500 Unterschriften erreicht
An: Consiglio di Stato del Canton Ticino
Zali e Gobbi: Basta giochi di potere alle spalle delle cittadine e dei cittadini di questo Cantone

I firmatari e le firmatarie di questo appello vogliono significare la più totale disapprovazione di fronte a questo modo di agire, a questa concezione della politica che ignora l’interesse pubblico e della maggioranza della popolazione, ad atteggiamenti irrispettosi delle più elementari regole democratiche e riducono la politica a puro spettacolo teatrale.
Warum ist das wichtig?
Pensavamo che i Consiglieri di Stato fossero concentrati a dare risposte adeguate ai problemi con i quali ci troviamo confrontati ogni giorno.
Come salariati/e constatiamo che i nostri salari perdono di anno in anno potere d’acquisto; come pensionati vediamo le nostre rendite sempre più insufficienti, come assicurati abbiamo difficoltà sempre più grandi a pagare i premi di cassa malati, come giovani sta diventando sempre più difficile trovare lavori ben remunerati e non precari, come genitori abbiamo sempre più difficoltà a trovare ai nostri figli un posto di apprendistato.
Eppure, a preoccupare Zali e Gobbi non è tutto questo, non è la ricerca di soluzioni per rispondere, anche parzialmente, a tali questioni, decisive per noi, cittadine e cittadini; no, loro sono alla ricerca – dicono – di “nuova linfa”, di nuove motivazioni per la loro azione politica.
Peccato che la “linfa” che negli ultimi anni ha alimentato i loro dipartimenti abbia prodotto poco o nulla, e una montagna di questioni irrisolte: dalla riforma della giustizia a quella della polizia, dal progetto treno-tram ai problemi di pianificazione del territorio o le risposte alla emergenza climatica.
Abbiamo capito che trovare nuova linfa per loro significa cercare disperatamente di rilanciare il loro partito – palesemente in difficoltà – in vista delle prossime elezioni cantonali. In altre parole, hanno deciso di cominciare la campagna elettorale con due anni di anticipo – facendo propaganda per sé stessi e per il loro partito – di fronte a un paese che vede i cittadini e le cittadine in palesi e grandi difficoltà.
Tutto questo significa anteporre gli interessi personali, di partito, le carriere e gli interessi di cerchie ristrette agli interessi fondamentali della stragrande maggioranza dei cittadini e delle cittadine.
Come salariati/e constatiamo che i nostri salari perdono di anno in anno potere d’acquisto; come pensionati vediamo le nostre rendite sempre più insufficienti, come assicurati abbiamo difficoltà sempre più grandi a pagare i premi di cassa malati, come giovani sta diventando sempre più difficile trovare lavori ben remunerati e non precari, come genitori abbiamo sempre più difficoltà a trovare ai nostri figli un posto di apprendistato.
Eppure, a preoccupare Zali e Gobbi non è tutto questo, non è la ricerca di soluzioni per rispondere, anche parzialmente, a tali questioni, decisive per noi, cittadine e cittadini; no, loro sono alla ricerca – dicono – di “nuova linfa”, di nuove motivazioni per la loro azione politica.
Peccato che la “linfa” che negli ultimi anni ha alimentato i loro dipartimenti abbia prodotto poco o nulla, e una montagna di questioni irrisolte: dalla riforma della giustizia a quella della polizia, dal progetto treno-tram ai problemi di pianificazione del territorio o le risposte alla emergenza climatica.
Abbiamo capito che trovare nuova linfa per loro significa cercare disperatamente di rilanciare il loro partito – palesemente in difficoltà – in vista delle prossime elezioni cantonali. In altre parole, hanno deciso di cominciare la campagna elettorale con due anni di anticipo – facendo propaganda per sé stessi e per il loro partito – di fronte a un paese che vede i cittadini e le cittadine in palesi e grandi difficoltà.
Tutto questo significa anteporre gli interessi personali, di partito, le carriere e gli interessi di cerchie ristrette agli interessi fondamentali della stragrande maggioranza dei cittadini e delle cittadine.