• PETIZIONE CONTRO LA PRIVATIZAZZIONE DELLA PISCINA DI CARONA-LUGANO
    Il Municipio di Lugano, come unica alternativa alla chiusura definitiva della piscina, intende realizzare un villaggio turistico a 5 stelle “GLAMPING”, rivolto principalmente al turismo d’oltralpe. Il progetto prevede un investimento complessivo di 7 milioni di franchi, 6 dei quali a carico della cittadinanza. ll partner privato (Turing Club Svizzero) parteciperà con un solo milione all’investimento in cambio del diritto esclusivo di superficie (in pratica la proprietà) per i prossimi 40 anni. Il progetto prevede la costruzione di circa 35 bungalow che verranno inseriti nella zona più pregiata del comparto che, di fatto, non sarà più disponibile per gli utenti della piscina. La piscina così come conosciuta finora smetterà quindi di esistere. Il villaggio Glamping, che occuperà la maggior parte del terreno ombreggiato, toglierà alla collettività la possibilità di usufruire di questo spazio unico ed esclusivo che offre piacevole refrigerio e svago in collina. La piscina, ormai vetusta, ha senz’altro bisogno di un ammodernamento. Un investimento pubblico inferiore sarebbe però sufficiente per renderla adeguata alle nuove esigenze offrendo alla cittadinanza un servizio degno di una delle più grandi città svizzere.
    1.598 von 2.000 Unterschriften
    Gestartet von Associazione XCarona
  • In Ticino il rispetto del migrante è sotto terra?
    Mentre evidenti ragioni umanitarie hanno portato alcuni cantoni a chiudere simili centri, creati per la Protezione Civile e destinati originariamente a brevi soggiorni settimanali, in Ticino, dove si sta instaurando attraverso il Dipartimento delle Istituzioni una politica autoritaria e di respingimento nei confronti di tutti gli stranieri, si continua a infierire nei confronti dei NEM, l’ultimo anello della catena migranti. Nel bunker di Camorino sono detenuti attualmente una ventina di questi “ospiti”. Per taluni, la durata dell’internamento supera i tre anni. Molti sono esasperati e presentano gravi sintomi di disagio psico-fisico. Occorre rompere il muro di silenzio e di assuefazione che per troppo tempo ha reso possibile, per taluni addirittura “necessaria”, una politica d’accoglienza così disumana. Non è più accettabile continuare a dividere chi vive nel nostro paese in “persone e in “non- persone”. Nessun essere umano può essere costretto a vivere sottoterra. Riproponiamo la petizione che tre anni fa 12 associazioni, insieme a numerosi cittadini e cittadine, hanno indirizzato al Gran Consiglio ticinese per migliorare la condizione di vita dei richiedenti l’asilo presenti nel nostro cantone, indipendentemente dal loro statuto. 1. Chiusura immediata del bunker di Camorino. 2. Riduzione immediata del sovraffollamento nei centri che ospitano persone sottoposte alla legislazione sull’asilo. 3. Attivazione della rete di famiglie disposte ad ospitare le persone suddette anche per brevi periodi. 4. Messa a disposizione di possibilità lavorative, almeno per lavori di pubblica utilità. 5. Applicazione per le condizioni di alloggio, abbigliamento, sussistenza e simili dei criteri minimi previsti dalla conferenza Svizzera dell’istituzione dell’azione sociale (COSAS). 6. Libero accesso nei centri per rifugiati per i medici, infermieri, assistenti sociali e avvocati. 7. Applicazione delle medesime condizioni di vita per tutti i rifugiati, indipendentemente dal loro statuto giuridico. 8. Istituzione di un servizio di ispettorato riguardante le condizioni di vita dei rifugiati designato dall’organizzazione svizzera per i rifugiati (OSAR) e per verificare il rispetto delle condizioni per le entità appaltatrici. 9. Sostegno psicologico per l’elaborazione dei traumi. 10. Divieto di interventi notturni e senza preavviso da parte della Polizia negli alloggi dei rifugiati. ForumAlternativo
    1.599 von 2.000 Unterschriften
    Gestartet von Forum Alternativo
  • Queerfeindliche Posts des Supermarket-Geschäftsführers: Wir fordern Aufklärung!
    Queerfeindlichkeit hat keinen Platz im Nachtleben und menschenverachtendes Verhalten hat Konsequenzen. Es geht nicht darum, eine Einzelperson zu diffamieren. Es gilt weiterhin die Unschuldsvermutung. Wir fordern lediglich die lückenlose Aufklärung des Falls in der Öffentlichkeit. Vergangenen Monat war Pride-Monat, viele Zürcher*innen schmückten ihre Profilbilder mit "Love is Love"-Bannern oder Regenbogenfahnen und teilten Instagram-Storys rund um LGBTQ-Rechte. Jetzt gilt es, auch im echten Leben für die queere Community und die Rechte dieser Menschen einzustehen. Love is Love.
