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Appenzell Innerrhoden: Stoppt giftige Feuerlöschschäume!Warum müssen Sie jetzt handeln? • Durch frühzeitiges Handeln kann der Kanton zukünftigen gesetzlichen Anforderungen gelassen entgegensehen. • Ein proaktiver Übergang vermeidet teure Zwischenlösungen. • Wirksame Alternativen existieren bereits, wie K.A.B. Brandschutz bestätigt. (5) Im Wallis werden seit 2023 PFAS-freie Schäume verwendet. Die Umstellung ist also technisch machbar. • Langfristig spart der Kanton Appenzell Innerrhoden erhebliche Kosten, da die Sanierung von PFAS-belasteten Zonen technisch aufwendig und extrem teuer ist. Derzeit werden die Sanierungskosten für die ganze Schweiz auf 26 Milliarden Franken geschätzt. (6) • Bei jedem weiteren Einsatz von PFAS-haltigem Löschschaum reichern sich diese Substanzen weiter in der Umwelt an, und letztlich in den Körpern aller Menschen, die das Wasser der Region trinken oder Lebensmittel essen, die auf diesen Böden wachsen. Warten bedeutet, die öffentliche Gesundheit weiter zu gefährden. Aus all diesen Gründen fordern wir Sie auf, in diesem Bereich umgehend aktiv zu werden, und diesen schnellen und wirkungsvollen Hebel im Übergang in eine PFAS-freie Zukunft zu nutzen. *** Quellen: (1) Bundesamt für Lebensmittelsicherheit und Veterinärwesen BLV, “Per- und polyfluorierte Alkylverbindungen (PFAS)”, Kapitel “Gesundheitliche Risiken” (2) Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail) (ANSES), “PFASs: very persistent chemicals” (3) Bundesamt für Umwelt, “PFAS – was ist das?” (4) Forever Pollution Project, "The Map of Forever Pollution" (5) K.A.B., "PFAS-freie Löschgeräte / Kompromissloser umweltfreundlicher Brandschutz" (6) SRF, “So viel könnten PFAS die Schweiz kosten – exklusive Schätzung”1 von 100 UnterschriftenGestartet von Campax - make change happen
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Eliminare le classi nel trasporto pubblico!Per offrire un servizio di prima classe a tutt* Chi utilizza i mezzi pubblici nelle ore di punta conosce l'assurdità: in seconda classe si viaggia spesso in piedi, stipati come sardine, mentre dietro una porta vetrata, la prima classe rimane il regno del vuoto abissale. Allora perché continuiamo ad accettarla? I trasporti pubblici sono un servizio pubblico. Sono finanziati principalmente con fondi pubblici e dovrebbero essere un servizio universale invece di privilegiare coloro che possono permettersi un prodotto cosiddetto di lusso. L'attuale divisione in classi crea una società di classe sui binari, contraria al principio di solidarietà e all'uso efficiente dei mezzi pubblici. Noi diciamo: basta assurdità. La nostra visione: trasporti pubblici solidali, efficienti ed ecologici, senza distinzioni di classe. Invece di uno spazio di lusso vuoto per pochi privilegiati, più spazio e comfort per tutti. Onorevoli parlamentari federali: il trasporto pubblico deve essere all’altezza della sua funzione di servizio pubblico. Agite per la giustizia sociale, l'efficienza e la protezione del clima. Firma ora per l’abolizione delle classi nei trasporti pubblici!5 von 100 UnterschriftenGestartet von jung VCS
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Supprimer les classes dans les transports publics!Pour des transports publics de première classe pour tout le monde Pour qui prend les transports publics à l’heure de pointe, il y a une absurdité qui est impossible à ignorer : en 2e classe, on voyage souvent debout, serré.exs comme des sardines, alors que derrière une porte vitrée, en 1e classe, c’est le vide béant. Alors pourquoi continuons-nous de l’accepter ? Les transports publics sont un service public. Ils sont financés principalement par des fonds publics et devraient servir tout le monde - pas seulement celles.eux qui peuvent se permettre un produit dit de luxe. La division actuelle en classes crée de l’injustice