• Einheitliche Krankenkasse
    Die Gesundheitskosten explodieren.Es ist sozial nicht länger tragbar. In der Schweiz sind die Kosten für Medikamente ein Vielfaches teuerer als in der EU .am Ende zahlt es der Bürger über die überhöhten KK Gebühren.Die Pharma Lobby arbeitet seit langem erfolgreich gegen eine Einheitliche Gesundheitsvericheung in der Schweiz. Die Einsparungen der Verwaltungskosten kämen den Bürgerinnen und Bürgern zu gute
    22 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Hans Gössl
  • Anpassung der Lehrabschlussprüfungen in der Pflege im Kanton Zürich
    Im vergangenen Frühling waren wir fast drei Monate im Homeschooling und auch nach dem Lockdown konnte der versäumte Stoff nicht mehr nachgeholt werden. Zudem mussten viele Lernende in den Monaten nach dem Lockdown mehr arbeiten und hatten kaum Zeit zum Lernen.
    12 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Rahel Schmidt
  • Anpassung der Lehrabschlussprüfungen in den Gesundheitsberufen Kt. Zürich
    Im vergangenen Frühling waren wir mehrere Monate im Homeschooling und auch nach dem Lockdown konnte der versäumte Stoff nicht mehr nachgeholt werden. Zudem mussten viele Lernende in den Monaten nach dem Lockdown mehr arbeiten und hatten kaum Zeit zum Lernen.
    94 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Andjelina K.
  • Piena trasparenza nella questione UNRWA/Pierre Krähenbühl
    In contrasto con le calunnie, la notizia che un rapporto d'inchiesta dell'ONU ha scagionato Pierre Krähenbühl è stata finora riportata con molta esitazione dai media svizzeri. EDA in Erklärungsnot: Der Fall Krähenbühl 27 gennaio 2021 SRF TV Rundschau https://tinyurl.com/1trb1mdd Pierre Krähenbühl – Bauernopfer einer bedrängten UNO? 19 gennaio 2021 SRF Radio Echo der Zeit https://tinyurl.com/1ryeb25k L'enquête de l'ONU sur Pierre Krähenbühl ne pointe que de légers manquements 17 dicembre 2020 RTS TV Temps présent https://tinyurl.com/2z2dv3p9 Cos'è l'UNRWA? L'UNRWA, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi in Medio Oriente, ha il mandato di fornire assistenza e protezione agli originari 750.000 e ora (dal 2019) 5,5 milioni di rifugiati/e palestinesi. Le aree di attività dell'UNRWA comprendono l'istruzione, l'assistenza medica, i servizi di soccorso e sociali, le infrastrutture e il miglioramento dei campi, il microcredito, gli alloggi di emergenza o la ricostruzione di edifici distrutti e l'assistenza umanitaria. Il mandato dell'UNRWA viene regolarmente rinnovato per tre anni dall'Assemblea generale dell'ONU, l'ultima volta nel novembre 2019 a larga maggioranza (170 a favore, 2 contro, 7 astensioni). Anche la Svizzera ha approvato l'estensione. Gli Stati Uniti e Israele si sono opposti. L'UNRWA opera in un ambiente altamente polarizzato. Nel 2018, l'allora amministrazione statunitense del presidente Trump ha deciso di tagliare i fondi all'organizzazione per motivi politici. Questo ha fatto sprofondare l'UNRWA in una crisi esistenziale che è stata superata solo attraverso un'azione vigorosa del gruppo dirigente e il generoso sostegno di molti paesi donatori. Nello stesso anno, il ministro degli esteri svizzero Ignazio Cassis ha detto ai giornalisti che l'UNRWA era parte del problema, non la soluzione, una dichiarazione che Jared Kushner, consigliere del presidente americano Trump, aveva già fatto a Krähenbühl. Dopo che la Svizzera aveva sempre sostenuto l'UNRWA, la dichiarazione del consigliere federale Cassis è stata percepita come un avvicinamento della politica ufficiale della Svizzera in Medio Oriente alla linea politica dell'amministrazione Trump e di Israele. Nel 2019, l'ONU ha ricevuto numerose denunce contro l'UNRWA e il suo commissario generale Pierre Krähenbühl. L'ONU ha promesso di indagare con un'inchiesta, con l'obiettivo di permettere la "trasparenza" nell'UNRWA e, se necessario, di riorganizzare l'istituzione ONU UNRWA. Entro il 2020, il rapporto d'indagine era completo. Tutte le lamentele erano infondate, gli errori minori, che si verificano in qualsiasi organizzazione di queste dimensioni, erano insignificanti. Tuttavia, il rapporto deve essere tenuto sotto chiave e quindi la trasparenza desiderata non è garantita.
