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An: Consiglio federale

Libertà per i prigionieri saharawi di Gdeim Izik!

Condannare persone in assenza di prove, senza garantire loro un’assistenza legale e unicamente sulla base di dichiarazioni estorte con la tortura è contrario al diritto processuale penale internazionale.
 
Chiediamo al Consiglio federale di intervenire presso il Regno del Marocco

Warum ist das wichtig?

Da 15 anni, 19 saharawi sono detenuti nelle carceri marocchine in condizioni disumane per motivi politici. Nel 2010, avevano organizzato una manifestazione di massa, pacifica, a Gdeim Izik contro l’occupazione illegale del Sahara occidentale da parte del Regno del Marocco. Oggi, questi giornalisti e attivisti saharawi per i diritti umani stanno scontando pene che vanno dai 20 anni all’ergastolo, per reati per i quali non ci sono prove. I processi non soddisfanno gli standard internazionali. Le sentenze sono state emesse esclusiva­mente sulla base di dichiarazioni che i prigionieri hanno dimostrato di aver rilasciato sotto tortura.
 
Secondo Amnesty International e Human Rights Watch, i prigionieri di Gdeim Izik sono torturati, non hanno contatti con gli avvocati, non ricevono cure mediche adeguate e ai familiari non è permesso di visitarli.
 
Il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura ha ripetutamente condannato il Regno del Marocco per aver violatola Convenzione contro la tortura, e cio’ anche in relazione ai prigionieri di Gdeim Izik. Il Comitato ha chiesto il rilascio immediato di tutti i prigionieri che sono stati detenuti arbitrariamente, chiedendo pure un risarcimento per l’ingiustizia subita. 
 
◆ Il Regno del Marocco rifiuta sistematicamente di rispettare il diritto internazionale e di onorare le decisioni dei comitati e dei gruppi di lavoro delle Nazioni Unite.
 
La Svizzera è lo Stato depositario delle quattro Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949, trattati fondamentali del diritto internazionale umanitario che regolano la protezione dei feriti, dei prigionieri di guerra e dei civili in caso di guerra. In quanto Stato depositario, la Svizzera è responsabile del rispetto di questi trattati.
 
Chiediamo al Consiglio federale,
che la Svizzera adempia al suo compito di far rispettare le norme del diritto internazionale umanitario al Regno del Marocco.
che la Svizzera eserciti pressioni sul Regno del Marocco affinché rilasci i prigionieri saharawi di Gdeim Izik.
che la Svizzera si batta per un nuovo ed equo processo sotto il controllo internazionale e la supervisione dell’ONU. 
 
La Svizzera presiede quest’anno (2025) il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. 
 
◆ Chiediamo al Consiglio federale che la Svizzera si adoperi in seno al Consiglio dei diritti umani e nelle relazioni bilaterali, affinché il Regno del Marocco rispetti i diritti della popolazione civile saharawi alla libertà di espressione e di riunione nella parte di territorio del Sahara occidentale che occupa illegalmente dal 1976. 
 
Mettiamo fine alla repressione, alla violenza, agli arresti arbitrari 
ed alla tortura nei territori occupati del Sahara occidentale!

La petizione è stata lanciata congiuntamente dal Gruppo parlamentare di amicizia Sahara occidentale, dal Schweizerischen Unterstützungskomitee für die Sahraouis (SUKS) e dal Comité romand de soutien au peuple sahraoui.

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2025-03-04 00:13:56 +0100

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2025-03-03 13:55:23 +0100

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