• Il campo per il clima ha il diritto di restare! #RiseupForChange
    Per la prima volta i diversi attori del Movimento per la giustizia climatica, come Collective Climate Justice, Extinction Rebellion, lo Sciopero per il clima e Collectif Break Free, lavorano insieme. Dal 20 al 25 settembre si mostrerà a Berna come potrebbe essere in futuro una convivenza rispettosa del clima. Seminari, discussioni e attività varie si concentreranno sugli aspetti più diversi della giustizia climatica. Collettivamente, gli e le attivisti/e vogliono riflettere in questi incontri sul clima su come potrebbe apparire un mondo sociale e giusto, senza uno sfruttamento della natura Per il Consiglio nazionale, invece, la pace, l'ordine e una passeggiata senza barriere attraverso piazza federale sembrano essere più importanti di un diritto alla vita e a un futuro sicuro. Invece di affrontare le sfide della crisi climatica, la maggioranza del Parlamento vuole che siano rimossi coloro che ricordano la sua responsabilità nell'attuale emergenza. Così facendo, la maggioranza dei/delle parlamentari si schiera dalla parte di coloro che sono disposti a sacrificare il nostro futuro e la vita delle persone nel Sud del mondo per un profitto a breve termine. Mentre i mezzi di sussistenza di tutti e tutte noi continuano a essere distrutti, gli e le attivisti/e vengono criminalizzati per il loro coinvolgimento. La politica svizzera è corresponsabile della crisi climatica e quindi della sofferenza e della morte di milioni di persone in tutto il mondo. La crisi climatica non consente ulteriori ritardi.
    402 von 500 Unterschriften
    Gestartet von Campax - make change happen Picture
  • Le camp climat a le droit de rester! #RiseupForChange
    Ce camp climat est le fruit de la collaboration inédite entre les différents acteur.trice.s s’engageant pour la Justice Climatique comme le Collectif Climate Justice, Extinction Rebellion, le collectif Breakfree et la Grève du Climat. Du 20 au 25 septembre iels démontreront à Berne à quoi une vie commune durable pourrait ressembler dans le futur. Au travers d’ateliers, de discussions et d’actions diverses, iels thématiseront les différents aspects de la justice climatique. C’est collectivement que des militant.e.s réfléchirons ce à quoi un monde socialement juste, sans exploitation de la nature, peut ressembler. Pour le Conseil National il semblerait au contraire que l’ordre, le calme et une voie sans encombre à travers la Place Fédérale soient plus important que le droit à une vie et à un avenir durable. Au lieu de se confronter aux défis engendrés par la crise climatique, une majorité du parlement préfère évacuer celleux qui justement les rappellent à leurs devoirs et à l’urgence de la situation. La majorité des parlementaires se placent ainsi aux côtés de celleux qui détruisent la vie des personnes vivant dans des pays défavorisés au profit d’une croissance courte et éphémère. Alors que les bases mêmes de la vie continuent à être détruites, on criminalise les activistes pour leur engagement. La politique Suisse se rend coupable de la crise climatique et ainsi de la souffrance et la mort de millions d’hommes et de femmes par delà le monde. La crise climatique n’attend plus.
    2.831 von 3.000 Unterschriften
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  • Solidarity with the Swiss Climate Movement: #RiseUpForChange
    At the climate camp the different actors of the climate justice movement with Climate Strike Switzerland, Extinction Rebellion Siwtzerland, Collective Climate Justice and Collectif Break Free are for the first time working hand in hand. From September 20th to the 25th they show how a future climate just society could look like. With workshops, discussions and different actions Beim Klimacamp arbeiten erstmals die verschiedene Akteur*innen der Klimagerechtigkeitsbewegung wie Collective Climate Justice, Extinction Rebellion, Klimastreik und Collectif Break Free alle zusammen. Vom 20. bis zum 25. September wird in Bern gezeigt, wie ein klimagerechtes Zusammenleben in Zukunft aussehen kann. Workshops, discussions and various activities will address the most diverse aspects of climate justice. Collectively, the activists want to think in climate assemblies about how a social and just world, without exploitation of nature, can look like. For the National Council, on the other hand, peace, order and an unobstructed walk for politicians across the square in front of the Swiss parliament seem to be more important than a right to life and a secure future. Instead of facing up to the challenges of the climate crisis, a majority in parliament wants to have those who remind it of its responsibility in the current emergency removed. In doing so, the majority of parliamentarians are taking the side of those who are prepared to sacrifice our future and the lives of people in the Global South for short-term profit. While the livelihoods of all of us continue to be destroyed, activists are being criminalized for their involvement. The Swiss government is responsible for the climate crisis and thus for the suffering and death of millions of people worldwide. The climate crisis does not allow any further delay.