    1.878 von 2.000 Unterschriften
    Gestartet von Freund*innen des Nachtlebens
  • Stop ad ogni tipo di aiuto alla guardia costiera libica
    People risk their lives and are treated as something insignificant, where is our human spirit? To me, I can't be indifferent to this informations and can only be solidal with people that are on a search to a better life. We now they are in the hands of traffickers and we need to stop this illegal way of travel. We can't close our eyes. I ask you to be part of this campaign and to sign this petition. Le persone rischiano la vita e vengono trattate come qualcosa di insignificante, dov'è il nostro spirito umano? Non posso essere indifferente a queste informazioni e non posso che essere solidale con le persone che sono alla ricerca di una vita migliore. Ora sono nelle mani dei trafficanti e dobbiamo fermare questo modo illegale di viaggiare. Non possiamo chiudere gli occhi. Ti chiedo di far parte di questa campagna e di firmare la petizione.
    3 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Diana Mendolia Picture
  • Eine Zukunft für die Photobastei Zürich!
    Die Photobastei ist innert kurzer Zeit zu einer schillernden, überregional und international ausstrahlenden Kulturinstitution der Stadt Zürich avanciert. Sie hat sich sowohl als fotografisches Museum, wie auch als Ausstellungsort für KünstlerInnen, Profis und Amateure, als experimenteller Kunstort wie auch als niederschwelliges, offenes Multispartenhaus, als Konzert- und Partyvenue fest in der Bevölkerung etabliert. Sie ist heute nicht mehr aus dem Kulturangebot der Stadt Zürich wegzudenken. Unterstütze deshalb unsere Petition für die Photobastei! Jede Stimme zählt!
    2.370 von 3.000 Unterschriften
    Gestartet von Romano Zerbini Picture
  • Geizig und geschichtsvergessen? Geht nicht!
    Die Schatten der Covid-Politik sind lang und viele gravierende Probleme werden verdrängt. Vermehrte Missachtung der EMK und der UN-Flüchtlingskonvention sind Alltag geworden. Ebenso der Tod von Menschen im Mittelmeer. Diese Petition verweist auf Einzelschicksale an der Schweizer Landesgrenze. Zugleich verweist sie auf Fehler aus den 1930-er Jahren. Wenn wir menschenwürdige Verhältnisse in Europa haben wollen und Geschichtsunterricht noch Sinn machen soll, dann müssen wir handeln. Rückblende 1: In der Absicht zu Bekannten nach Deutschland zu gelangen, wurde eine Flüchtlingsgruppe aus Syrien am 14.Juli 2014 in Vallorbe (FR/CH) um 10.45 h von Beamten der Schweizerischen Grenzwache festgesetzt, wurden Pässe eingezogen, Fluchtrouten abgefragt, ...weder den Kleinkindern, noch der schwangeren Frau J. wurde angemessen Beachtung geschenkt .. Warten ...Fahrt in einem Gefängnisbus (ohne Wasserangebot) zum Grenzbahnhof Brig ... die Schwangere wird in eine Arrestzelle eingewiesen ... stundenlanges Warten ... Hilfebegehren (in Engl. und Ital.) ihrer Angehörigen werden von fünf Bediensteten und deren Vorgesetztem ignoriert... auch der Blutverlust und die Übelkeit ...hektisch wird die Abschiebung nach Italien betrieben ... als der Zug durch den Simplon fährt, werden die Kinder Zeugen von Übergriffen gegen den verzweifelten Vater und Onkel O.J..Laut den Akten geht es den Beamten um das Löschen von Fotos. In Domodossola kümmern sich Beamte um die Schwangere, fahren sie ins Spital. Dort finden Ärzte am Abend in der Gebärmutter das Baby. Es war vor wenigen Stunden gestorben. Rückblende 2: Im Oktober 1943, unweit von Vallorbe, wurden die Hilferufe des damals 16-jährigen J.Spring von den schweizerischen Beamten ebenfalls ignoriert. Sattdessen übergaben sie - gemäss den Weisungen des damaligen Bundesrates - den jungen Flüchtling an die uniformierten Nazis. Für J.S. folgte Zwangsarbeit bei "IG-Farben" (heute BASF), KZ Auschwitz-Birkenau ... 43 Jahre nach seiner Befreiung durch die Sowjetarmee lehnte der Schweizerische Bundesrat ein Schadenersatzbegehren ab. Die Aktenmanipulationen und Falschbehauptungen des FD in diesem Zusammenhang wurden erst später publik. 