiz in den globalen Klimaverhandlungen und verrät diejenigen, die am stärksten von der Klimakrise betroffen sind. Die Zivilgesellschaft erwartet eine vorbildliche Vertretung, die den Menschen- und Umweltverpflichtungen der Schweiz gerecht wird – und es ist die Pflicht des Umweltdepartements, die richtigen Prozesse zu gewährleisten, um dieses Ziel zu erreichen. Die Schweiz kann und sollte das besser machen. ✍️ Unterzeichne jetzt, um eine Klimadelegation zu fordern, die die Werte der Schweizer Bevölkerung vertritt – und nicht die grossen Umweltverschmutzer*innen. Diese Menschen und Gruppen unterstützen uns bereits: Chukki Nanjundaswamy, Sprecherin der indischen Bauernbewegung KRRS: "Syngenta ist einer der Hauptverursacher der landwirtschaftlichen Nicht-Nachhaltigkeit und der Selbstmorde von Landwirt*innen in Indien, aufgrund seines Monopols auf Saatgut und Pestizide. KRRS fordert daher die COP auf, Syngenta nicht als Vorreiter der Nachhaltigkeit anzuerkennen, sondern als Anführer des Teams, das Nicht-Nachhaltigkeit und die Kriminalisierung bäuerlicher Notlagen vorantreibt." RAMA (Rede Agroecológica do Maranhão) “"In Regionen wie dem Cerrado und dem Amazonasgebiet führt die Ausbreitung des Agribusiness-Modells — bei dem Syngenta einer der Hauptlieferanten ist — zu territorialen und sozial-ökologischen Konflikten mit traditionellen Gemeinschaften wie Babaçu-Nussknackerinnen, indigenen Völkern, Quilombolas und Flussanwohnern. Der massive Einsatz von Pestiziden in der Nähe dieser Gebiete verseucht die Babaçu-Palmenhaine, die Flüsse und die Nahrungsmittel und beeinträchtigt direkt die Ernährungssicherheit und die öffentliche Gesundheit."” Rudi Berli, Sekretär von Uniterre (Schweiz) "Die Lobbyisten der Agrarindustrie und der Freihandelspolitik beschleunigen die Klimakrise und zerstören die Ernährungssouveränität und -sicherheit. Ihr Platz ist nicht in der offiziellen Schweizer Delegation." Lucia Marina dos Santos Solteira, Member of Parliament for the Landless Workers' Movement (MST) Amigas da Terra Brasil Kick Big Polluters Out Max Voegtli (Drop Fossil Subsidies) "Schweizer Unternehmen profitieren bereits von mindestens 2,8 Milliarden Franken an fossilen Subventionen, was es zu einer fernen Fantasie macht, dass die Schweiz ihre Klimaziele erreicht. Die Aufnahme eines im Ausland befindlichen Chemieunternehmens durch Bundesrat Rösti in die Delegation zu einer Klimakonferenz zeigt erneut, dass seine einzigen Interessen denen seiner Unternehmensunterstützer*innen und -sponsor*innen dienen. Wir müssen und werden diese 'Lobbyismus-Politik', die die moderne Demokratie plagt, herausfordern."2.868 von 3.000 UnterschriftenGestartet von Collectif Breakfree
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Pas de pollueurs dans la délégation suisse à la COP 30 !Deux représentants de l'industrie — de Syngenta et de l'Union suisse des arts et métiers (USAM) — ont été nommés dans la délégation officielle suisse à la COP 30 au Brésil. Il s'agit d'acteurs dont les antécédents contredisent directement les engagements du pays en matière de climat et de droits humains. • Syngenta – actuellement poursuivie par l'Agence fédérale brésilienne de l'environnement (IBAMA), condamnée par un