    480 von 500 Unterschriften
    Gestartet von Campax - make change happen Picture
  • Das Klimacamp darf bleiben! #RiseUpForChange
    Beim Klimacamp arbeiten erstmals die verschiedenen Akteur*innen der Klimagerechtigkeitsbewegung wie Collective Climate Justice, Extinction Rebellion, Klimastreik und Collectif Break Free alle zusammen. Vom 20. bis zum 25. September wird in Bern gezeigt, wie ein klimagerechtes Zusammenleben in Zukunft aussehen kann. Mit Workshops, Diskussionen und verschiedensten Aktionen sollen die unterschiedlichen Aspekte der Klimagerechtigkeit thematisiert werden. Kollektiv wollen die Aktivist*innen in Klimaversammlungen darüber nachdenken, wie eine soziale und gerechte Welt, ohne Ausbeutung der Natur, aussehen kann. Für den Nationalrat scheinen dagegen Ruhe, Ordnung und ein hindernisfreier Gang über den Bundesplatz wichtiger zu sein, als ein Recht auf Leben und eine sichere Zukunft. Anstatt sich der Herausforderungen der Klimakrise zu stellen, will eine Mehrheit des Parlaments diejenigen wegschaffen lassen, die sie an ihre Verantwortung in der aktuellen Notlage erinnern. Damit stellt sich die Mehrzahl der Parlamentarier*innen auf die Seite derjenigen, die unsere Zukunft und die Leben von Menschen im Globalen Süden für kurzfristigen Profit zu opfern bereit sind. Während unser aller Lebensgrundlage weiter zerstört wird, werden Aktivist*innen für ihr Engagement kriminalisiert. Die Schweizer Politik ist mitverantwortlich für die Klimakrise und damit für das Leid und Tod von Millionen von Menschen weltweit. Sie muss endlich Verantwortung übernehmen und umgehend eine wirkungsvolle Klimapolitik aufgleisen. Die Klimakrise ist dringend und erlaubt keinen weiteren Aufschub!
    17.466 von 20.000 Unterschriften
    Gestartet von Campax - make change happen Picture
  • STOP AU TRAFIC MOTORISE BRUYANT ET DANGEREUX VORTEX ET STADE DE CHAVANNES/RENENS
    Pourquoi je lance cette pétition? Ouvrer votre fenêtre, certain jour on se croirait devant une autoroute. Le soir je peux pas laisser ma fenêtre ouverte si je veux dormir. Je pense que ce problème va s'aggraver si on ne fait rien. Merci de votre soutien et signer cette pétition svp!