2000 dann ein merkwürdiges Urteil durch das Bundesgericht: Genugtuungs-klage des nunmehr 71-Jährigen wird abgelehnt, ihm jedoch eine "Parteientschädigung" zugesprochen. Lakonisch bemerkt J.S.: "Ein Glück, trotz Schweiz zu leben". Tausende Kilometer entfernt. Rückblende 3: Das Finanzdepartement lehnt im Januar 2021 ein Entschädi-gungsgesuch der Flüchtlingsfamilie J. ab. Ein Rekurs ist hängig. Der Bescheid des FD erinnert bis in Formulierungen hinein an Vorgänge von 1943 und Rechtfertigungsversuche von 1986. So werden Resultate von Ermittlungsbehörden weggewischt. Es interessiert nicht, dass in Brig kein ärztlicher Beistand gerufen und vorher eine stundenlange Odysse durch die Schweiz organisiert worden war... Die Finanzbeamten und ihren Vorgesetzten, BR U.Maurer, beeindrucken bislang auch nicht der Militärauditor, der 2018 eine "unerklärliche Gleichgültigkeit" der Beamten in die Urteilsbegründung schrieb. Dem Grenzer, zwanglos ein "Bauernopfer", hatte ein Kollege noch beispringen wollen, sei man doch im Korps mit medizinischer Hilfe "sehr, sehr zurückhaltend". Grund dafür sei die Kostenfrage. Nachbemerkung: Der heutige Finanzminister, BR U.Maurer, der 2014 für das Militär und die Grenzbeamten zuständig war, will aktuell die Zollbeamten bewaffnen. Koste es was es wolle. Somit viel Ignoranz gegenüber geschichtlichen Fakten und einzelnen Flüchtlingsschicksalen, Heuchelei bei Gedenkreden und notorischer Geiz. Bislang jedenfalls.
    17 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Paul-Ernst Cohen
  • Gestaltungsplan für Areal Buchholz
    Die geplante Arealüberbauung Buchholz (Areal Noldin Immobilien) ist ein Fremdkörper im Quartier und nimmt keine Rücksicht auf gebaute Strukturen und wertvolle Grünräume, die das Quartier Witikon prägen. Wir verlangen einen Gestaltungsplan sowie den Einbezug der Bevölkerung bei diesem Bauprojekt.
    48 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Evelyn Frisch
  • Fin du cycle vicieux! Adaptation du minimum vital légal d’exploitation BEX, etc.
    Pourquoi est-ce important ? Nous constatons que l'augmentation du nombre de personnes endettées augmente de jour en jour. La loi fédérale sur la poursuite pour dettes et la faillite (LP) constitue la base juridique et régit tous les droits et obligations. Quiconque est confronté avec une saisie, devra s'accommoder du minimum vital au sens du droit des poursuites, s'appauvrit et ne peut plus, dès lors, mener une vie humaine digne. On s'endette davantage par le biais du système, puisque diverses dépenses ne peuvent être prises en compte. L'art. 92 de la LP règle l'insaisissabilité et l'art. 93 la saisissabilité limitée des biens. En sachant que le catalogue d'insaisissabilité n'a pas été défini de manière définitive dans la loi. Le problème est que, dès qu'une saisie de salaire est en cours, le revenu est ramené au minimum vital et tous les biens qui dépassent les besoins de subsistance peuvent être saisis. Il est préprogrammé que le débiteur entre dans une spirale vicieuse, dont il n'est guère possible de sortir, puisqu'on peut difficilement continuer à payer les factures avec le niveau de subsistance. C'est là que la discrimination commence. Vous êtes généralement rejeté partout. L'extrait du registre des poursuites représente une charge massive et insurmontable pour tous les appartements et les demandeurs d'emploi ; en outre, les dettes fiscales, les loyers et les frais de formation continue ne sont pas inclus dans le minimum vital. Malgré les compétences de divers centres de conseil, il n'existe pas de véritable aide pour les personnes endettées en Suisse. Un soutien financier particulier n'est pas proposé. Au contraire, on est toujours censé payer pour le conseil, même si on a atteint la limite. L'allégement de la dette n'est proposé qu'à ceux et celles qui peuvent rembourser le montant dû dans un délai de 1 à 3 ans. D'autres sont tout simplement abandonnés. Dans le cas d'un médecin zurichois, une réalisation de gage s'est soldée par un suicide. Ce n'est pas le seul cas. De nombreux débiteurs perdent le sens de la vie et la quittent volontairement, non pas parce qu'ils le veulent, mais parce qu'ils n'ont pas le choix. Si la saisie des salaires est signalée à l'employeur, le salarié risque de perdre son emploi. Il s'agit également d'un fardeau psychologique pour bon nombre des personnes concernées lorsque l'entreprise apprend les problèmes financiers. Il n'y a guère de moyens de sortir de ce sombre cercle vicieux. Cela doit changer. Même si cela ne vous touche pas personnellement, ce sont précisément de tels problèmes qui conduisent les gens à l'idée du suicide. Nous croyons qu'une vie humaine digne passe avant tout, malgré l'endettement. Nous avons détourné le regard pendant trop longtemps et laissé tomber les citoyens et citoyennes concerné.es. La spirale du diable doit prendre fin et cela n'est possible qu'avec votre aide et votre soutien ! Aujourd'hui est ce jour ! Signez notre pétition et contribuez à abolir la discrimination et à rendre possible une vie digne. F.S.
