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  • Cave di Arzo: luogo di incontro e di cultura
    Appello in favore delle Cave di Arzo come luogo di incontro e di cultura Egregio Presidente e Onorevole Consiglio di Stato del Cantone Ticino, Egregio Sindaco e Lodevole Municipio della Città di Mendrisio, Le Cave di Arzo sono un luogo che ha fatto la storia della nostra regione e della Montagna. Tutt’ora spazio di creazione, grazie all’iniziativa degli abitanti della Montagna e a investimenti significativi esse sono diventate un punto di ritrovo importante e conosciuto anche al di là dei confini del nostro Cantone. Realtà come La Soleggiata, Cava Viva e il Cavea Festival hanno permesso di raccontare e sviluppare i suggestivi spazi creati nei secoli dalla mano dell’Uomo e di dare vita ad atmosfere uniche di comunità, arte e relazioni umane. Con il presente appello, le firmatarie e i firmatari vogliono dimostrare la loro volontà di proteggere l’anima delle Cave di Arzo come luogo di aggregazione sociale e di accrescimento culturale. In una società sempre più segnata dall’atomizzazione del collettivo edall’allontanamento dalle realtà territoriali, queste iniziative meritano di essere protette, incoraggiate e sostenute; non di essere diminuite nel numero o ridotte nella durata. Queste proposte culturali fanno parte ora della tradizione e della specificità del territorio. In aggiunta, con la loro continuità offrono ad aziende locali ed artisti la possibilità di svilupparsi ben oltre ciò che permettono i lodevoli e numerosi eventi offerti sul territorio della Città di Mendrisio. Vogliamo mostrare vicinanza e sostegno agli eventi che hanno luogo nelle Cave di Arzo, dimostrando così la nostra volontà di proteggere questo bene immateriale. Le prime firmatarie e i primi firmatari, Elia Agostinetti, Referente dell’Appello, Ligornetto; Mauro Arrigoni, già Direttore del Liceo di Mendrisio, Tremona; Yuri Bedulli, Curatore Spazio Lampo, Chiasso; Marion Bernardi, Commissaria di Quartiere di Arzo; Michele Bernasconi, Responsabile eventi Azienda Agricola Bianchi, Arogno; Carlo Bernasconi, Commissario di Quartiere di Tremona; Gabriele Bianchi, Titolare Azienda Agricola Bianchi, Arogno; Maurizio Bongiolatti, Tecno Show, Balerna; Giovanna Bossi, Commimssaria di Quartiere di Besazio; Team Ca.Stella, Camping Ca Stella, Meride; Juri Cainero, Artista, Arzo; Ferruccio Cainero, Artista, Stabio; Pascal Cattaneo, già Sindaco di Meride; Hubert Fässler, Medico, Tremona; Zeno Gabaglio, Presidente Fondation SUISA, Vacallo; Mattia Germano, Gerente Grotto Grassi, Tremona; Francesco Giudici, Artista e Operatore culturale, Chiasso; Gardi Hutter, Artista, Arzo; Franco Lurà, già Direttore del Centro di Dialettologia e di Etnografia, Salorino; Make Plain, Mendrisio; Alfio Mazzei, Grafico, Chiasso; Isabella Medici Arrigoni, Commissaria di Quartiere di Meride; Alberto Meroni, Regista e Produttore cinematografico, Mendrisio; Christian Messina, Presidente Collettivo SC4, Coldrerio; Roberto Ostinelli, Deputato in Gran Consiglio, Arzo; Valentina Pini, Curatrice Spazio Lampo, Chiasso; Massimiliano Robbiani, Capogruppo Lega dei Ticinesi Mendrisio; Germano Samanta, Gerente Osteria La Guana, Meride; Jacopo Scacchi, Capogruppo l’AlternativA Mendrisio, Arzo; The Vad Vuc, Coldrerio; Claudio Widmer, Co-proprietario Cantine FA'WINO, Mendrisio
    2.040 von 3.000 Unterschriften
    Gestartet von Elia Agostinetti
  • Misure di risparmio: è ora di cambiare rotta!