    9 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Bernhard Wirtz
  • Per l'alta vigilanza - Basta persecuzioni su chi lavora
    In Ticino si è sviluppato un sistema di controllo che porta le persone che chiedono il rinnovo del permesso di soggiorno ad affrontare una lunghissima procedura. Questo comprende per esempio ore di interrogatorio, come riferisce un testimone a Falò, durante il quale vengono poste molte domande che riguardano la sfera personale. Lunghi tempi di attesa prima di ricevere una risposta dall’Ufficio della Migrazione, la quale si tramutava spesso in un rifiuto. Quando le persone interessate hanno inoltrato un ricorso, il Consiglio di Stato li ha sistematicamente rifiutati. Dando un’occhiata alle statistiche emerge che il numero di ricorsi è in aumento negli ultimi anni: Se nel 2012 erano 290, nel 2019 sono diventati 557. I dati più preoccupanti però sorgono dalla percentuale dei ricorsi accolti in seconda istanza presso il Tribunale Cantonale Amministrativo. Nel 2015 era del 28%, nel 2016 è passato al 51%, mentre negli ultimi anni, si è stabilizzata appena sotto il 50%. E non va dimenticato, che non tutti possono permettersi di fare ricorso. Come dimostrato il 3 settembre a Falò dal Presidente del CdS Norman Gobbi, il dipartimento sta coscientemente violando la legge per poter revocare permessi di soggiorno a dei/delle residenti per obbligarli/e a diventare frontalieri/e. La politica di Norman Gobbi, per sua stessa ammissione, mira a scoraggiare i lavoratori e le lavoratrici stranieri nel far valere i propri diritti, rendendoli più precari e quindi ricattabili e disposti a tutto per non perdere il lavoro. L’effetto sul mercato del lavoro è disastroso, come qualsiasi fonte di divisione della classe lavoratrice provoca un abbassamento delle condizioni di vita di tutti e di tutte. Chiediamo quindi la massima chiarezza su quanto successo, sia nel dipartimento delle istituzioni che in Consiglio di Stato, nonché l’alta vigilanza sull’operato del Consiglio di Stato. Ma soprattutto, chiediamo la fine della persecuizione dei lavoratori e delle lavoratrici stranieri/e. Fonti: https://www.rsi.ch/la1/programmi/informazione/falo/Fal%C3%B2-03.09.2020-13380051.html
    308 von 400 Unterschriften
    Gestartet von POP Partito Operaio Popolare Picture
  • Für unterirdische Schießstände
    Das Schießen ist ein Hobby, genauso wie ein Musiker (zum Beispiel Schlagzeuger) ein Lokal mieten muss, um sein unmittelbares Umfeld nicht zu stören, und die autorisierten Stunden zum Spielen seines Instruments einhalten muss. Zu viele Schießstände halten die Zeitpläne für den Lärm nicht ein. Wir können das Gras am Sonntag nicht mähen. Warum können wir also schießen? Diese Petition richtet sich keineswegs gegen die Schießerei, sondern gegen den Lärm, den sie erzeugt, was ein anderes Thema ist. Es gibt geschlossene und schallisolierte Orte, die hervorragende Alternativen bieten
    30 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Nathalie Menzi
  • Pour des stands de tirs souterrains
    Le tir est un Hobby au même titre qu'un musicien (batteur par exemple) lui doit louer un locale pour ne pas déranger son entourage direct et devra respecter les heures autorisées pour jouer de son instrument. Trop de stand de tir ne respecte pas les horaires sur le bruit. Nous ne pouvons pas tondre le gazon le dimanche alors pourquoi peut-on tirer ??? Cette pétition n’est aucunement contre le tir, mais contre le bruit engendré ce qui est un sujet différent. Il existe des lieux clos et insonorisés qui offrent d’excellentes alternatives
    37 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Nathalie Menzi
  • OUI à une agglomération lausannoise vivante et cyclable !
    Alors qu’une faible minorité de réfractaires aux changements s’attaque à ces aménagements à peine créés, nous souhaitons affirmer publiquement notre soutien à ces nouvelles mesures. De nombreuses études démontrent l’effet positif d’une rue rendue agréable pour la mobilité douce sur la fréquentation et les affaires des commerces alentours. Pour plus d'informations sur les chiffres évoqués ici ainsi que les expériences d'autres villes: - https://www.forbes.com/sites/carltonreid/2019/08/16/transport-for-london-sets-out-economic-wins-from-more-walking-and-cycling-in-29-page-pdf/amp/?__twitter_impression=true (en anglais); - https://www.cc37.org/velos-et-commerces-de-proximite-une-bonne-complementarite (en français); - https://www.lemonde.fr/blog/transports/2018/11/26/accros-e-commerce-plus-attaches-voiture (en français); - http://www.cycling-embassy.dk/2013/08/26/are-cyclists-good-customers (en anglais).