    54 von 100 Unterschriften
    Gestartet von Gesellschaft Schweiz-Palästina
  • Condividere il vaccino COVID-19 con il mondo: Deroga per l'accesso al vaccino COVID-19.
    Una regolamentazione eccezionale della protezione dei brevetti è urgentemente necessaria. In tutto il mondo, la pandemia sta causando caos, impoverimento e morte per molte persone. Anche le disuguaglianze sono evidenti a tutti i livelli. Mentre paesi come la Svizzera sono già stati in grado di assicurare contrattualmente sufficienti vaccini e hanno iniziato le loro campagne di vaccinazione, altri non hanno alcuna possibilità di raggiungere l'immunità di gregge nel prossimo futuro. Invece di una produzione decentralizzata e rapida, il sistema esistente favorisce la produzione esclusiva di vaccini da parte di poche grandi aziende farmaceutiche, mentre l'offerta globale di vaccini è bloccata. Eppure ci sono due studi recenti che mostrano che la distribuzione globale di vaccini potrebbe dimezzare il numero di morti per COVID-19, [1] e ridurre i danni economici [2]. In un mondo globalizzato, la pandemia può essere gestita solo se viene anche affrontata in modo globalizzato. Possiamo raggiungere questo obiettivo solo se facciamo tutto il possibile per garantire che anche i paesi più poveri possano vaccinare rapidamente le loro popolazioni. I meccanismi di emergenza stabiliti nella lotta contro il COVID-19 non sono sufficienti a fornire le dosi di vaccino necessarie contro il virus [3]. La pandemia di coronavirus è una crisi sanitaria ed economica, ma è anche una crisi dei diritti umani. Gli obblighi della comunità internazionale in materia di diritti umani implicano una negoziazione costruttiva della deroga del TRIPs. Per prevenire una futura diffusione e mutazione, la pandemia deve essere contenuta su scala globale. La deroga del TRIPs è un passo importante ed elementare in questa direzione. La Svizzera deve ora sostenere la deroga del TRIPs. Così facendo, farà del bene a sé stessa e allo stesso tempo dimostrerà che ha a cuore il rispetto dei diritti umani e la salute di tutte le persone. [1] https://news.northeastern.edu/2020/09/14/if-rich-countries-monopolize-covid-19-vaccines-it-could-cause-twice-as-many-deaths-as-distributing-them-equally/?utm_source=News@Northeastern&utm_campaign=c052ad167b-EMAIL_CAMPAIGN_2020_09_15_12_54&utm_medium=email&utm_term=0_508ab516a3-c052ad167b-278483653 [2] https://www.who.int/news/item/03-12-2020-global-access-to-covid-19-vaccines-estimated-to-generate-economic-benefits-of-at-least-153-billion-in-2020-21?fbclid=IwAR2K3wi-KwHon0RBNZ8ZrPvgPiTDHoRHsX93Wef2QbmlKWm0iwnyTliEtgY [3] https://www.alliancesud.ch/de/file/77123/download?token=7bhS88N7
    794 von 800 Unterschriften
    Gestartet von Campax - make change happen Picture
  • Covid-Impfung mit der Welt teilen: Ausnahmeregelung für den Zugang zur COVID-19 Impfung.