tribunal brésilien pour la mort d'un agriculteur sans terre et connu pour avoir fortement fait pression afin d’affaiblir la loi nationale brésilienne sur les pesticides contre la volonté du président – a été nommée par Albert Rösti, chef du DETEC, dans la délégation officielle suisse à la COP 30 au Brésil. Il s'agit là d'un affront total au pays hôte, qui est lui-même en première ligne de la crise climatique et de la biodiversité. La crédibilité de la COP et de la Suisse est en jeu. Désormais détenue par le géant public chinois ChemChina, Syngenta continue de tirer profit de l'exportation de pesticides toxiques interdits en Suisse et dans l'UE, des produits chimiques qui empoisonnent les agriculteurs et les écosystèmes à l'étranger. • L'USAM s'est opposée à un renforcement des règles climatiques et ESG, et agit activement contre la sortie des énergies fossiles, privilégiant le profit à court terme au détriment de la responsabilité environnementale. Ce n'est pas de la représentation, c'est un conflit d'intérêt. Cela sape la légitimité de la Suisse dans les négociations mondiales sur le climat et trahit les personnes les plus touchées par la crise climatique. La Suisse doit favoriser l'atteinte d'objectifs ambitieux et non pas permettre aux pollueurs majeurs d'infiltrer les processus internationaux. Par ces choix, le gouvernement suisse contredit gravement l'ambition climatique décidée par le peuple suisse. ✍️ Signez dès maintenant pour exiger une délégation climatique qui nous représente véritablement et représentent la protection de nos biens communs, et non les intérêts des grands pollueurs. Ils nous soutiennent: Chukki Nanjundaswamy, porte-parole du mouvement paysan KRRS en Inde déclare : « Syngenta est l’un des principaux moteurs de l’insoutenabilité agricole et des suicides de paysans en Inde, en raison de son monopole sur les semences et les pesticides. Le KRRS appelle donc la COP à reconnaître Syngenta non pas comme un leader de la durabilité, mais comme le chef de file de l’insoutenabilité et de la criminalisation de la détresse paysanne. » RAMA (Rede Agroecológica do Maranhão) “"Dans des régions comme le Cerrado et l’Amazonie, l’expansion du modèle agro-industriel — dont Syngenta est l’un des principaux fournisseurs — provoque des conflits territoriaux et socio-environnementaux avec les communautés traditionnelles, telles que les casseuses de noix de coco de Babaçu, les peuples autochtones, les quilombolas et les communautés riveraines. L’usage massif de pesticides à proximité de ces zones contamine les palmeraies de Babaçu, les rivières et les aliments, affectant directement la sécurité alimentaire et la santé publique."” Rudi Berli, Secrétaire d’Uniterre (Suisse) "Les lobbyistes de l'agro industrie et des politiques de libre-échange accélèrent la crise climatique et détruisent la souveraineté et la sécurité alimentaire, leur place n'est pas dans la délégation officielle suisse" Amigas da Terra Brasil Lucia Marina dos Santos Solteira, députée du Mouvement des Sans Terres (MST) Kick Big Polluters Out Max Voegtli (Drop Fossil Subsidies) "Les entreprises suisses bénéficient déjà d’au moins 2,8 milliards de francs de subventions aux combustibles fossiles, ce qui rend l’atteinte des objectifs climatiques de la Suisse une illusion lointaine. L’inclusion par le conseiller fédéral Rösti d’une entreprise chimique à capitaux étrangers dans la délégation à une conférence sur le climat montre une fois de plus que ses seuls intérêts sont ceux de ses soutiens et sponsors corporatifs. Nous devons et allons contester cette 'politique du lobbying' qui gangrène la démocratie moderne."286 von 300 UnterschriftenGestartet von Collectif Breakfree