    8 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Fadil Salihovic
  • Keine Sperrung der Grenzacherbrücke – Durchfahrt für Velos und Fussgänger*innen ermöglichen
    Für Fussgänger*innen wird das Überqueren der neuen, viel breiteren Abzweigungen gefährlicher. Gleichzeitig sind keine Fussgängerstreifen vorgesehen. Wir finden: Der geplante Ersatz der Grenzacherbrücke ist ungenügend geplant und muss dringend verbessert werden, so dass alle die Brücke während und nach dem Neubau sicher benutzen können. Die Unterzeichnenden fordern vom Muttenzer Gemeinderat und der SBB, > dass die Benützung der Grenzacherbrücke für Fussgänger*innen und Velofahrende auch während der Sanierung möglich bleibt und die Verbindung gewährleistet bleibt; > dass beim Ersatz der Grenzacherbrücke für den Velo- und Fussverkehr eine sichere Verbindung geschaffen wird. Diese Petition wurde lanciert von der SP Muttenz und der SP Birsfelden. Sie wird unterstützt vom VCS beider Basel, vom Tennisclub Muttenz und vom Robinson-Spielplatz Muttenz.
    857 von 1.000 Unterschriften
    Gestartet von Julie von Büren
  • Stopp den Kahlschlägen im Könizbergwald
    In den letzten Jahren wurde im Könizbergwald massiv Holz geschlagen. Nicht nur Schneisen (Rückegassen), sondern ganze Flächen wurden im grossen Stil kahlgeschlagen. So kann es nicht weitergehen, denn so wird der Könizbergwald in seiner wichtigen Funktion als Ökosystem zerstört. Auf eine echte Nachhaltigkeit des Waldes mit all seinen lebenswichtigen Funktionen sind wir in Zukunft mehr denn je angewiesen: Als Hüter des Klimas, des Wassers und der Biodiversität, als Produzent nachwachsender Rohstoffe und nicht zuletzt als Erholungsraum für die Bevölkerung. Die Unterzeichnenden wehren sich nicht grundsätzlich gegen die Holznutzung. Wir erwarten – wie im Gesetz festgehalten - eine nachhaltige, schonende und naturnahe Bewirtschaftung, Erhalt der Artenvielfalt, Rücksichtnahme auf Fauna, Flora, Boden und Tierwelt, eine natürliche Verjüngung, standortgerechte Baumartwahl. Der Wald ist als naturnahe Lebensgemeinschaft wildlebender Pflanzen und Tiere zu schützen und zu erhalten.
    351 von 400 Unterschriften
    Gestartet von Katrin Sedlmayer
  • Verstärkte polizeiliche Interventionen in Bezug auf Giftköder
    Leider sterben in der Schweiz regelmäßig viele Haustiere, aber auch Wildtiere an den Folgen von Giftködern. Die polizeiliche Intervention bei einem Tierhasser, der Köder auslegt, sind aus unserer Sicht viel zu gering. Das Team von Köderalarm Schweiz setzt sich intensiv für dieses Anliegen ein. Du auch?
    5.678 von 6.000 Unterschriften
    Gestartet von Yanik Hartmann
  • Wir stecken in der Scheisse! Sagt die Wahrheit über die Klimakrise und ökologischen Kollaps.