    Eine Ausnahmeregelung beim Patentschutz ist dringend nötig. Auf der ganzen Welt führt die Pandemie zu Chaos, Verarmung und Tod vieler Menschen. Die Ungleichheiten zeigen sich auch auf allen Ebenen. Während sich Länder wie die Schweiz bereits genügend Impfstoffe vertraglich sichern konnten und mit ihren Impfkampagnen begonnen haben, haben andere keine Chance, um in absehbarer Zeit eine Herdenimmunität zu erreichen. Statt dezentral und schnell zu produzieren, begünstigt das bestehende System die exklusive Impfstoffherstellung durch wenige grosse Pharmakonzerne, während die weltweite Versorgung mit Vakzinen nicht vom Fleck kommt. Dabei gibt es zwei neue Studien, die belegen, dass eine weltweite Verteilung der Impfstoffe die Anzahl COVID-19-Tote um die Hälfte senken, [1] und wirtschaftliche Schäden vermindern könnten [2]. In einer globalisierten Welt kann die Pandemie nur bewältigt werden, wenn ihr auch globalisiert begegnet wird. Dies erreichen wir nur, wenn wir alles tun, dass auch ärmere Länder rasch ihre Bevölkerungen impfen können. Die im Kampf gegen COVID-19 etablierten Notfall Mechanismen reichen nicht aus, um die notwendigen Impfdosen gegen COVID-19 zu liefern [3]. Die Coronavirus-Pandemie ist eine Gesundheits- und Wirtschaftskrise, aber auch eine Menschenrechtskrise. Die Menschenrechtsverpflichtungen der Staatengemeinschaft implizieren eine konstruktive Verhandlung der TRIPS-Ausnahmeregelung. Um zukünftige Ausbreitungen und Mutationen zu verhindern, muss die Pandemie auf globaler Ebene eingedämmt werden. Die TRIPS-Ausnahmeregelung ist ein wichtiger und elementarer Schritt in diese Richtung. Die Schweiz muss jetzt die TRIPS-Ausnahmeregelung unterstützen. Sie tut sich damit selber etwas Gutes und sie zeigt gleichzeitig, dass ihr die Einhaltung der Menschenrechte und die Gesundheit aller Menschen wichtig sind. 1 https://news.northeastern.edu/2020/09/14/if-rich-countries-monopolize-covid-19-vaccines-it-could-cause-twice-as-many-deaths-as-distributing-them-equally/?utm_source=News@Northeastern&utm_campaign=c052ad167b-EMAIL_CAMPAIGN_2020_09_15_12_54&utm_medium=email&utm_term=0_508ab516a3-c052ad167b-278483653 2 https://www.who.int/news/item/03-12-2020-global-access-to-covid-19-vaccines-estimated-to-generate-economic-benefits-of-at-least-153-billion-in-2020-21?fbclid=IwAR2K3wi-KwHon0RBNZ8ZrPvgPiTDHoRHsX93Wef2QbmlKWm0iwnyTliEtgY 3 https://www.alliancesud.ch/de/politik/handel-und-investitionen/freihandelspolitik/covid-19-patentschutz-muss-gelockert-werden
    6.146 von 7.000 Unterschriften
    Gestartet von Campax - make change happen Picture
  • QV im Kanton Thurgau
    Aufgrund des Shutdowns im Jahr 2020 fand kein frontaler Unterricht mehr statt, und wurde durch Online-Unterricht ersetzt. Aufgrund dessen konnte viel Stoff nicht durchgenommen werden bzw. wurde oft nicht verstanden, da man diese Kapazität nicht hatte. Nun haben die Auszubildenden, welche dieses Jahr (2021) abschließen, ein Wissensloch. Oft führt man praktisch wichtige Dinge aus, hat jedoch die Theorie nicht genau verstanden. (Stand Februar 2021) Immer noch sind gewisse Bereiche vom Schulstoff noch nicht kompensiert, und werden jetzt in diesem kleinen Zeitrahmen vor der QV / schriftlichen Prüfungen nachgeholt. Von April 2021 bis Mai 2021 wird der nachzuholende Stoff durchgenommen, was nur 1-3 Wochen vor den Prüfungen entspricht. Wenn man diese Themen weiterhin nicht versteht, wird es schwer, dass dieser Stoff trotz allem noch verstanden wird und somit geprüft werden kann. Allgemein ist es sehr viel verlangt diese Dinge in so kurzer Zeit in den Kopf hinein zu quetschen, wenn man gleichzeitig noch allen restlichen Stoff repetiert. Eine Vereinfachung der Prüfungen wird laut aussage unserer Prorektorin nicht in Betracht gezogen. Es gibt Berufe wie Fachfrau / Fachmann Gesundheit , Bäcker*in Konditor*in etc.,welche permanent Arbeiten und diese Kapazität eher weniger zur Verfügung haben. Lernende des Berufes Koch*Köchin haben seit Monaten nicht mehr diese Arbeitsbedingungen, wie es in der Realität ist. Somit ist es ebenfalls sehr viel verlangt, dass sie eine Prüfung so schreiben können, wie sie eigentlich möchten. Unter den Zuständen bezüglich Covid 19, finden wir es fahrlässig, dass die Prüfungen stattfinden. Denn es gibt immer mehr Mutationen und die Fälle sind weiterhin hoch. Über mehrere Stunden mit einer Mund-Nasen-Bedeckung eine Prüfung zu schreiben, und dabei die Konzentration zu haben, ist schlichtweg unmöglich.