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Klassen im ÖV abschaffen - Erstklassiger ÖV für alle!Alle, die in Stosszeiten im ÖV unterwegs sind, werden Zeug*innen derselben Absurdität: In der 2. Klasse drängen sich Menschen wie in einer Sardinenbüchse dicht an dicht, Sitzplätze sind Mangelware. Nur eine Glastür weiter: gähnende Leere in der 1. Klasse. Wieso akzeptieren wir das einfach so? Der öffentliche Verkehr ist ein Service Public. Er wird massgeblich durch Steuergelder finanziert und soll allen dienen - nicht nur jenen, die sich „Luxus“ leisten können. Die heutige Trennung nach Klassen schafft eine ungerechte Zweiklassengesellschaft auf Schienen und widerspricht dem Grundgedanken von Solidarität und effizienter Nutzung öffentlicher Mittel, da die 2. Klasse sogar die 1. Klasse subventioniert. Gemäss einem SBB-internen Dokument "werden pro Nutzfläche in der 2. Klasse 1.7 mal mehr Erlöse generiert als in der 1. Klasse. Wir sagen: Schluss mit dieser Absurdität. Wir fordern die Abschaffung der Klassen im öffentlichen Verkehr in der Schweiz. Unsere Vision: Ein solidarischer, effizienter und ökologischer ÖV - ohne Klassenunterschiede. Kein leerer Luxus für wenige, sondern Platz und Komfort für alle. Sehr geehrtes Parlament: Sorgen Sie dafür, dass der öffentliche Verkehr seinem Anspruch als Service Public gerecht wird. Setzen Sie ein starkes Zeichen für soziale Gerechtigkeit, Effizienz und Klimaschutz. Jetzt unterschreiben für die Abschaffung der Klassen im öffentlichen Verkehr!276 von 300 UnterschriftenGestartet von jung VCS
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Save Roche «Bau 52» – Innovation ist Renovation, nicht Abbruch!Das interdisziplinäre Netzwerk der Unterzeichner:innen steht bereit, die Roche bei einer sozial, ökologisch, ökonomisch und baukulturell zukunftsweisenden Transformation des «Bau 52» zu begleiten. Zusammen können wir beweisen, wie ein verantwortungsvoller Umgang mit dem Bestand aussieht und wie eine demokratische Kultur der Stadtentwicklung lernt, neue Wege zu gehen. Erstunterzeichner:innen (alphabetisch) Basel 01.Oktober 2025 Anamarija Batista | (Dr.phil. Mag.rer.soc.oec. Dr.phil. Volkswirtin, transdisziplinäre Forscherin, Kuratorin Universität Wien) Andreas Ruby | (Mag.Phil. Kunsthistoriker S AM Swiss Architecture Museum) Anne Lacaton | (Prof. em Architektin Lacaton & Vassal Paris, ETH Zürich) Axel Christoph Gampp | (Prof. Dr. Kunstgeschichte Uni Basel und BFH) Axel Humpert | (Prof. Dipl. Arch. ETH Architekt BHSF Architektur & Städtebau) Axel Schubert | (Dipl.-Ing. SRL FSU Architekt, Stadtplaner Dozent Nachhaltigkeit) Barbara Buser | (Dipl. Arch. ETH Architektin, Bestandsanwältin, ReUse-Pionierin Baubüro in situ) Ben Pohl | (M.Sc. Dipl.