sur les rails et nous mène vers une société à deux vitesses qui est contraire au principe de la solidarité et à l’utilisation efficace des moyens publics. Nous disons : il est temps de mettre fin à cette absurdité. Notre vision: des transports publics solidaires, efficaces et écologiques - sans distinction de classe. Pas de luxe vide pour quelques privilégié.exs, mais de la place et du confort pour tou.xtes. Mesdames et Messieurs les membres des chambres fédérales: veillez à garantir que les transports publics restent un vrai service public. Agissez pour la justice sociale, l’efficacité et la protection du climat. Signez maintenant pour que les transports publics arrêtent de nous diviser en classes!1 von 100 UnterschriftenGestartet von jung VCS
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Jetzt Nachtzug nach Malmö retten!1. Klimaschutz durch echte Alternativen statt leere Versprechen Ein Nachtzug ersetzt Kurzstreckenflüge – und reduziert so den CO₂-Ausstoss. Gemäss Informationen der SBB verursacht eine Fahrt mit dem Nachtzug auf der Strecke Basel SBB – Malmö etwa achtmal weniger CO₂ als ein entsprechender Flug. Während synthetische Flugtreibstoffe noch Jahre entfernt und teuer sind, bietet der Nachtzug sofort wirksamen Klimaschutz. 2. Europäische Vernetzung und wirtschaftlicher Nutzen Der Nachtzug stärkt die wirtschaftlichen Beziehungen zwischen der Schweiz und Skandinavien, die jährlich rund 5,8 Milliarden Franken betragen. Er bietet Freizeit- und Geschäftsreisenden eine klimafreundliche und konkurrenzfähige Alternative zu den rund 50 wöchentlichen Flügen zwischen Zürich/Basel und Kopenhagen. 3. Sinnvolle Investition statt «teurer Spass» Die geplanten Subventionen betragen weniger als 1,5 % der Mittel für den Regionalverkehr – ein Bruchteil des Verkehrsbudgets, aber mit grossem Nutzen. Nachtzüge amortisieren sich durch steigende Nachfrage und entlasten langfristig das Klima- und Verkehrssystem. 4. Signal für eine nachhaltige Verkehrspolitik Ein Entscheid zugunsten des Nachtzugs sendet ein starkes Signal für zukunftsfähige Mobilität in Europa. Er zeigt, dass die Schweiz nicht nur über Klimaziele spricht, sondern aktiv in konkrete Lösungen investiert. 5. Beitrag zur Erreichung der Netto-Null-Ziele Ohne zusätzliche Massnahmen drohen der Schweiz laut Kosten-Nutzen-Analyse des Bundes bis zu 38 Milliarden Franken an Klimaschäden bis 2050. Investitionen in Bahnverbindungen wie den Nachtzug sind ein direkter Beitrag, um diese Kosten zu vermeiden und die Klimaziele zu erreichen.7.216 von 8.000 UnterschriftenGestartet von Cordelia Oppliger
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Nessun inquinatore nella delegazione svizzera alla COP30!Due rappresentanti dell’industria — di Syngenta e dell’USAM — sono stati nominati nella delegazione ufficiale svizzera alla COP 30 in Brasile. Si tratta di attori le cui azioni contraddicono direttamente gli impegni del nostro Paese in materia di clima e diritti umani. • Syngenta — attualmente citata in giudizio dall’Agenzia brasiliana per l’ambiente (IBAMA), condannata da un tribunale brasiliano per la morte di un contadino senza terra, e nota per aver esercitato forti pressioni per indebolire la legge nazionale brasiliana sui pesticidi contro la volontà del Presidente — è stata nominata da Albert Rösti, capo del DATEC, nella delegazione ufficiale svizzera alla COP 30 in Brasile. È un vero affronto al Paese ospitante, che si trova in prima linea nella crisi climatica e della biodiversità. La credibilità della COP e della Svizzera è in gioco. Ora di proprietà del colosso statale cinese ChemChina, Syngenta continua a trarre profitto dall’esportazione di pesticidi tossici vietati in Svizzera e nell’UE — sostanze che avvelenano agricoltori ed ecosistemi all’estero. • L’USAM/sgv ha combattuto contro regole più rigorose in materia di clima e sostenibilità (ESG) e si oppone alla