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An: Ai Consiglieri di Stato, Ai parlamentari del Cantone Ticino, Al Consigliere Federale Ignazio Cassis.
LETTERA APERTA PER LA FINE DELLA COMPLICITÀ SVIZZERA AL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE
- Che il nostro governo riconosca lo Stato di Palestina
- Che il nostro governo cessi qualunque forma di collaborazione militare e commerciale con Israele
- Che il nostro governo interrompa il suo imbarazzante silenzio riguardo alla sistematica violazione dei diritti umani del popolo palestinese da parte di Israele e ne esiga il rispetto presso le istituzioni internazionali in cui siede.
- Che il nostro governo intervenga preventivamente e tempestivamente per contrastare il clima ostile ed intimidatorio che si respira nel nostro paese, in particolare nei suoi istituti universitari e scolastici per chi ha il coraggio di schierarsi a favore della causa palestinese.
- Che le istituzioni culturali del nostro Cantone e della Svizzera favoriscano giornate dedicate alla tematizzazione del genocidio del popolo palestinese, così come viene regolarmente fatto durante la Giornata della Memoria il 27 gennaio. Oggi ciò assume un valore ancor più carico di significato dato che anche le Nazioni Unite hanno ammesso che ciò che accade a Gaza coincide con la definizione di genocidio.
- Che le università svizzere e, più in generale, gli istituti di formazione del nostro paese cessino le collaborazioni accademiche con Israele, come rivendicato ed in parte ottenuto in tutta Europa.
- Che il DECS promuova il gemellaggio tra le scuole cantonali e le numerose scuole palestinesi, molte delle quali sono costantemente esposte al rischio di demolizione da parte delle forze di occupazione israeliane. Inoltre, il DECS deve sostenere e favorire iniziative volte ad accogliere studenti e studentesse palestinesi di ogni ordine scolastico per soggiorni formativi presso le nostre scuole, consentendo loro di proseguire il proprio percorso educativo, spesso compromesso dalle continue distruzioni di istituti scolastici in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza compiute da Israele.
Warum ist das wichtig?
Di fronte al genocidio che si sta verificando nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 per mano di Israele, un movimento spontaneo di studenti e studentesse delle scuole del Cantone Ticino si mobiliterà il 17.11.2025 sotto la guida del Sindacato Indipendente Studenti e Apprendisti (SISA) per organizzare una giornata di tematizzazione e riflessione su quanto sta accadendo in Palestina, con un corteo conclusivo a Bellinzona. Il 17 novembre è una data simbolica poiché è la giornata internazionale degli studenti, stabilita in ricordo degli eccidi nazisti degli studenti cecoslovacchi che si opponevano ai nazisti.
Affermare che il genocidio in corso da più di due anni sia unicamente portato avanti da Israele e dal suo governo non è solo riduttivo: è del tutto falso. Le colpe del governo di Netanyahu non possono e non devono essere usate per nascondere la totale complicità dei governi occidentali in ciò che sta accadendo. La copertura mediatica, diplomatica, politica, economica e soprattutto militare che gli Stati Uniti, l’Unione Europea, la NATO e purtroppo anche la Svizzera stanno fornendo ad Israele sono ciò che permette il massacro giornaliero di civili palestinesi.
Non riconoscendo lo Stato di Palestina, mantenendo collaborazioni militari e commerciali con Israele e tacendo sui suoi vergognosi crimini, la Svizzera non solo tradisce la sua neutralità e getta discredito sul suo corpo diplomatico, ma si rende complice di ciò che sta accadendo. Gli studenti e le studentesse e i cittadini e le cittadine non ci stanno, e pertanto rivendichiamo i seguenti punti.
Affermare che il genocidio in corso da più di due anni sia unicamente portato avanti da Israele e dal suo governo non è solo riduttivo: è del tutto falso. Le colpe del governo di Netanyahu non possono e non devono essere usate per nascondere la totale complicità dei governi occidentali in ciò che sta accadendo. La copertura mediatica, diplomatica, politica, economica e soprattutto militare che gli Stati Uniti, l’Unione Europea, la NATO e purtroppo anche la Svizzera stanno fornendo ad Israele sono ciò che permette il massacro giornaliero di civili palestinesi.
Non riconoscendo lo Stato di Palestina, mantenendo collaborazioni militari e commerciali con Israele e tacendo sui suoi vergognosi crimini, la Svizzera non solo tradisce la sua neutralità e getta discredito sul suo corpo diplomatico, ma si rende complice di ciò che sta accadendo. Gli studenti e le studentesse e i cittadini e le cittadine non ci stanno, e pertanto rivendichiamo i seguenti punti.
Wie die Unterschriften übergeben werden
Una delegazione del SISA, composta da studentesse e studenti, consegnerà personalmente le firme alla cancelleria del Gran Consiglio della Repubblica e Canton Ticino.