    182 von 200 Unterschriften
    Gestartet von Luisa Büchel
  • Kinderschutz in der Corona-Krise
    Wir sind besorgt um unsere Kinder, die nicht primär durch allfällige schwere Verläufe einer Corona-Erkrankung, sondern durch die Folgen der Massnahmen zur Bekämpfung der Corona-Pandemie bedroht sind. Es besteht ein allgemeiner Konsens, dass Kinder keine Treiber der Pandemie sind (Coronavirus - COVID-19 (kinderaerzteschweiz.ch)). Kinder sind besonders schützenswert, da sie nicht selbst für ihr Recht einstehen können. Als Vertragsstaat der UN-Kinderrechtskonvention hat sich die Schweiz verpflichtet, die Kinderrechte zu schützen und zu achten. Erste empirische Daten lassen aufhorchen: So verzeichnet das Kinderspital Zürich eine Zunahme der Fälle von misshandelten Kindern im Jahr 2020 um 10 % (Medienmitteilung (uzh.ch)). Gemäss Medienmitteilung des Spitals gibt es einen Zusammenhang zwischen der Zunahme der Gewalt und der Corona-Pandemie: Risikofaktoren wie finanzielle Nöte, Stresserleben durch Unsicherheiten und fehlende Möglichkeiten, sich zurückzuziehen, werden durch die Folgen der Pandemie – Homeoffice, Quarantäne-Situationen und das Wegfallen externer Betreuung und externer Bezugspersonen – verstärkt. Beunruhigend nehmen wir zur Kenntnis, dass im Rahmen einer Schulschliessung im Kanton Luzern (Schule Maihof, Coronamutation im Schulhaus Maihof: Schule bleibt nächste Woche geschlossen (Luzerner Zeitung)) vom Contact Tracing empfohlen wurde, (Klein-)Kinder in Isolation zu schicken. Aus entwicklungspsychologischer Sicht sind Isolationsanordnungen oder -empfehlungen bei (Klein-)Kindern höchst problematisch. Die Aufklärung und der Einbezug der Eltern und Kinder im Zusammenhang mit den im Schulhaus Maihof durchgeführten Massentests war ungenügend.
    2.081 von 3.000 Unterschriften
    Gestartet von Dominik Holl
  • #ShutDownORS: Der ORS Service AG kündigen wegen Gesundheitsgefährdung in der Corona-Pandemie
    "Stopp Isolation" hat im Rückkehrzentrum Aarwangen beim Ausbruch der zweiten Welle schon früh Alarm geschlagen: Die Hygienebedingungen waren und sind schlecht, es fehlt(e) an sanitären Anlagen (ToiTois im Freien, während der Quarantäne stand für das Zentrum nur ein Container zur Verfügung) und mangelte (zu Beginn) der zweiten Welle an Masken, Seife und Desinfektionsmittel. Auch ist der medizinische Umgang der ORS Service AG mit den Corona positiven Menschen dürftig. Während der Quarantäne wurde den Bewohner*innen die Ausrichtung der acht Franken Nothilfeleistungen verweigert, da sie Essen während der Quarantäne geliefert bekämen. Die ORS Service AG als Betreiberin der Unterkunft und auch der Kanton als Auftraggeber kommen seit geraumer Zeit und trotz vielfältigen Protesten ihrer Verpflichtung, die