progressiva eliminazione dei combustibili fossili, anteponendo il profitto immediato alla responsabilità ambientale. Questa non è rappresentanza — è un conflitto di interesse. Indebolisce la legittimità della Svizzera nei negoziati climatici globali e tradisce coloro che sono più colpiti dalla crisi climatica. La società civile si aspetta una rappresentanza esemplare, all’altezza dei diritti umani e ambientali della Svizzera — ed è dovere del Ministero dell’Ambiente garantire i processi adeguati per raggiungere questo obiettivo. La Svizzera può e deve fare di meglio. Con queste scelte, il governo svizzero contraddice gravemente l’ambizione climatica decisa dal popolo svizzero. ✍️ Firma ora per chiedere una delegazione climatica che ci rappresenti davvero — non i grandi inquinatori. Ci sostengono: Chukki Nanjundaswamy, portavoce del movimento contadino KRRS in India: “"Syngenta è uno dei principali responsabili dell’insostenibilità agricola e dei suicidi tra i contadini in India, a causa del suo monopolio su semi e pesticidi. Il KRRS invita quindi la COP a riconoscere Syngenta non come un leader della sostenibilità, ma come il capo della squadra che guida l’insostenibilità e la criminalizzazione del disagio agricolo."” RAMA (Rete Agroecologica del Maranhão) “"In regioni come il Cerrado e l’Amazzonia, l’espansione del modello agroindustriale — di cui Syngenta è uno dei principali fornitori — provoca conflitti territoriali e socioambientali con le comunità tradizionali, come le raccoglitrici di noci di babaçu, le popolazioni indigene, i quilombola e le comunità fluviali. L’uso massiccio di pesticidi vicino a queste aree contamina le palme di babaçu, i fiumi e gli alimenti, incidendo direttamente sulla sicurezza alimentare e sulla salute collettiva."” Rudi Berli, segretario di Uniterre (Svizzera) ““I lobbisti dell’agroindustria e delle politiche di libero scambio accelerano la crisi climatica e distruggono la sovranità e la sicurezza alimentare. Il loro posto non è nella delegazione ufficiale svizzera.”” Amigas da Terra Brasil Lucia Marina dos Santos Solteira, deputata del Movimento dei Senza Terra (MST) Max Voegtli, Drop Fossil Subsidies “"Le aziende svizzere beneficiano già di almeno 2,8 miliardi di franchi in sussidi ai combustibili fossili, rendendo il raggiungimento degli obiettivi climatici della Svizzera una fantasia lontana. L’inclusione, da parte del Consigliere federale Rösti, di una società chimica di proprietà estera nella delegazione a una conferenza sul clima dimostra ancora una volta che i suoi unici interessi sono quelli dei suoi sostenitori e sponsor aziendali. Dobbiamo e vogliamo sfidare questa 'politica del lobbying' che affligge la democrazia moderna."”1 von 100 UnterschriftenGestartet von Collectif Breakfree
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No Big Polluters in Switzerland’s COP30 Delegation!Two industry representatives — from Syngenta and the Swiss Trade Association (sgv/USAM) — have been appointed to the official Swiss delegation to COP30 in Brazil. These are actors whose records directly contradict our country’s climate and human rights commitments. • Syngenta — currently being sued by the Brazilian Federal Environmental Agency (IBAMA), condemned by a Brazilian court for the death of a landless farmer, and known for having heavily lobbied to weaken Brazilian’s national pesticide law against the President’s will — has been appointed by Albert Rösti, the head of the DETEC, to the official Swiss delegation to COP30 in Brazil. This is a total affront to the host country, which is itself on the frontlines of the climate and biodiversity crisis. COP and Switzerland’s credibility are on the line. Now owned by the Chinese state giant ChemChina, Syngenta still profits from exporting toxic pesticides banned in Switzerland and the EU — chemicals that are poisoning farmers and ecosystems abroad. • sgv/USAM’s