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An: Direttore della RSI Mario Timbal
Lettera al Dir. RSI Mario Timbal
Egregio Direttore,
molto sorpresi e sconcertati , abbiamo seguito le prime puntate di “Turné Soirée- Lo spettacolo dei libri” in onda su RSI La 1, di sabato, in prima serata.
Un orario preferenziale concesso, di solito, ad una rubrica di grande prestigio e particolarmente coinvolgente per il pubblico dei nostri telespettatori. A giudicare dalle prime puntate andate in onda, il nostro giudizio è decisamente negativo. La presunta originalità divulgativa ha prodotto uno spettacolo scialbo, confuso: un fracassoso tonfo nel vuoto. E il libro, in tutto questo chiacchiericcio di piazza ? Un protagonista di secondo rango, tirato in ballo a sprazzi, quasi un arnese scomodo da riporre prontamente in soffitta. Esperti convocati a turno per dire che in spiaggia non si legge ma si comunica, che il caso di un paziente incline alla follia non deve coinvolgere emotivamente chi l'ha in cura, sorprendente scoperta dopo vent'anni di pratica terapeutica. Nella piazza di “Turné Soirée” si parla anche di mare (con qualche mese di ritardo), di vacanze e moda, per fare posto a spiritosaggini del genere::” una volta per vedere il sedere bisognava tirar giù il costume, ora se vuoi vedere il costume devi aprire il sedere”. E la piazza ride e applaude, compiaciuta. Sono solo alcuni esempi di testimonianze volutamente leggere, la leggerezza del non-essere, affinché la cultura di cui il libro è espressione privilegiata, sia finalmente accessibile a tutti, poco importa se cucinata con battute banali, di cattivo gusto, dissacratorie. Anche la presenza così qualificante e così indispensabile del frate cappuccino (“la bibbia non so nemmeno se ce l'ho“), fa parte di quel folclore dozzinale e spregiudicato che con la cultura non ha nulla a che vedere.
molto sorpresi e sconcertati , abbiamo seguito le prime puntate di “Turné Soirée- Lo spettacolo dei libri” in onda su RSI La 1, di sabato, in prima serata.
Un orario preferenziale concesso, di solito, ad una rubrica di grande prestigio e particolarmente coinvolgente per il pubblico dei nostri telespettatori. A giudicare dalle prime puntate andate in onda, il nostro giudizio è decisamente negativo. La presunta originalità divulgativa ha prodotto uno spettacolo scialbo, confuso: un fracassoso tonfo nel vuoto. E il libro, in tutto questo chiacchiericcio di piazza ? Un protagonista di secondo rango, tirato in ballo a sprazzi, quasi un arnese scomodo da riporre prontamente in soffitta. Esperti convocati a turno per dire che in spiaggia non si legge ma si comunica, che il caso di un paziente incline alla follia non deve coinvolgere emotivamente chi l'ha in cura, sorprendente scoperta dopo vent'anni di pratica terapeutica. Nella piazza di “Turné Soirée” si parla anche di mare (con qualche mese di ritardo), di vacanze e moda, per fare posto a spiritosaggini del genere::” una volta per vedere il sedere bisognava tirar giù il costume, ora se vuoi vedere il costume devi aprire il sedere”. E la piazza ride e applaude, compiaciuta. Sono solo alcuni esempi di testimonianze volutamente leggere, la leggerezza del non-essere, affinché la cultura di cui il libro è espressione privilegiata, sia finalmente accessibile a tutti, poco importa se cucinata con battute banali, di cattivo gusto, dissacratorie. Anche la presenza così qualificante e così indispensabile del frate cappuccino (“la bibbia non so nemmeno se ce l'ho“), fa parte di quel folclore dozzinale e spregiudicato che con la cultura non ha nulla a che vedere.
Warum ist das wichtig?
Noi siamo pienamente convinti dell'importanza di uno spazio televisivo serio, riservato ai libri. In passato la RSI se ne è fatta doverosamente carico, con competenza e dignità. Auspichiamo fortemente che continui a farlo ma con intenti non inclini alla banalizzazione com'è, purtroppo, il caso di questa rubrica dal nome inutilmente esotico e fuorviante. Guardiamo a ciò che fa la Francia. Il modulo proposto dalla televisione d'Oltralpe non ha nulla di spettacolare ma è efficace e di grande impatto grazie ad un impegno di approfondimento dovuto alla competenza specifica degli attori in campo. Lì, si ha il coraggio di fare cultura sul serio, ed è quanto ci aspettiamo dalla nostra televisione in un momento di così preoccupante vuoto culturale. Che si trovino formule nuove per un discorso serio e accessibile al grande pubblico è sicuramente un tentativo non solo legittimo ma auspicabile. Purché non ci si lasci prendere la mano da proposte di programma improponibili come nel caso di “Tourné Soirée“. Confidiamo nella sua autorevolezza e sensibilità affinché scivoloni del genere non abbiano a ripetersi per il buon nome della RSI.
Con la massima stima
I proponenti:
Renato De Lorenzi
Armando Dadò
Andrea Ghiringhelli
Fabio Martinoni
Bruno Giovanettina
Bruno Donati
Con la massima stima
I proponenti:
Renato De Lorenzi
Armando Dadò
Andrea Ghiringhelli
Fabio Martinoni
Bruno Giovanettina
Bruno Donati