-Des. Urban Designer Denkstatt sàrl, B/IAS) Bernd Kniess | (Prof. Dipl.-Ing. Architekt HCU-Hamburg, Deutschland) Bernd Nicolai | (Prof. em. Dr. BN Kunst- und Architekturhistoriker ehm. Universität Bern) Christof Wamister | (Dr. phil. Vorstandsmitglied Basler Heimatschutz) Conrad Kersting | (M.Sc. AAM Architekt FHNW, Basel) Dominique Salathé | (Dipl. Arch. ETH BSA SIA Architekt Salathé Architekten Basel) Dorothee Huber | (lic. phil. Architekturhistorikerin ehem. Mitglied Basler Denkmalrat) Eike Roswang-Klinge | (Prof. Dipl.-Ing. Architekt, TU-Berlin) Eric Honegger | (Dipl. Arch EPFL SIA Architekt Baubüro in situ, Denkstatt sàrl) Erik Wegerhoff | (Prof. Dr. Dozent für Geschichte und Theorien der Architektur FHNW) Fabian Hörmann | (Dipl.-Ing. Arch. Architekt YR22 Zürich, Universität Liechtenstein) Florin Gstöhl | (Dr. des. SKR Architekturhistoriker, Restaurator bau[stoff]geschichte) Freek Persyn | (Prof. Architekt ETH Zürich, 51N4E, Belgien) Friederike Kluge | (Prof., Dipl.-Ing. Architektin BSA SIA, Alma Maki Architektur) Gabu Heindl | (Prof. Dr. Mag.Arch., M.Arch.II Architektin, Stadtplanerin Universität Kassel, Österreich) Hannes Langguth | (V-Prof. Dr.-Ing. des. Architekt und Stadtplaner, HafenCity Universität Hamburg) Heiko Schiller | (Dipl.-Ing. Arch. SIA Architekt SAG Architektur Basel) Jakob Schneider | (M.A. FHNW SIA Architekt Salathé Architekten Basel) Jean-Philippe Vassal | (Prof. em Architekt Lacaton & Vassal Paris, UdK Berlin) Julia Siedle | (Prof. M.Sc. Architektin, Städtebauerin Hochschule Biberach) Kerstin Müller | (Dipl.-Ing. Architektin ReUse-Expertin) Laura Hindelang | (Prof. Dr. Architekturgeschichte und Denkmalpflege Assistenzprofessorin Universität Bern) Lukas Gruntz | (M.A. FHNW Architekt Architektur Basel) Marc Keller | (lic. phil. Präsident Basler Heimatschutz) Martin Risch | (Dipl. Arch. ETH BSA SIA Architekt Stereo Architektur) Nanni Grau | (Prof. Architektin Architektur der Transformation, TU Berlin) Renée Tribble | (Prof. Dr.-Ing. Architektin TU Dortmund) Saikal Zhunushova | (M.A. ZFH Architektin OEKOFACTA Winterthur) Sarah Barth | (M.Sc. Arch. ETH Architektin Atelier für Architektologie, Basel) Stefan Rettich | (Prof. Dipl.-Ing. Architekt Universität Kassel) Tim Seidel | (Prof. Dipl. Arch. ETH Architekt BHSF Architektur & Städtebau) ... Sie wollen Teil der Unterstützer:innen werden? Schreiben Sie eine Mail an. [email protected]1.441 von 2.000 UnterschriftenGestartet von Team Rohn
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Save Roche «Bau 52» – L'innovation, c'est la rénovation, pas la démolition !Le réseau interdisciplinaire des signataires est prêt à accompagner Roche dans une transformation socialement, écologiquement, économiquement et culturellement progressiste de «Bau 52». Ensemble, nous pouvons démontrer à quoi ressemble une gestion responsable du patrimoine bâti existant et comment une culture démocratique du développement urbain apprend à emprunter de nouvelles voies. Premiers signataires Bâle 1er octobre 2025 Anamarija Batista | (Dr.phil. Mag.rer.soc.oec. Dr.phil. Volkswirtin, transdisziplinäre Forscherin, Kuratorin Universität Wien) Andreas Ruby | (Mag.Phil. Kunsthistoriker S AM Swiss Architecture Museum) Anne Lacaton | (Prof. em Architektin Lacaton & Vassal Paris, ETH Zürich) Axel Christoph Gampp | (Prof. Dr. Kunstgeschichte Uni Basel und BFH) Axel Humpert | (Prof. Dipl. Arch. ETH Architekt BHSF Architektur & Städtebau) Axel Schubert | (Dipl.