has fought against stronger climate and ESG rules, and fights against fossil fuel phase out, putting short-term profit before environmental responsibility. This isn’t representation — it’s a conflict of interest. It undermines Switzerland’s legitimacy in global climate talks and betrays those most affected by the climate crisis. Civil society expects an exemplary representation that lives up to Switzerland's human and environmental rights - and it’s the duty of its ministry of environment to ensure the right processes to achieve this goal. Switzerland can do and should do better. With these choices, the Swiss government severely contradicts the climate ambition decided by the Swiss people. ✍️ Sign now to demand a climate delegation that truly represents us — not big polluters. They support us: Chukki Nanjundaswamy, Spokesperson of the KRRS farmers' movement in India says: “Syngenta is one of the main drivers of agricultural unsustainability and farmer suicides in India, due to its monopoly over seeds and pesticides. KRRS therefore urges the COP to recognize Syngenta not as a leader in sustainability, but as the head of the team driving unsustainability and the criminalization of agrarian distress.” RAMA (Rede Agroecológica do Maranhão) "In regions such as the Cerrado and the Amazon, the expansion of the agribusiness model — with Syngenta as one of its main suppliers — causes territorial and socio-environmental conflicts with traditional communities, such as babaçu nut breakers, Indigenous peoples, quilombolas, and riverine communities. The massive use of pesticides near these areas contaminates the babaçu palm groves, rivers, and food, directly affecting food security and public health." Rudi Berli, Secrétaire d’Uniterre (Suisse) “The lobbyists of the agro-industry and free-trade policies are accelerating the climate crisis and destroying food sovereignty and security. Their place is not in the official Swiss delegation.” Amigas da Terra Brasil Lucia Marina dos Santos Solteira, Member of Parliament of the Landless Workers’ Movement (MST) Kick Big Polluters Out Max Voegtli (Drop Fossil Subsidies) "Swiss corporations already benefit from at least CHF 2.8 billion in Fossil Subsidies ensure that Switzerland meeting its Climate Targets is a distant fantasy. Bundesrat Rösti's inclusion of a foreign owned chemical company in the delegation to a climate conference, shows once again that his only interests are those of his corporate backers and sponsors. We must and will challenge this 'Lobbyism Politics' that is plaguing modern democracy."35 von 100 UnterschriftenGestartet von Collectif Breakfree
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Keine Umweltsünder*innen in der Schweizer COP 30-Delegation!Zwei Vertreter*innen der Industrie – von Syngenta und dem Schweizerischen Gewerbeverband (SGV) – wurden in die offizielle Schweizer Delegation für die COP 30 in Brasilien berufen. Es handelt sich dabei um Akteur*innen, deren bisheriges Handeln in direktem Widerspruch zu den Klima- und Menschenrechtsverpflichtungen unseres Landes steht. • Syngenta wurde von Albert Rösti, dem Vorsteher des UVEK, in die offizielle Schweizer Delegation für die COP 30 in Brasilien berufen. Syngenta wird derzeit von der brasilianischen Umweltbehörde IBAMA verklagt und ist dafür bekannt, massiv dafür lobbyiert zu haben, das brasilianische Pestizidgesetz gegen den Willen des Präsidenten zu schwächen. Zudem wurde Syngenta von einem brasilianischen Gericht wegen des Todes eines landlosen Bauern verurteilt. Das Unternehmen, das mittlerweile dem chinesischen Staatsriesen ChemChina gehört, profitiert auch weiterhin vom Export giftiger Pestizide, die in der Schweiz und der EU verboten sind – Chemikalien, die Landwirt*innen und Ökosysteme im Ausland vergiften. Die Berufung von Syngenta in die COP-Delegation ist eine klare Provokation gegenüber dem