    Con la presente petizione, cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori, utenti e rappresentanti della società civile intendono esprimere la loro profonda preoccupazione e ferma opposizione alla politica di tagli lineari che negli ultimi anni sta duramente colpendo i settori fondamentali del nostro Stato: la sanità, il socioeducativo, la scuola e, più in generale, il servizio pubblico e parapubblico.   Queste misure, adottate in nome di un risanamento finanziario privo di visione, stanno erodendo le fondamenta della nostra coesione sociale, aggravando le disuguaglianze e compromettendo l’accesso ai servizi essenziali. La progressiva riduzione delle risorse, senza considerazione per i bisogni della popolazione e l’aumento dei volumi di lavoro, sta minando le condizioni di lavoro e la qualità della presa a carico. Mettendo a repentaglio il partenariato sociale, il Cantone sta arrivando a un punto di rottura.   “Ecco alcuni esempi concreti di un sistema al collasso” Le conseguenze dei tagli lineari non sono più astratte, ma si manifestano ogni giorno in modo tangibile e sempre più drammatico intaccando vite reali, negando diritti e calpestando la dignità delle persone. • Nelle case per anziani, la riduzione costante del personale rende impossibile garantire una presenza sufficiente nei turni, mettendo a rischio la sicurezza e la dignità degli ospiti. • La scuola pubblica è sempre più in difficoltà nel rispondere ai bisogni crescenti degli allievi, legati al disagio giovanile, all’impoverimento delle famiglie e al peggioramento delle condizioni sociali, il tutto in un contesto di crescente precariato dei docenti. • Nei foyer per persone con disabilità, si assiste alla chiusura di atelier e attività quotidiane fondamentali per il benessere e l’inclusione dei residenti. • I centri educativi per minorenni non dispongono più di risorse adeguate per prendersi cura dei ragazzi rispettando le basilari regole di protezione della salute dei propri dipendenti, generando una perdita massiccia di personale per malattia o abbandono del posto di lavoro. • La Croce Rossa ha dovuto procedere a licenziamenti di personale residente in Ticino, segno evidente di un sistema che non riesce più a sostenere nemmeno le sue strutture storiche. • Negli ospedali e nei servizi di assistenza e cura a domicilio, il personale è stremato dal sovraccarico lavorativo a discapito della cura dei pazienti, di anziani, di malati cronici, ecc.   “Contestiamo con forza:” • il progressivo smantellamento dei servizi pubblici, sociosanitari e socioeducativi; • il peggioramento delle condizioni di lavoro, l’erosione del potere d’acquisto e la perdita di posti di lavoro; • l’impossibilità crescente di garantire una presa a carico dignitosa e di qualità per l’utenza; • la riduzione degli investimenti nell’istruzione, che impedisce di rispondere alle crescenti sfide educative; • l’attacco sistematico ai dipendenti pubblici e alle istituzioni statali, trattati come un costo da tagliare e non come risorse da valorizzare, e la loro strumentale delegittimazione.   “Rivendichiamo con urgenza:” • la fine dei tagli lineari e generalizzati, accompagnata da un’azione responsabile che rimetta al centro i servizi pubblici e parapubblici e i bisogni delle persone invece dei vincoli contabili;  • un rilancio degli investimenti, commisurato alle crescenti necessità, nei settori chiave per il benessere collettivo: sanità, educazione, servizi sociali e di utilità pubblica; • un incremento progressivo dei salari del personale, volto a salvaguardare il potere d’acquisto e a recuperare il carovita perso negli ultimi anni; • la piena valorizzazione del partenariato sociale e della dignità del lavoro, quali principi fondamentali che non possono più essere sminuiti. Firma anche tu la petizione. Difendiamo insieme il nostro futuro, la nostra dignità, il nostro Stato. La petizione sarà consegnata il 15 dicembre, giorno di apertura della seduta di Gran Consiglio dedicata alla discussione sul preventivo 2026. In tale data, per dare seguito alle istanze della petizione, le organizzazioni sindacali OCST, VPOD e SIT preannunciano l’organizzazione di un grande presidio a Bellinzona. 