    4.386 von 5.000 Unterschriften
    Gestartet von PRO VELO Région Lausanne et l'ATE Vaud
  • Less than 50 coronavirus cases daily, now!
    The number of new infections in Switzerland continues to rise dangerously. Only a consistent containment strategy can reverse this trend and ensure that the virus does not spiral out of control, thus preventing new lockdowns. Fate is in our hands. We cannot achieve a goal if we do not set one. With infection rates below 50, we will protect the people and the economy at the same time. We call on the Federal Council and the cantonal governments to assume their responsibilities to achieve this goal. #StopCovidCH ([email protected] / https://twitter.com/StopCovidCH) Riccardo Fanciola (TI), journalist Simon Gehren (ZH), lawyer Caspar Humm (ZH), lawyer Lucia Lara (ZH), engineer Hernâni Marques (TI), computer scientist / sociologist Peter Metzinger (ZH), physicist Fabio Robbiani (ZH), engineer Bernice Staub (TG), child psychiatrist Peter Tomasi (ZH), family doctor Silke Vehlow (TI), teacher at a vocational school and COVID-19 survivor Christine Wichert (SG), econometrician
    151 von 200 Unterschriften
    Gestartet von Gruppe StopCovidCH
  • Meno di 50 casi di Coronavirus al giorno, subito!
    Il numero delle nuove infezioni in Svizzera continua ad aumentare in modo preoccupante. Solo un’efficace strategia di contenimento può invertire questa tendenza e far sì che il virus non si sviluppi in modo incontrollato, evitando così di dover giungere a nuovi lockdown. Il destino è nelle nostre mani. Se non ci si danno degli obiettivi, non si ottiene nulla. Per questo riteniamo necessario adoperarsi per limitare il numero dei contagi al di sotto della soglia dei 50 nuovi casi al giorno: in questo modo proteggeremo al tempo stesso i nostri concittadini e l’economia. Chiediamo al Consiglio federale e ai governi cantonali di assumersi le loro responsabilità per raggiungere questo obiettivo. #StopCovidCH ([email protected] / https://twitter.com/StopCovidCH) Riccardo Fanciola (TI), giornalista Simon Gehren (ZH), giurista Caspar Humm (ZH), avvocato Lucia Lara (ZH), ingegnere Hernâni Marques (TI), informatico / sociologo Peter Metzinger (ZH), fisico Fabio Robbiani (ZH), ingegnere Bernice Staub (TG), pschiatra infantile Peter Tomasi (ZH), medico di famiglia Silke Vehlow (TI), insegnante e sopravvissuta al Covid-19 Christine Wichert (SG), econometrista
    514 von 600 Unterschriften
    Gestartet von Gruppe StopCovidCH
  • Moins de 50 cas de coronavirus par jour, maintenant !
    Le nombre de nouvelles infections en Suisse continue d'augmenter dangereusement. Seule une stratégie d'endiguement conséquente peut inverser cette tendance et garantir que le virus ne devient incontrôlable, empêchant ainsi des nouveaux confinements. Le sort est entre nos mains. Ceux qui ne se fixent pas un objectif ne l'atteindront pas. Avec un taux d'infection inférieur à 50, nous protégeons à la fois les personnes et l'économie. Nous appelons le Conseil fédéral à assumer, avec les gouvernements cantonaux, sa responsabilité pour atteindre cet objectif. #StopCovidCH ([email protected] / https://twitter.com/StopCovidCH) Riccardo Fanciola (TI), journaliste Simon Gehren (ZH), juriste Caspar Humm (ZH), avocat Lucia Lara (ZH), ingénieur Hernâni Marques (TI), informaticien / sociologue Peter Metzinger (ZH), physicien Fabio Robbiani (ZH), ingénieur Bernice Staub (TG), psychiatre pour enfants Peter Tomasi (ZH), médecin de famille Silke Vehlow (TI), professeur d'école professionnelle et survivante de la Covid-19 Christine Wichert (SG), économétrician
    207 von 300 Unterschriften
    Gestartet von Gruppe StopCovidCH