    Wir stehen am Rand des Abgrundes. Die Menschheit steht vor der grössten Bedrohung ihrer Geschichte. Eine Bedrohung, die, wenn wir ihr nicht sofort entgegentreten, alles zerstören wird, was uns auf diesem Planeten lieb ist: seine BewohnerInnen, seine Ökosysteme, sowie die Zukunft derer, die noch nicht geboren wurden. Wissenschaftlich gesehen, ist die Lage eindeutig. Wir erleben gerade das sechste Massensterben. Das Klima hat begonnen, sich zu verändern. Und die Umweltgegebenheiten werden bald nicht mehr denjenigen gleichen, die als Voraussetzung für die Entstehung und die Entfaltung der menschlichen Zivilisation dienten. Sollten wir nicht rasch und entschlossen handeln, steuern wir auf eine Katastrophe grauenvollen Ausmasses zu. Das Bundesamt für Umwelt geht von einer Klimaerwärmung um 7°C in der Schweiz bis Ende des 21 [1]. Jahrhunderts aus, wenn der Ausstoss von Treibhausgasen nicht sofort stark reduziert wird. Wenn wir weitermachen wie bisher könnte ein Grossteil unseres Planeten innert einiger Jahrzehnte unbewohnbar werden [2]. Die Gründe für diese Katastrophen sind jedoch seit Jahren bestens bekannt. Und dennoch haben die verschiedenen Regierungen geduldet, dass die Situation sich verschlimmert und dass die Treibhausgasemissionen Jahr für Jahr weltweit ansteigen. Dies gilt auch für die Schweiz, obschon sie sich darauf versteift, in ihrer Klimastrategie 2050 nur einen Drittel des effektiven Ausstosses zu erwähnen [3]. Zudem vernichtet die Schweiz weiterhin Ökosysteme, die vitalen Funktionen des Planeten zugrunde liegen [4], und dies sowohl innerhalb, als auch ausserhalb ihrer Grenzen. Das Mitwirken der Schweiz bei der Zerstörung unser aller Lebensgrundlage ist moralisch umso verwerflicher, da unser Land eines der reichsten und politisch stabilsten ist. Wie können wir dafür sorgen, dass der Bundesrat endlich seine verfassungsrechtliche Pflicht erfüllt und die Bevölkerung beschützt, indem er handelt, um die Zuspitzung der Klimakrise zu verhindern? Berichte von Wissenschaftler*Innen, internationale Verträge, Wahlen, Initiativen, Demonstrationen, Briefe - nichts von alledem zeigte Wirkung. Und jetzt, da uns die Zeit davon läuft, können wir nicht mehr auf Methoden zurückgreifen, die erwiesenermassen nicht funktioniert haben. Wir, die Unterzeichnenden dieser Petition, verlangen vom Bundesrat, - die Anerkennung des Klimanotstandes und dessen öffentliche und hochoffizielle Ausrufung - sofortiges Handeln, um die drohende Gefahr einzudämmen - die Einräumung seines konstanten und wiederholten Versagens, die Bevölkerung zu schützen - die Gründung einer Bürger*Innenversammlung, die über Klimagerechtigkeit entscheidet und deren Beschlüsse der Bundesrat in die Tat umsetzt. In Übereinstimmung mit Ethik, rationaler Analyse, moralischer Besorgnis oder spirituellem Glauben, sowie mit unserer tiefen Verbundenheit mit der Demokratie, sind wir, Unterzeichnende dieses Briefes, der Meinung, dass, falls der Bundesrat diesen Forderungen bis zum 20. September 2021 nicht nachkommt, die Bevölkerung das unantastbare Recht und die zwingende Aufgabe hat, zu rebellieren, um die Grundfesten ihrer Existenz zu schützen, und sich gewaltlos an massenhaftem zivilen Ungehorsam zu beteiligen. Dieser Entschluss ist ein Zeichen der Liebe gegenüber dem, was uns am wertvollsten ist, nämlich die Sicherheit und das Wohlergehen unserer Kinder, die Verbundenheit und der Frieden in der Gesellschaft, und die Zukunft des Planeten selbst, sowie all jener, die ihn bewohnen. ------ Hier geht’s zum Brief der Rebellion für das Leben an den Bundesrat: https://cutt.ly/In2seuT Schliessen Sie sich der rebellion an: http://www.xrebellion.ch/ ------ [1] Bundesamt für Umwelt, Klimawandel in der Schweiz, November 2020 [2] Xu et al., Future of the human climate niche, PNAS, Mai 2020 [3] https://www.srf.ch/news/schweiz/milliarden-gegen-klimawandel-die-schweiz-hat-den-drittgroessten-fussabdruck-in-ganz-europa [4] Bundesamt für Umwelt, Biodiversität in der Schweiz: Zustand und Entwicklung, 2017
    2.264 von 3.000 Unterschriften
    Gestartet von Extinction Rebellion Switzerland Picture