Skip to main content

An: Consiglio di Stato e Gran Consiglio

Misure di risparmio: è ora di cambiare rotta!

Con la presente petizione, cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori, utenti e rappresentanti della società civile intendono esprimere la loro profonda preoccupazione e ferma opposizione alla politica di tagli lineari che negli ultimi anni sta duramente colpendo i settori fondamentali del nostro Stato: la sanità, il socioeducativo, la scuola e, più in generale, il servizio pubblico e parapubblico.
 
Queste misure, adottate in nome di un risanamento finanziario privo di visione, stanno erodendo le fondamenta della nostra coesione sociale, aggravando le disuguaglianze e compromettendo l’accesso ai servizi essenziali. La progressiva riduzione delle risorse, senza considerazione per i bisogni della popolazione e l’aumento dei volumi di lavoro, sta minando le condizioni di lavoro e la qualità della presa a carico. Mettendo a repentaglio il partenariato sociale, il Cantone sta arrivando a un punto di rottura.
 
Ecco alcuni esempi concreti di un sistema al collasso
Le conseguenze dei tagli lineari non sono più astratte, ma si manifestano ogni giorno in modo tangibile e sempre più drammatico intaccando vite reali, negando diritti e calpestando la dignità delle persone.
  • Nelle case per anziani, la riduzione costante del personale rende impossibile garantire una presenza sufficiente nei turni, mettendo a rischio la sicurezza e la dignità degli ospiti.
  • La scuola pubblica è sempre più in difficoltà nel rispondere ai bisogni crescenti degli allievi, legati al disagio giovanile, all’impoverimento delle famiglie e al peggioramento delle condizioni sociali, il tutto in un contesto di crescente precariato dei docenti.
  • Nei foyer per persone con disabilità, si assiste alla chiusura di atelier e attività quotidiane fondamentali per il benessere e l’inclusione dei residenti.
  • I centri educativi per minorenni non dispongono più di risorse adeguate per prendersi cura dei ragazzi rispettando le basilari regole di protezione della salute dei propri dipendenti, generando una perdita massiccia di personale per malattia o abbandono del posto di lavoro.
  • La Croce Rossa ha dovuto procedere a licenziamenti di personale residente in Ticino, segno evidente di un sistema che non riesce più a sostenere nemmeno le sue strutture storiche.
  • Negli ospedali e nei servizi di assistenza e cura a domicilio, il personale è stremato dal sovraccarico lavorativo a discapito della cura dei pazienti, di anziani, di malati cronici, ecc.
 
Contestiamo con forza:
  • il progressivo smantellamento dei servizi pubblici, sociosanitari e socioeducativi;
  • il peggioramento delle condizioni di lavoro, l’erosione del potere d’acquisto e la perdita di posti di lavoro;
  • l’impossibilità crescente di garantire una presa a carico dignitosa e di qualità per l’utenza;
  • la riduzione degli investimenti nell’istruzione, che impedisce di rispondere alle crescenti sfide educative;
  • l’attacco sistematico ai dipendenti pubblici e alle istituzioni statali, trattati come un costo da tagliare e non come risorse da valorizzare, e la loro strumentale delegittimazione.
 
Rivendichiamo con urgenza:
  • la fine dei tagli lineari e generalizzati, accompagnata da un’azione responsabile che rimetta al centro i servizi pubblici e parapubblici e i bisogni delle persone invece dei vincoli contabili; 
  • un rilancio degli investimenti, commisurato alle crescenti necessità, nei settori chiave per il benessere collettivo: sanità, educazione, servizi sociali e di utilità pubblica;
  • un incremento progressivo dei salari del personale, volto a salvaguardare il potere d’acquisto e a recuperare il carovita perso negli ultimi anni;
  • la piena valorizzazione del partenariato sociale e della dignità del lavoro, quali principi fondamentali che non possono più essere sminuiti.

Firma anche tu la petizione. Difendiamo insieme il nostro futuro, la nostra dignità, il nostro Stato. La petizione sarà consegnata il 15 dicembre, giorno di apertura della seduta di Gran Consiglio dedicata alla discussione sul preventivo 2026. In tale data, per dare seguito alle istanze della petizione, le organizzazioni sindacali OCST, VPOD e SIT preannunciano l’organizzazione di un grande presidio a Bellinzona. 

Warum ist das wichtig?

I firmatari esigono da Governo e Parlamento lo stralcio immediato delle suddette misure di risparmio e, contestualmente, l’apertura di un tavolo negoziale volto a eliminare ulteriori tagli nei servizi essenziali e a invertire la rotta del nostro Cantone.
La misura è colma. Non accetteremo più che il peso della crisi venga scaricato sulla popolazione più bisognosa e su chi garantisce cure, istruzione e sostegno.
Ticino, Svizzera

Maps © Stamen; Data © OSM and contributors, ODbL

Neuigkeiten

2025-10-17 18:30:06 +0200

100 Unterschriften erreicht

2025-10-17 17:42:57 +0200

50 Unterschriften erreicht

2025-10-17 17:07:10 +0200

25 Unterschriften erreicht

2025-10-17 16:27:53 +0200

10 Unterschriften erreicht