nothilfebeziehenden Menschen mit geeigneten Massnahmen vor Ansteckungen zu schützen, nicht nach. So wurde in Kauf genommen, dass sich viele Menschen innert kürzester Zeit mit Covid-19 anstecken würden. Während der Quarantäne wurden mindestens 1/3 der Bewohner*innen positiv getestet. Deshalb: #ShutDownORS Nicht nur in Aarwangen im Kanton Bern: Die ORS Service AG verwaltet zunehmend viele Asylzentren für den Bund und die Kantone. Schweizweit kommen bei der ORS AG Einsparungen wegen der Profitorientierung vor dem Gesundheits- und COVID-Schutz für Geflüchtete. Die Zustände im Rückkehrzentrum Aarwangen sind beispielhaft für die Funktionsweise der ORS Service AG: > Sparen beim Minimum: Erst nach Kritik und seit der Kanton Bern selber Schutzmasken liefern muss, begann die ORS Service AG genügend Schutzmasken, gefüllte Seifenspender oder Desinfektionsmittel im Rückkehrzentrum Aarwangen zur Verfügung zu stellen. Für gesundheitsbedingte Mehrausgaben gibt es kaum Budget. Während der Kanton Essenslieferungen in der Zeit der Quarantäne angeordnet hat, wurde die Nothilfe für die Menschen von acht auf vier Franken pro Tag gekürzt. > Sparen beim Abstandhalten: Die wirksamste Massnahme, damit Menschen sich vor Covid schützen können, wäre genügend Abstand halten zu können. Das hiesse konkret für die Situation in den Asylzentren, dass es eine dezentrale individuelle Unterbringung braucht – mindestens während Quarantänezeiten. Für die ORS Service AG kein Thema. Menschen bleiben in kollektiven Schlafräumen eingepfercht und leben auf engsten Raum. > Sparen bei der Infrastruktur: Die vorhandene Infrastruktur wird nicht ausgeschöpft. Im RKZ Aarwangen bspw. bleibt ein Gebäudetrakt ungenutzt und Toiletten sind unnötig geschlossen. > Sparen beim Personal: Trotz der COVID-Krise wurde kein zusätzliches Gesundheitspersonal und auch kaum übriges Personal eingestellt. Das Personal scheint am Anschlag und übernimmt kaum zusätzliche Verantwortung. Dies ermöglicht es der ORS Service AG die Kosten tief zu halten. Bewohnende erhalten dafür lange Zeit keine oder nur ungenaue Informationen. Erkrankte Personen und Personen in der Quarantäne erhalten kaum Unterstützung in Bezug auf Pflege, Einkaufen, Kochen, Kleiderwaschen usw. > Sparen durch Schuldzuweisungen statt Qualitätsentwicklung: Bei Problemen macht die ORS Service AG immer alle anderen verantwortlich. Statt aus eigenen Fehlern zu lernen, indem die Beobachtungen und die Rückmeldungen von Bewohnenden ernst genommen werden, weist ihnen die ORS Service AG in den Medien öffentlich sogar die Schuld für Probleme zu. Die ORS Service AG muss weg. #ShutDownORS
    2.655 von 3.000 Unterschriften
    Gestartet von Migrant Solidarity Network
  • «Dove è la tradizione umanitaria della Svizzera?»