    905 von 1.000 Unterschriften
    Gestartet von Sindacati OCST, VPOD e SIT Picture
  • Locarno: don't touch the screen!
    italiano - français - english - Gesamtzahl Unterschriften aller Sprachversionen ____________________ Locarno: Don't touch the screen! – Zum Schutz der Leinwand des Locarno Film Festival, entworfen von Livio Vacchini    Seit 1971 verwandelt sich die Piazza Grande während des Locarno Film Festivals jedes Jahr in ein Freiluftkino, um die siebte Kunst in ihrer unabhängigsten Form zu feiern. Dieses wiederkehrende Ereignis, bei dem sich die Magie des Kinos mit dem Erlebnis des urbanen Raums verbindet, beruht auf einer Idee des berühmten Architekten Livio Vacchini, der die spezifischen Projektionsvorrichtungen mit ihrer ikonischen Raumtragstruktur maßgeschneidert für den Stadtplatz entwickelte. Die Leinwand und die Kabine, die im Laufe der Zeit mit Intelligenz und Respekt vor dem ursprünglichen Entwurf an die technologische Entwicklung angepasst wurden, sind unverzichtbare Elemente der ephemeren Architektur, die Jahr für Jahr das außergewöhnliche Stadtspektakel in der dem Kino gewidmeten Stadt inszeniert. Sie vermitteln die identitätsstiftenden Werte des Locarno Film Festivals, der Stadt Locarno, der modernen Tessiner Architektur und der Schweizer Filmkultur und sind ein einzigartiges Beispiel in der Schweiz und darüber hinaus. Leider hat das Locarno Film Festival aus wirtschaftlichen und logistischen Gründen beschlossen, die Leinwand „in den Ruhestand zu schicken” und ihr generische Systeme vorzuziehen, wodurch seine reiche architektonische Kultur geopfert wird. Wir verstehen die komplexen Herausforderungen, denen sich das Locarno Film Festival stellen muss, fordern jedoch: • vom Locarno Film Festival, die von Livio Vacchini entworfene Leinwand und Kabine zu erhalten, aufzuwerten und sie weiterhin für die Projektionen auf der Piazza Grande zu nutzen; • von den kommunalen, kantonalen und eidgenössischen Behörden, die Filmvorführungen auf der Piazza Grande während des Locarno Film Festivals und die vom Architekten Livio Vacchini speziell entwickelten Projektionsstrukturen zu schützen;  • in Zukunft Transparenz, Beteiligung und öffentliche Debatte über Entscheidungen zu gewährleisten, die aufgrund ihrer kulturellen Rolle und ihrer identitätsstiftenden Werte erhebliche Auswirkungen auf das Locarno Film Festival haben.    Die folgend aufgeführten zwanzig Personen aus den Bereichen Film, Kultur, Architektur und Denkmalschutz unterzeichnen die Petition. Die Reihenfolge erfolgt alphabetisch: • Michele Bardelli, Architekt, ehemaliger Stadtrat der Stadt Locarno • Silvia Barrera Meili, Architektin, Co-Präsidentin SIA Tessin und Vertreterin SIA-Tessin im CAT-Ausschuss (Konferenz der Fachverbände des Kantons Tessin) • Michael Beltrami, Regisseur und Produzent • Renato Berta, Kameramann • Patricia Boillat, Filmdesignerin und Filmemacherin • Mario Botta, Architekt, Gründer der Accademia di Architettura di Mendrisio • Danilo Catti, Regisseur und Produzent • Michele Dell'Ambrogio, Filmkritiker, künstlerischer Leiter des Circolo del cinema Bellinzona • Tiziano Fontana, Präsident der Tessiner Gesellschaft für Kunst und Natur STAN, Tessiner Sektion des Schweizer Heimatschutzes • Franz Graf, Architekt, Direktor des Laboratoire des Techniques et de la Sauvegarde de l’Architecture Moderne TSAM – EPFL • Elena Gugliuzza, Filmdesignerin und Filmemacherin • Villi Hermann, Filmemacher und Produzent • Adriano Kestenholz, Regisseur, Präsident AFAT - Associazione Film Audiovisivi Ticino • Marco Müller, Direktor des Forschungszentrums für Filmkunst, Universität Shanghai, ehemaliger Direktor des Locarno Film Festivals (1992-2000) • Nicola Navone, Architekt und Forschungsdoktor, Vizedirektor Archivio del Moderno der Universität der italienischen Schweiz • Roberto Pomari, Präsident Filmfestival Diritti Umani Lugano, ehemaliger Direktor Palacinema • Esmé Sciaroni, Maskenbildnerin und Architektin • Silvio Soldini, Regisseur und Drehbuchautor • Laurent Stalder, Professor für Architekturgeschichte und -theorie, ehemaliger Direktor des Instituts für Architekturgeschichte und -theorie GTA ETHZ • Eloisa Vacchini, Architektin, Inhaberin des Studio Vacchini
    3.089 von 4.000 Unterschriften
    Gestartet von Comitato Locarno: don't touch the screen
  • Locarno: don't touch the screen!