Gastgeberland, das selbst an vorderster Front von der Klima- und Biodiversitätskrise betroffen ist. Die Glaubwürdigkeit der COP und der Schweiz steht auf dem Spiel. • Der SGV hat sich immer wieder gegen strengere Klima- und ESG-Vorschriften gewehrt und kämpft gegen den Ausstieg aus fossilen Brennstoffen. Der Verband stellt damit kurzfristige Gewinne vor Umweltverantwortung. Dies ist keine sinnvolle Vertretung – es ist ein Interessenkonflikt. Es untergräbt die Legitimität der Schweiz in den globalen Klimaverhandlungen und verrät diejenigen, die am stärksten von der Klimakrise betroffen sind. Die Zivilgesellschaft erwartet eine vorbildliche Vertretung, die den Menschen- und Umweltverpflichtungen der Schweiz gerecht wird – und es ist die Pflicht des Umweltdepartements, die richtigen Prozesse zu gewährleisten, um dieses Ziel zu erreichen. Die Schweiz kann und sollte das besser machen. ✍️ Unterzeichne jetzt, um eine Klimadelegation zu fordern, die die Werte der Schweizer Bevölkerung vertritt – und nicht die grossen Umweltverschmutzer*innen. Diese Menschen und Gruppen unterstützen uns bereits: Chukki Nanjundaswamy, Sprecherin der indischen Bauernbewegung KRRS: "Syngenta ist einer der Hauptverursacher der landwirtschaftlichen Nicht-Nachhaltigkeit und der Selbstmorde von Landwirt*innen in Indien, aufgrund seines Monopols auf Saatgut und Pestizide. KRRS fordert daher die COP auf, Syngenta nicht als Vorreiter der Nachhaltigkeit anzuerkennen, sondern als Anführer des Teams, das Nicht-Nachhaltigkeit und die Kriminalisierung bäuerlicher Notlagen vorantreibt." RAMA (Rede Agroecológica do Maranhão) “"In Regionen wie dem Cerrado und dem Amazonasgebiet führt die Ausbreitung des Agribusiness-Modells — bei dem Syngenta einer der Hauptlieferanten ist — zu territorialen und sozial-ökologischen Konflikten mit traditionellen Gemeinschaften wie Babaçu-Nussknackerinnen, indigenen Völkern, Quilombolas und Flussanwohnern. Der massive Einsatz von Pestiziden in der Nähe dieser Gebiete verseucht die Babaçu-Palmenhaine, die Flüsse und die Nahrungsmittel und beeinträchtigt direkt die Ernährungssicherheit und die öffentliche Gesundheit."” Rudi Berli, Sekretär von Uniterre (Schweiz) "Die Lobbyisten der Agrarindustrie und der Freihandelspolitik beschleunigen die Klimakrise und zerstören die Ernährungssouveränität und -sicherheit. Ihr Platz ist nicht in der offiziellen Schweizer Delegation." Lucia Marina dos Santos Solteira, Member of Parliament for the Landless Workers' Movement (MST) Amigas da Terra Brasil Kick Big Polluters Out Max Voegtli (Drop Fossil Subsidies) "Schweizer Unternehmen profitieren bereits von mindestens 2,8 Milliarden Franken an fossilen Subventionen, was es zu einer fernen Fantasie macht, dass die Schweiz ihre Klimaziele erreicht. Die Aufnahme eines im Ausland befindlichen Chemieunternehmens durch Bundesrat Rösti in die Delegation zu einer Klimakonferenz zeigt erneut, dass seine einzigen Interessen denen seiner Unternehmensunterstützer*innen und -sponsor*innen dienen. Wir müssen und werden diese 'Lobbyismus-Politik', die die moderne Demokratie plagt, herausfordern."3.943 von 4.000 UnterschriftenGestartet von Collectif Breakfree
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Pas de pollueurs dans la délégation suisse à la COP 30 !Deux représentants de l'industrie — de Syngenta et de l'Union suisse des arts et métiers (USAM) — ont été nommés dans la délégation officielle suisse à la COP 30 au Brésil. Il s'agit d'acteurs dont les antécédents contredisent directement les engagements du pays en matière de climat et de droits humains. • Syngenta – actuellement poursuivie par l'Agence fédérale brésilienne de l'environnement (IBAMA), condamnée par un tribunal brésilien pour la mort d'un agriculteur sans terre et connu pour avoir fortement fait pression afin d’affaiblir la loi nationale brésilienne sur les pesticides contre la volonté du