    Il 15 dicembre 2020, 17 medici dell'associazione MASM del Cantone di Vaud (Médecins Action Sante Migrant-e-s) hanno scritto una lettera aperta al loro collega a Palazzo federale. (1) Si sono appellati al Consigliere federale Cassis in qualità di ex medico cantonale per portare in Svizzera, in modo rapido e non burocratico, alcune migliaia di rifugiati/e bloccati/e nelle isole greche. Gli hanno rivolto un appello a favore di una maggiore umanità in seno al Consiglio federale e della tradizione umanitaria della Svizzera, che, alla luce dei problemi dovuti al covid-19, sta per scomparire nel nulla. La risposta del Consigliere federale Cassis all'appello dei medici interessati (2) consisteva, come sempre, in evasioni diplomatiche, prive di senso e senza impegno. Ancora una volta, la Svizzera ufficiale si nasconde dietro una UE incapace e restia e un po’ di elemosina che vengono distribuite come "aiuto diretto sul posto", secondo la Consigliera federale Keller-Sutter. Una piccola goccia nell'oceano. Nella replica dei medici del 18 gennaio (3), questi sottolineano ancora una volta che le condizioni sul posto sono disumane, in alcuni casi più catastrofiche di prima dell'incendio nel campo di Moria. I resoconti delle attuali condizioni, secondo gli articoli del Tages-Anzeiger e del Lausanne Courrier (4), lasciano solo immaginare l’orrore della situazione. I medici del MASM invitano quindi ancora una volta urgentemente il signor Cassis, secondo il codice d'onore medico che lo vincola, a battersi senza compromessi per l'etica e l'empatia in seno al Consiglio federale e per le relative azioni. Ci uniamo a questo appello e chiediamo un intervento immediato del Consiglio federale. La Svizzera deve accogliere 5’000 rifugiati in modo non burocratico, rapido e senza compromessi ed eseguire le procedure di asilo in Svizzera. Sono poco meno di 200 persone per cantone; la Svizzera può facilmente far fronte a questo. Inoltre, non hanno bisogno di letti per la terapia intensiva, ma di intensivo sostegno e calore umano... ANDIAMO - ORA! 1) Lettera aperta dei medici del MASM al CF Dr. med. Cassis: https://uploads-campax.s3.eu-central-1.amazonaws.com/MASM%20Lettre%20ouverte%201.OK-converted.pdf 2) Risposta del CF Cassis: https://uploads-campax.s3.eu-central-1.amazonaws.com/Re%CC%81ponse%20CF%20Cassis%201.OK-konvertiert.pdf 3) Replica dei medici del MASM a I. Cassis: https://uploads-campax.s3.eu-central-1.amazonaws.com/MASM%20Re%CC%81plique%201.ok-converted.pdf 4) Articolo nel «TagesAnzeiger»: https://www.tagesanzeiger.ch/abschreckung-bis-in-den-tod-450297085179 / Le Courrier: https://lecourrier.ch/2021/01/14/evacuer-durgence-les-refugie-e-s-des-iles-grecques/
    333 von 400 Unterschriften
    Gestartet von Doris Ammann
  • « Où est la tradition humanitaire de la Suisse ? »
    Le 15 décembre 2020, 17 médecins de l'association MASM du canton de Vaud (Médecins Action Sante Migrant-e-s) ont écrit une lettre ouverte à leur collègue du Conseil fédéral. (1) Ils ont fait appel au Conseiller fédéral Cassis, en tant qu’ancien médecin cantonal, pour qu'il fasse venir en Suisse, rapidement et sans bureaucratie, quelques milliers de réfugiés bloqués dans les îles grecques. Ils l'ont appelé à se battre pour plus d'humanité au Conseil fédéral et pour la tradition humanitaire de la Suisse, qui est en train de s’évaporer ; Covid prime sur tout. La réponse de Monsieur Cassis à l'appel des médecins concernés (2) est comme d’habitude diplomatique, en langue de bois, teintée d’autosatisfaction. Une fois de plus, la Suisse officielle se cache derrière une UE incapable et réticente et quelques aumônes, distribuées comme "aide directe sur place" au sens du Mme Keller-Sutter. Une petite goutte dans l'océan. Dans leur réponse du 18 janvier (3), les médecins soulignent à nouveau que les conditions sur le terrain sont inhumaines, parfois plus catastrophiques qu'avant l'incendie du camp de Moria. Les rapports sur les conditions actuelles, selon un article du Courrier de Lausanne (4) ne font qu'évoquer l'horreur. Les médecins de la MASM appellent donc une nouvelle fois instamment leur Confrère Cassis, lui rappelant ses engagements éthiques au début de sa carrière : où qu’il se trouve, le médecin agit selon sa conscience, même au Conseil fédéral. Nous nous joignons à cet appel et exigeons une action immédiate du Conseil fédéral. La Suisse doit accueillir 5000 réfugiés de manière non bureaucratique, rapide et sans compromis et mener les procédures d'asile en Suisse. Cela donne un peu moins de 200 personnes par canton ; la Suisse peut facilement faire face à cette situation. En outre et IMPORTANT : ces réfugiés n’auront pas besoin de lits de soins intensifs, ils ont besoin de la chaleur humaine... ALLONS-Y – MAINTENANT ! 1.Lettre ouverte des médecins MASM au Conseiller fédéral I. Cassis: https://uploads-campax.s3.eu-central-1.amazonaws.com/MASM%20Lettre%20ouverte%201.OK-converted.pdf 2.Réponse du CF I.Cassis aux médecins:https://uploads-campax.s3.eu-central-1.amazonaws.com/Re%CC%81ponse%20CF%20Cassis%201.OK-konvertiert.pdf 3.Réplique des mé médecins MASM: https://uploads-campax.s3.eu-central-1.amazonaws.com/MASM%20Re%CC%81plique%201.ok-converted.pdf 4.Jean Ziegler et Ilias Panchard dans « Le Courrier »: https://lecourrier.ch/2021/01/14/evacuer-durgence-les-refugie-e-s-des-iles-grecques/
    2.278 von 3.000 Unterschriften
    Gestartet von Doris Ammann
  • «Wo bleibt die humanitäre Tradition der Schweiz?»