-Ing. SRL FSU Architekt, Stadtplaner Dozent Nachhaltigkeit) Barbara Buser | (Dipl. Arch. ETH Architektin, Bestandsanwältin, ReUse-Pionierin Baubüro in situ) Ben Pohl | (M.Sc. Dipl.-Des. Urban Designer Denkstatt sàrl, B/IAS) Bernd Kniess | (Prof. Dipl.-Ing. Architekt HCU-Hamburg, Deutschland) Bernd Nicolai | (Prof. em. Dr. BN Kunst- und Architekturhistoriker ehm. Universität Bern) Christof Wamister | (Dr. phil. Vorstandsmitglied Basler Heimatschutz) Conrad Kersting | (M.Sc. AAM Architekt FHNW, Basel) Dominique Salathé | (Dipl. Arch. ETH BSA SIA Architekt Salathé Architekten Basel) Dorothee Huber | (lic. phil. Architekturhistorikerin ehem. Mitglied Basler Denkmalrat) Eike Roswang-Klinge | (Prof. Dipl.-Ing. Architekt, TU-Berlin) Eric Honegger | (Dipl. Arch EPFL SIA Architekt Baubüro in situ, Denkstatt sàrl) Erik Wegerhoff | (Prof. Dr. Dozent für Geschichte und Theorien der Architektur FHNW) Fabian Hörmann | (Dipl.-Ing. Arch. Architekt YR22 Zürich, Universität Liechtenstein) Florin Gstöhl | (Dr. des. SKR Architekturhistoriker, Restaurator bau[stoff]geschichte) Freek Persyn | (Prof. Architekt ETH Zürich, 51N4E, Belgien) Friederike Kluge | (Prof., Dipl.-Ing. Architektin BSA SIA, Alma Maki Architektur) Gabu Heindl | (Prof. Dr. Mag.Arch., M.Arch.II Architektin, Stadtplanerin Universität Kassel, Österreich) Hannes Langguth | (V-Prof. Dr.-Ing. des. Architekt und Stadtplaner, HafenCity Universität Hamburg) Heiko Schiller | (Dipl.-Ing. Arch. SIA Architekt SAG Architektur Basel) Jakob Schneider | (M.A. FHNW SIA Architekt Salathé Architekten Basel) Jean-Philippe Vassal | (Prof. em Architekt Lacaton & Vassal Paris, UdK Berlin) Julia Siedle | (Prof. M.Sc. Architektin, Städtebauerin Hochschule Biberach) Kerstin Müller | (Dipl.-Ing. Architektin ReUse-Expertin) Laura Hindelang | (Prof. Dr. Architekturgeschichte und Denkmalpflege Assistenzprofessorin Universität Bern) Lukas Gruntz | (M.A. FHNW Architekt Architektur Basel) Marc Keller | (lic. phil. Präsident Basler Heimatschutz) Martin Risch | (Dipl. Arch. ETH BSA SIA Architekt Stereo Architektur) Nanni Grau | (Prof. Architektin Architektur der Transformation, TU Berlin) Renée Tribble | (Prof. Dr.-Ing. Architektin TU Dortmund) Saikal Zhunushova | (M.A. ZFH Architektin OEKOFACTA Winterthur) Sarah Barth | (M.Sc. Arch. ETH Architektin Atelier für Architektologie, Basel) Stefan Rettich | (Prof. Dipl.-Ing. Architekt Universität Kassel) Tim Seidel | (Prof. Dipl. Arch. ETH Architekt BHSF Architektur & Städtebau) ... Souhaitez-vous rejoindre notre équipe de soutiens ? Veuillez nous envoyer un courriel à l'adresse suivante : [email protected]10 von 100 UnterschriftenGestartet von Team Rohn