président – a été nommée par Albert Rösti, chef du DETEC, dans la délégation officielle suisse à la COP 30 au Brésil. Il s'agit là d'un affront total au pays hôte, qui est lui-même en première ligne de la crise climatique et de la biodiversité. La crédibilité de la COP et de la Suisse est en jeu. Désormais détenue par le géant public chinois ChemChina, Syngenta continue de tirer profit de l'exportation de pesticides toxiques interdits en Suisse et dans l'UE, des produits chimiques qui empoisonnent les agriculteurs et les écosystèmes à l'étranger. • L'USAM s'est opposée à un renforcement des règles climatiques et ESG, et agit activement contre la sortie des énergies fossiles, privilégiant le profit à court terme au détriment de la responsabilité environnementale. Ce n'est pas de la représentation, c'est un conflit d'intérêt. Cela sape la légitimité de la Suisse dans les négociations mondiales sur le climat et trahit les personnes les plus touchées par la crise climatique. La Suisse doit favoriser l'atteinte d'objectifs ambitieux et non pas permettre aux pollueurs majeurs d'infiltrer les processus internationaux. Par ces choix, le gouvernement suisse contredit gravement l'ambition climatique décidée par le peuple suisse. ✍️ Signez dès maintenant pour exiger une délégation climatique qui nous représente véritablement et représentent la protection de nos biens communs, et non les intérêts des grands pollueurs. Ils nous soutiennent: Chukki Nanjundaswamy, porte-parole du mouvement paysan KRRS en Inde déclare : « Syngenta est l’un des principaux moteurs de l’insoutenabilité agricole et des suicides de paysans en Inde, en raison de son monopole sur les semences et les pesticides. Le KRRS appelle donc la COP à reconnaître Syngenta non pas comme un leader de la durabilité, mais comme le chef de file de l’insoutenabilité et de la criminalisation de la détresse paysanne. » RAMA (Rede Agroecológica do Maranhão) “"Dans des régions comme le Cerrado et l’Amazonie, l’expansion du modèle agro-industriel — dont Syngenta est l’un des principaux fournisseurs — provoque des conflits territoriaux et socio-environnementaux avec les communautés traditionnelles, telles que les casseuses de noix de coco de Babaçu, les peuples autochtones, les quilombolas et les communautés riveraines. L’usage massif de pesticides à proximité de ces zones contamine les palmeraies de Babaçu, les rivières et les aliments, affectant directement la sécurité alimentaire et la santé publique."” Rudi Berli, Secrétaire d’Uniterre (Suisse) "Les lobbyistes de l'agro industrie et des politiques de libre-échange accélèrent la crise climatique et détruisent la souveraineté et la sécurité alimentaire, leur place n'est pas dans la délégation officielle suisse" Amigas da Terra Brasil Lucia Marina dos Santos Solteira, députée du Mouvement des Sans Terres (MST) Kick Big Polluters Out Max Voegtli (Drop Fossil Subsidies) "Les entreprises suisses bénéficient déjà d’au moins 2,8 milliards de francs de subventions aux combustibles fossiles, ce qui rend l’atteinte des objectifs climatiques de la Suisse une illusion lointaine. L’inclusion par le conseiller fédéral Rösti d’une entreprise chimique à capitaux étrangers dans la délégation à une conférence sur le climat montre une fois de plus que ses seuls intérêts sont ceux de ses soutiens et sponsors corporatifs. Nous devons et allons contester cette 'politique du lobbying' qui gangrène la démocratie moderne."429 von 500 UnterschriftenGestartet von Collectif Breakfree