    italiano - deutsch - english - Nombre total de signatures de toutes les versions linguistiques ____________________ Locarno: Don't touch the screen! – pour la protection de l'écran du Locarno Film Festival conçu par Livio Vacchini   Chaque année depuis 1971, pendant le Locarno Film Festival, la Piazza Grande se transforme en cinéma en plein air afin de célébrer le septième art dans sa forme la plus indépendante. Cet événement récurrent, où la magie du cinéma se mélange à l'expérience de l'espace urbain, est le fruit d'une intuition du célèbre architecte Livio Vacchini, qui a développé sur mesure pour la place de la ville des dispositifs de projection spécifiques, caractérisés par leur structure réticulaire emblématique. L'écran et la cabine, qui au fil du temps ont été adaptés à l'évolution technologique avec intelligence et dans le respect du projet original, sont des éléments incontournables de l'architecture éphémère qui, année après année, met en scène un spectacle urbain exceptionnel dans la ville consacrée au cinéma. Ils transmettent les valeurs identitaires du Locarno Film Festival, de la ville de Locarno, de l'architecture moderne tessinoise et de la culture cinématographique suisse, constituant un exemple unique, en Suisse et bien au-delà. À regret, le Locarno Film Festival a décidé, pour des raisons économiques et logistiques, de “mettre à la retraite l'écran” lui préférant des systèmes génériques, sacrifiant ainsi sa riche culture architecturale. Tout en comprenant la complexité des défis auxquels le Locarno Film Festival doit faire face, nous demandons:  • au Locarno Film Festival de préserver et valoriser l'écran et la cabine conçus par Livio Vacchini en continuant à les utiliser pour les projections sur la Piazza Grande;  • aux autorités municipales, cantonales et fédérales de protéger la projection cinématographique sur la Piazza Grande pendant le Locarno Film Festival et les structures de projection spécialement conçues par l'architecte Livio Vacchini; • de garantir à l'avenir la transparence, la participation et le débat public en regard des choix ayant un fort impact sur le Festival vu son rôle culturel et ses valeurs identitaires.    Les vingt personnes suivantes, appartenant aux secteurs du cinéma, de la culture, de l'architecture et de la protection du patrimoine, souscrivent la pétition. Par ordre alphabétique: • Michele Bardelli, architecte, ancien conseiller municipal de la ville de Locarno • Silvia Barrera Meili, architecte, coprésidente de la SIA Tessin et représentante de la SIA-Tessin au sein du Comité CAT (Conférence des associations techniques du canton du Tessin) • Michael Beltrami, réalisateur et producteur • Renato Berta, directeur de la photographie • Patricia Boillat, scénographe et cinéaste • Mario Botta, architecte, fondateur de l'Académie d'architecture de Mendrisio • Danilo Catti, réalisateur et producteur • Michele Dell'Ambrogio, critique de cinéma, responsable artistique du Circolo del cinema Bellinzona • Tiziano Fontana, président de la Société tessinoise pour l'art et la nature STAN, section tessinoise du Patrimoine suisse • Franz Graf, architecte, directeur du Laboratoire des techniques et de la sauvegarde de l'architecture moderne TSAM – EPFL • Elena Gugliuzza, scénographe et cinéaste • Villi Hermann, cinéaste et producteur • Adriano Kestenholz, réalisateur, président de l'AFAT - Associazione Film Audiovisivi Ticino • Marco Müller, directeur du Centre de recherche sur les arts du cinéma, Université de Shanghai, ancien directeur du Festival du film de Locarno (1992-2000) • Nicola Navone, architecte et docteur de recherche, vice-directeur des Archives modernes de l'Université de la Suisse italienne • Roberto Pomari, président du Festival du film des droits de l'homme de Lugano, ancien directeur du Palacinema • Esmé Sciaroni, maquilleuse de cinéma et architecte • Silvio Soldini, réalisateur et scénariste • Laurent Stalder, professeur d'histoire et de théorie de l'architecture, ancien directeur de l'Institut d'histoire et de théorie de l'architecture GTA ETHZ • Eloisa Vacchini, architecte, titulaire du Studio Vacchini
    634 von 800 Unterschriften
    Gestartet von Comitato Locarno: don't touch the screen