    Am 15. Dezember 2020 schrieben 17 Ärzte der Vereinigung MASM des Kanton Waadt (Médecins Action Sante Migrant-e-s) einen offenen Brief an Ihren Kollegen im Bundeshaus. (1) Sie appellierten an BR Cassis als ehemaligen Kantonsarzt, rasch und unbürokratisch ein paar tausend der auf den griechischen Inseln gestrandeten Flüchtlinge in die Schweiz zu holen. Sie appellierten an ihn, sich im Bundesrat für mehr Menschlichkeit einzusetzen und für die humanitäre Tradition der Schweiz, die, angesichts der Covid-Probleme, gerade dabei ist, sich in Luft aufzulösen. Die Antwort von BR Cassis auf den Appell der besorgten Ärzte (2) bestand aus diplomatischen Ausflüchten, nichtssagend, unverbindlich wie stets. Die offizielle Schweiz versteckt sich, einmal mehr, hinter einer nicht handlungsfähigen, unwilligen EU und ein paar Almosen, die im Sinne von Frau BR Keller-Sutter als «Direkthilfe vor Ort» verteilt werden. Ein winziger Tropfen auf einen entsetzlich heissen Stein. In ihrer Replik vom 18. Januar (3) weisen die Ärzte nochmals darauf hin, dass die Umstände vor Ort menschenunwürdig sind, teils katastrophaler als vor dem Brand im Lager Moria. Berichte der gegenwärtigen Zustände, laut Artikeln im Tages-Anzeiger und Lausanner Courrier (4) lassen das Grauen nur erahnen. Die Ärzte des MASM fordern Herrn Cassis deshalb einmal mehr dringend auf, gemäss dem ihn verpflichtenden Ärzte-Ehrenkodex, sich kompromisslos für Ethik und Empathie im Bundesratskollegium und entsprechende Aktionen einzusetzen. Wir schliessen uns diesem Aufruf an und fordern ein sofortiges Handeln des Bundesrates. Die Schweiz muss unbürokratisch, rasch und kompromisslos 5000 Flüchtlinge aufnehmen und die Asylverfahren in der Schweiz durchführen. Es sind knapp 200 Menschen je Kanton; das kann die Schweiz mit Leichtigkeit verkraften. Ausserdem brauchen sie keine Intensivbetten, sondern intensive menschliche Betreuung und Wärme... ES TUN – JETZT ! 1) Offener Brief MASM Ärzte an BR Dr. med. Cassis: https://uploads-campax.s3.eu-central-1.amazonaws.com/MASM%20Lettre%20ouverte%201.OK-converted.pdf 2) Antwort Dept. BR Cassis: https://uploads-campax.s3.eu-central-1.amazonaws.com/Re%CC%81ponse%20CF%20Cassis%201.OK-konvertiert.pdf 3) Replik der MASM Ärzte an BR Dr. med. Cassis: https://uploads-campax.s3.eu-central-1.amazonaws.com/MASM%20Re%CC%81plique%201.ok-converted.pdf 4) Bericht im «TagesAnzeiger»: https://www.tagesanzeiger.ch/abschreckung-bis-in-den-tod-450297085179 / Le Courrier: https://lecourrier.ch/2021/01/14/evacuer-durgence-les-refugie-e-s-des-iles-grecques/
    8.885 von 9.000 Unterschriften
    Gestartet von Doris Ammann