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Klassen im ÖV abschaffen - Erstklassiger ÖV für alle!Alle, die in Stosszeiten im ÖV unterwegs sind, werden Zeug*innen derselben Absurdität: In der 2. Klasse drängen sich Menschen wie in einer Sardinenbüchse dicht an dicht, Sitzplätze sind Mangelware. Nur eine Glastür weiter: gähnende Leere in der 1. Klasse. Wieso akzeptieren wir das einfach so? Der öffentliche Verkehr ist ein Service Public. Er wird massgeblich durch Steuergelder finanziert und soll allen dienen - nicht nur jenen, die sich „Luxus“ leisten können. Die heutige Trennung nach Klassen schafft eine ungerechte Zweiklassengesellschaft auf Schienen und widerspricht dem Grundgedanken von Solidarität und effizienter Nutzung öffentlicher Mittel, da die 2. Klasse sogar die 1. Klasse subventioniert. Gemäss einem SBB-internen Dokument "werden pro Nutzfläche in der 2. Klasse 1.7 mal mehr Erlöse generiert als in der 1. Klasse. Wir sagen: Schluss mit dieser Absurdität. Wir fordern die Abschaffung der Klassen im öffentlichen Verkehr in der Schweiz. Unsere Vision: Ein solidarischer, effizienter und ökologischer ÖV - ohne Klassenunterschiede. Kein leerer Luxus für wenige, sondern Platz und Komfort für alle. Sehr geehrtes Parlament: Sorgen Sie dafür, dass der öffentliche Verkehr seinem Anspruch als Service Public gerecht wird. Setzen Sie ein starkes Zeichen für soziale Gerechtigkeit, Effizienz und Klimaschutz. Jetzt unterschreiben für die Abschaffung der Klassen im öffentlichen Verkehr!394 von 400 UnterschriftenGestartet von jung VCS
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Frick braucht seine kleinen Betriebe – für ein lebendiges DorfzentrumLokale Unternehmer*innen schaffen Arbeitsplätze, zahlen Steuern und unterstützen oft andere lokale Geschäfte. Ein Wechsel zu großen Ketten verändert die lokale Wirtschaft.464 von 500 UnterschriftenGestartet von Bayram Öztürk
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120 chiens morts : nous demandons l’analyse de l'affaire Ramiswil !L'analyse transparente exigée pour le cas Ramiswil comprend notamment les réponses aux questions suivantes : • Quand les signalements concernant les irrégularités dans l'exploitation en question ont-ils été déposés ? • Quand les contrôles du service vétérinaire ont-ils eu lieu ? • Quels ont été les résultats des contrôles précédents ? • Quelles mesures ont été ordonnées et contrôlées ? • Quand le prochain contrôle était-il prévu – et pourquoi le prochain contrôle n'a-t-il apparemment eu lieu que quatre mois après le dernier signalement des protecteur·rice·s des animaux ? [4] • L'euthanasie des animaux était-elle vraiment la seule solution ? [3,4,5] Les processus et les directives du service vétérinaire soulèvent également les questions suivantes : • Comment la situation a-t-elle pu passer de « normale » à « catastrophique » en si peu de temps ? Pourquoi la situation s'est-elle détériorée si rapidement malgré plusieurs contrôles ? [3,5,6] • Quels protocoles ou procédures internes ont échoué ou étaient insuffisants ? • Y avait-il des signes de problèmes économiques [4] ou autres chez l'éleveuse, et si oui, comment ont-ils été pris en compte ? L'amélioration rapide des mécanismes de contrôle et des ressources du service vétérinaire, ainsi que la mise en place de stratégies améliorées, impliquent notamment la publication des conclusions (« enseignements ») tirées de l'analyse. La référence à la « protection des données » ne doit pas empêcher de prendre en compte le grand intérêt public pour une clarification [7]. Au minimum, les procédures de base et les analyses des erreurs doivent être rendues publiques. L'office vétérinaire doit pouvoir assumer ses responsabilités et ses obligations et protéger efficacement les animaux. Le contrôle et, le cas échéant, la sanction des abus dans l'élevage ne doivent pas dépendre de la persévérance de citoyen·ne·s engagé·e·s. L'Office de l'agriculture du canton de Soleure doit mettre en place des processus fiables qui garantissent le respect du bien-être animal conformément à la législation suisse dans toutes les exploitations d'élevage. Le cas tragique de Ramiswil montre que les structures et les processus du service vétérinaire présentent des lacunes qui empêchent un suivi et