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Save Roche «Bau 52» – Innovation is Renovation not Demolition!The interdisciplinary network of signatories stands ready to accompany Roche in a socially, ecologically, economically, and culturally progressive transformation of «Bau 52» Together we can demonstrate what responsible handling of existing building stock looks like and how a democratic culture of urban development learns to take new paths. First signatories Basel/Bâle 1st October 2025 Anamarija Batista | (Dr.phil. Mag.rer.soc.oec. Dr.phil. Volkswirtin, transdisziplinäre Forscherin, Kuratorin Universität Wien) Andreas Ruby | (Mag.Phil. Kunsthistoriker S AM Swiss Architecture Museum) Anne Lacaton | (Prof. em Architektin Lacaton & Vassal Paris, ETH Zürich) Axel Christoph Gampp | (Prof. Dr. Kunstgeschichte Uni Basel und BFH) Axel Humpert | (Prof. Dipl. Arch. ETH Architekt BHSF Architektur & Städtebau) Axel Schubert | (Dipl.-Ing. SRL FSU Architekt, Stadtplaner Dozent Nachhaltigkeit) Barbara Buser | (Dipl. Arch. ETH Architektin, Bestandsanwältin, ReUse-Pionierin Baubüro in situ) Ben Pohl | (M.Sc. Dipl.-Des. Urban Designer Denkstatt sàrl, B/IAS) Bernd Kniess | (Prof. Dipl.-Ing. Architekt HCU-Hamburg, Deutschland) Bernd Nicolai | (Prof. em. Dr. BN Kunst- und Architekturhistoriker ehm. Universität Bern) Christof Wamister | (Dr. phil. Vorstandsmitglied Basler Heimatschutz) Conrad Kersting | (M.Sc. AAM Architekt FHNW, Basel) Dominique Salathé | (Dipl. Arch. ETH BSA SIA Architekt Salathé Architekten Basel) Dorothee Huber | (lic. phil. Architekturhistorikerin ehem. Mitglied Basler Denkmalrat) Eike Roswang-Klinge | (Prof. Dipl.-Ing. Architekt, TU-Berlin) Eric Honegger | (Dipl. Arch EPFL SIA Architekt Baubüro in situ, Denkstatt sàrl) Erik Wegerhoff | (Prof. Dr. Dozent für Geschichte und Theorien der Architektur FHNW) Fabian Hörmann | (Dipl.-Ing. Arch. Architekt YR22 Zürich, Universität Liechtenstein) Florin Gstöhl | (Dr. des. SKR Architekturhistoriker, Restaurator bau[stoff]geschichte) Freek Persyn | (Prof. Architekt ETH Zürich, 51N4E, Belgien) Friederike Kluge | (Prof., Dipl.-Ing. Architektin BSA SIA, Alma Maki Architektur) Gabu Heindl | (Prof. Dr. Mag.Arch., M.Arch.II Architektin, Stadtplanerin Universität Kassel, Österreich) Hannes Langguth | (V-Prof. Dr.-Ing. des. Architekt und Stadtplaner, HafenCity Universität Hamburg) Heiko Schiller | (Dipl.-Ing. Arch. SIA Architekt SAG Architektur Basel) Jakob Schneider | (M.A. FHNW SIA Architekt Salathé Architekten Basel) Jean-Philippe Vassal | (Prof. em Architekt Lacaton & Vassal Paris, UdK Berlin) Julia Siedle | (Prof. M.Sc. Architektin, Städtebauerin Hochschule Biberach) Kerstin Müller | (Dipl.-Ing. Architektin ReUse-Expertin) Laura Hindelang | (Prof. Dr. Architekturgeschichte und Denkmalpflege Assistenzprofessorin Universität Bern) Lukas Gruntz | (M.A. FHNW Architekt Architektur Basel) Marc Keller | (lic. phil. Präsident Basler Heimatschutz) Martin Risch | (Dipl. Arch. ETH BSA SIA Architekt Stereo Architektur) Nanni Grau | (Prof. Architektin Architektur der Transformation, TU Berlin) Renée Tribble | (Prof. Dr.-Ing. Architektin TU Dortmund) Saikal Zhunushova | (M.A. ZFH Architektin OEKOFACTA Winterthur) Sarah Barth | (M.Sc. Arch. ETH Architektin Atelier für Architektologie, Basel) Stefan Rettich | (Prof. Dipl.-Ing. Architekt Universität Kassel) Tim Seidel | (Prof. Dipl. Arch. ETH Architekt BHSF Architektur & Städtebau) ... Would you like to become a supporter? Send an email to. [email protected]25 von 100 UnterschriftenGestartet von Team Rohn