une lutte adéquats contre les violations de la loi sur la protection des animaux. ***** Sources : [1] Solothurner Zeitung (10.11.25): Tötung von 120 Hunden lässt auch Behörden nicht kalt: «Wenn so etwas passiert, belastet uns das sehr» [2] SRF (08.11.25): Diese Tierhaltungsskandale bewegten die Schweiz [3] SRF (09.11.25): Kantonstierärztin: «So etwas erlebe ich hoffentlich nie wieder» [4] Blick (09.11.25): «Behörden haben weggeschaut» [5] Blick (09.11.25): «Ich habe die Tiere selber gesehen» [6] Watson (10.11.25): 120 verwahrloste Hunde auf Hof in Ramiswil SO eingeschläfert – das ist passiert [7] Kanton Solothurn, Tierschutzmeldungen (Stand 10.11.25)756 von 800 UnterschriftenGestartet von Campax - make change happen
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120 cani morti – È necessaria un’analisi immediata sul caso Ramiswil!La richiesta di un'analisi trasparente del caso Ramiswil comprende in particolare la risposta alle seguenti domande: • Quando sono state presentate le segnalazioni relative alle irregolarità nella fattoria in questione? • Quando sono stati effettuati i controlli da parte del servizio veterinario? • Quali sono stati i risultati dei controlli precedenti? • Quali misure sono state disposte e monitorate? • Quando era previsto il prossimo controllo e perché apparentemente è stato effettuato solo quattro mesi dopo l'ultima segnalazione da parte degli animalisti? [4] • L'eutanasia degli animali era davvero l'unica soluzione? [3,4,5] Per quanto riguarda i processi e le linee guida del servizio veterinario, sorgono inoltre le seguenti domande: • Come è stato possibile che la situazione sia passata da “normale” a “catastrofica” in così poco tempo? Perché la situazione è degenerata così rapidamente nonostante i ripetuti controlli? [3,5,6] • Quali protocolli o procedure interne hanno fallito o erano insufficienti? • C'erano segni di problemi economici [4] o di altro tipo per l'allevatrice e, in caso affermativo, come sono stati presi in considerazione? Il miglioramento richiesto il più rapidamente possibile dei meccanismi di controllo e delle risorse del servizio veterinario, nonché l'introduzione di strategie migliorate, comprende in particolare la pubblicazione dei risultati (“apprendimenti”) emersi dall'analisi. Il riferimento alla “protezione dei dati” non deve impedire di tenere conto del grande interesse pubblico per un chiarimento [7]. Almeno le procedure di base e le analisi degli errori devono essere rese accessibili al pubblico. L'ufficio veterinario deve essere in grado di adempiere alle proprie responsabilità e ai propri doveri e di proteggere efficacemente gli animali. Non deve dipendere dalla perseveranza di cittadini/e sensibili alla tematica quando si tratta di controllare e quindi eventualmente punire gli abusi nell'allevamento degli animali. La Sezione dell'agricoltura del Canton Soletta deve sviluppare procedure affidabili che garantiscano il rispetto del benessere degli animali secondo la legge svizzera in tutti gli allevamenti. Il tragico caso di Ramiswil dimostra che le strutture e le procedure del servizio veterinario presentano delle lacune che ostacolano un adeguato monitoraggio e la lotta contro le violazioni della legge sulla protezione degli animali. ***** Fonti: [1] Solothurner Zeitung (10.11.25): Tötung von 120 Hunden lässt auch Behörden nicht kalt: «Wenn so etwas passiert, belastet uns das sehr» [2] SRF (08.11.25): Diese Tierhaltungsskandale bewegten die Schweiz [3] SRF (09.11.25): Kantonstierärztin: «So etwas erlebe ich hoffentlich nie wieder» [4] Blick (09.11.25): «Behörden haben weggeschaut» [5] Blick (09.11.25): «Ich habe die Tiere selber gesehen» [6] La Regione (09.11.25): Malati e denutriti, soppressi oltre 100 cani di una fattoria [7] Kanton Solothurn, Tierschutzmeldungen (Stand 10.11.25)74 von 100 UnterschriftenGestartet von Campax - make change happen











